Mantova capitale della musica per cinque intensissimi giorni. Star del concertismo mondiale e giovani talenti trasformano da undici anni la città in un ineguagliabile palcoscenico. Dal 31 maggio al 4 giugno ci sarà la possibilità di coniugare il piacere dell’orecchio con quello della vista e, perché no, anche con quello della gola, visto che il titolo di capitale gastronomica d’Italia Mantova lo ha già. Martha Argerich costituisce la vera gemma di questa edizione: la leggendaria pianista argentina, di casa nel nostro Paese, si esibirà a sorpresa tra Palazzo Ducale e Teatro Bibiena in date e repertori che verranno svelati solo all’ultimo.
Altro mostro sacro della tastiera è Alfred Brendel, che terrà una speciale masterclass. Artista residente sarà Alexander Lonquich, impegnato non in un concerto singolo, ma in una serie di eventi che ne illustrano le doti in ogni angolazione e su repertori multipli.
Queste perle sono inserite in una rutilante kermesse con 150 concerti, 350 cameristi, oltre 4.000 ore di musica che ha per cuore pulsante l’Orchestra da Camera di Mantova, che quest’anno sarà protagonista in Piazza Santa Barbara ogni sera: in particolare ospiterà il 2 giugno sul podio il giovane direttore milanese Michele Gamba, reduce dai successi di Scala, Orchestra della Rai, Metropolitan e Washington, una delle migliori bacchette emergenti del panorama internazionale impegnato per la trama Focus Mendelssohn con la sinfonia n.3 “Scozzese”; sempre nel segno di Mendelssohn, l’orchestra inaugurerà il festival il 31 maggio con il Concerto per violino affidato alle giovani star nascenti Javier Comesana Barrera (violino) e Julio Garcia Vico (direzione).
Di fascino assoluto la scenografia della rassegna. Come resistere ad alcuni dei luoghi d’arte più celebri del Rinascimento e del Gotico italiano, quali Palazzo Ducale, Palazzo Te, Palazzo Castiglioni, Santa Barbara, la Rotonda di San Lorenzo, per inoltrarsi fino all’elegante settecento Palazzo D’Arco, la Biblioteca Teresiana, il Teatro Bibiena.
Senza dimenticare i concerti di pura vertigine estetica che, come ogni anno, si terranno nella Rotonda di San Lorenzo per le trame Solo in Rotonda e ‘Round Midnight’ con musicisti del calibro di Alexandra Soumm (violino), Danusha Waskiewicz (viola), Suyeon Kang (violino), Nurit Stark (violino).
Non mancano un percorso d’ascolto dedicato alla contemporanea (Wunderkammer), curato dai musicisti dell’MDI Ensemble, una sala dedicata alla musica antica (Fiumi Barocchi), la cui programmazione porta la firma di Ensemble Zefiro, e due trame (L’Eco di Monteverdi e Sincronie) che vedono la voce co-protagonista, rinnovando rispettivamente la meraviglia della musica sacra in un luogo d’elezione come la Basilica di Santa Barbara e ritagliano uno spazio al genere melologo, alimentando ulteriormente le linee tematiche sottese alla programmazione.