L’ufficio stampa: entrambe le circostanze sono perfettamente note agli inquirenti
L’ufficio stampa dell’Eni, in relazione all’articolo «Calunnie concordate da Amara-Armanna e chat false. I Pm: archiviare Descalzi per il depistaggio dei processi Eni» e ai rapporti con Piero Amara, comunica «di avere citato in giudizio civile, chiedendo il risarcimento dei danni per le sue attività relative a Trani e Siracusa ed altre attività calunniatorie, sia lo stesso Amara (sin dal remoto luglio 2019) sia Vincenzo Armanna (non appena concluso il processo OPL 245)».
«Entrambe le circostanze — continua l’ufficio stampa dell’Eni — sono perfettamente note agli inquirenti in quanto immediatamente relazionati delle iniziative di Eni in sede civile. Inoltre, Eni deve specificare che le prestazioni professionali rese dallo studio Amara a partire dal 2003 (a favore di persone fisiche ex dirigenti di Eni in Sicilia) risultano effettivamente svolte: esse, anche in virtù dell’evidente discrasia temprale, non hanno evidentemente alcun legame con l’indagine in oggetto, e non si comprende quindi perché siano state soggette a verifica (che non ha portato, peraltro, riscontro alcuno di rilevanza penale). Considerata la grande, estesa e invasiva attività investigativa svolta al riguardo e i danni associati alla (indebita) copertura mediatica che ne è seguita, non comprendiamo come tale attività sia stata avviata e potuta avvenire in assenza di una condizione di procedibilità (assenza riscontrata solo oggi dopo molti anni dagli stessi inquirenti)».
18 marzo 2023 (modifica il 18 marzo 2023 | 15:35)
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