La rettrice della Sapienza ha incontrato gli studenti che protestano. La task force della ministra Bernini? «Serve se accorcia la filiera». Lo sforzo della Sapienza: cinquecentomila euro all’anno per gli affitti
La rettrice della Sapienza Antonella Polimeni è andata di persona ieri mattina a parlare con gli studenti accampati sotto la statua della Minerva per protestare contro il caro affitti e la mancanza di residenze per gli studenti: «Ho preso l’impegno di organizzare un incontro tra tutti i rettori delle università del Lazio e gli studenti. Ma il tema è nazionale, non riguarda soltanto noi che anzi siamo impegnati ormai da anni per cercare soluzioni».
I ragazzi perora non smontano le tende.
«No, staranno lì a dare la loro testimonianza. Le istituzioni, tutte insieme, devono invece finalmente cogliere l’occasione per accelerare».
Il Pnrr ha come obiettivo di più che raddoppiare le attuali residenze entro il 2026, da 40 a 105 mila in tutta Italia, è realistico?
«Con il Pnrr finalmente ci sono tanti fondi destinati agli alloggi per gli studenti: non ne abbiamo mai visti così tanti, ma ahimé conosciamo le lungaggini di esecuzione quando si tratta di costruire o restaurare degli immobili. Uno stanziamento così importante meriterebbe di trovare un modello di realizzazione in tempi certi».
La task force che ha istituto la ministra dell’Università Bernini può essere una prima risposta?
«Le task force servono se accorciano i passaggi, le filiere».
C’è il rischio che finisca come per gli asili nido, per i quali si potrebbero perdere i soldi del Pnrr?
«Sono un’inguaribile ottimista, sono fiduciosa che non andrà così»
E intanto che si costruiscono stanze per studenti, che cosa si può fare?
«Intanto come Sapienza da tre anni stanziamo contributo per la locazione agli studenti fuorisede: sono cinquecentomila euro all’anno, un aiuto di circa 1.500 euro per gli studenti che ne hanno diritto. Lo abbiamo fatto nel 2021, da quando sono diventata rettrice, poi lo scorso anno e ora sta per partire un ulteriore bando di 650 mila euro per il 2023. A breve avremo più di cinquecento nuove unità residenziali, in tre diversi spazi a viale Regina Elena, via Osoppo e via Palestro. E dal 2024 un immobile intero a Latina».
E’ un grande sforzo, ma un Ateneo con 130 mila studenti e 40 mila fuori sede avrebbe bisogno di altro. Perché finora la legge per gli alloggi universitari, che c’è dal 2000, non ha funzionato?
«Credo che siano state diverse ragioni. Ora abbiamo davvero una grande occasione che non possiamo perdere».
Sapienza ha partecipato al bando Pnrr?
«Sì, sono finanziamenti in più tranche. Siamo in attesa di un ulteriore decreto».
Sono coinvolti anche i privati per costruire nuovi alloggi per gli studenti: meglio che sia il pubblico – le Regioni- ad occuparsene o i privati sono più efficienti?
«Se si coinvolgono i privati bisogna essere in grado, come pubblico, di negoziare un affitto calmierato per gli studenti».
E’ anche una delle richieste degli studenti.
«E questo è uno dei compiti delle istituzioni».
11 maggio 2023 (modifica il 11 maggio 2023 | 19:00)
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