Non pi di tanto, ma un po’ l’ha corteggiata. Maurizio Landini non si limitato a mandare l’invito alla presidente del Consiglio di partecipare al congresso della Cgil, come sempre avviene. Ma ha telefonato a Giorgia Meloni per dimostrarle che non si trattava appunto di un invito di prammatica. La Cgil dialoga con tutti, senza pregiudizi, ha spiegato alla premier il segretario del sindacato, in vista delle assise di Rimini, dal 15 al 18 marzo. Meloni ha preso un po’ di tempo, poi i due si sono risentiti, infine lei ha comunicato che sarebbe andata.
L’appuntamento di venerd 17
Venerd 17 tutti i riflettori saranno dunque puntati sulla prima premier di un governo di centrodestra che parler al congresso del sindacato storico della sinistra italiana
. Solo tre premier sono intervenuti nei 18 congressi celebrati dalla Cgil nella sua storia: Giovanni Spadolini, Bettino Craxi e Romano Prodi. Ma era un’altra epoca, nella quale il sindacato era un interlocutore imprescindibile per i partiti e il governo. Poi c’ stata la fase della disintermediazione, fortemente voluta da Matteo Renzi che, non a caso, pur invitato, non partecip al congresso del 2014, cos come Giuseppe Conte declin l’invito a quello del 2019 nel quale fu eletto Landini. Questa volta invece ci sar il pienone. Gioved 16 si svolger una tavola rotonda, moderata da Lucia Annunziata, che vedr insieme la neosegretaria del Pd, Elly Schlein, il capo dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, e i leader di Azione, Carlo Calenda, e di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, oltre allo stesso Landini. Insomma tutta l’opposizione che, dopo l’elezione di Schlein alla guida del Pd, pi vicina alla Cgil e cerca strade per battaglie comuni.
Gli iscritti che hanno votato Fratelli d’Italia
Ma Meloni, evidentemente, ha deciso di non lasciare campo aperto alla sinistra e di giocare la sua partita davanti a una platea di quasi mille delegati in rappresentanza di 5,2 milioni di iscritti, met lavoratori e met pensionati. Iscritti tra i quali non mancano quelli che alle ultime elezioni hanno votato per Fratelli d’Italia, se vero che una parte dei vecchi elettori della Lega, che aveva raccolto negli ultimi anni un forte seguito tra gli operai, si sono riversati sul la fiamma tricolore. Solo fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile, ma anche la Cgil molto cambiata. Basti pensare che mentre tutti i precedenti segretari sono poi stati eletti nelle file del Pci e di tutte le sigle che poi ha assunto, Landini il primo non identificabile con un partito. Sicuramente di sinistra, ma di una sinistra larga e sociale, che si allarga fino ai 5 Stelle, e nessuno sa per chi voti. Al congresso Landini proporr a Cisl e Uil un percorso di mobilitazione perch il governo non ci ascolta e su precariet, fisco, pensioni, reddito di cittadinanza va in direzione opposta alle nostre posizioni. Se da Meloni otterr l’apertura di una trattativa, Landini lo rivendicher come un successo. Altrimenti chiamer la piazza, fino allo sciopero generale.