Ryanair, la principale compagnia aerea europea e seconda pi grande low cost del mondo, ha chiuso il suo anno finanziario 2022-2023 con un utile di 1,43 miliardi di euro, in netto balzo rispetto alla perdita di 355 milioni dei dodici mesi precedenti. quanto si legge nei documenti pubblicati dal vettore. Nel periodo aprile 2022-marzo 2023 la societ ha registrato un fatturato di 10,78 miliardi di euro, pi del doppio rispetto ai 4,8 miliardi dell’anno precedente. Gli aerei, poi, hanno volato sempre pi pieni, con un tasso di occupazione dei sedili del 93% (era 82%), nonostante un incremento della tariffa base del 12% rispetto all’ultima annualit prima del Covid.
Record di passeggeri
I numeri di Ryanair, attentamente monitorati dagli addetti ai lavori dopo gli altri bilanci pubblicati dalle compagnie europee, certificano la ripresa dei viaggi in Europa. I passeggeri trasportati dalla low cost sono balzati da 97,1 milioni a 168,6 milioni, mentre l’amministratore delegato Michael O’Leary e il direttore finanziario Neil Sorahan si aspettano di imbarcarne 185 milioni tra il 1 aprile 2023 e il 31 marzo 2024. L’incremento ha riguardato anche i costi operativi (da 5,27 a 9,2 miliardi) dovuti in particolare al rincaro del cherosene pur essendo la societ una delle pi tutelate dalle fluttuazioni.
Prenotazioni in aumento
Le prenotazioni per l’estate sono significative, secondo Ryanair, anche se c’ ancora incertezza per diversi fattori, comprese le tempistiche nella consegna dei nuovi velivoli che potrebbe tagliare di 750 mila i passeggeri della low cost nel semestre aprile-settembre 2023. In aumento anche le tariffe base, secondo O’Leary del 10%: l’amministratore delegato non ha voluto confermare le previsioni dei vertici delle altre compagnie europee che in questi giorni parlano di incremento tra il 20 e il 30%. Di sicuro Ryanair intende mettere in vendita il 25% in pi di voli rispetto al 2019 in un mercato — quello dei collegamenti brevi e medi in Europa — ancora inferiore al pre Covid del 5-10%.
L’incremento dei biglietti
L’analisi del Corriere sull’evoluzione tariffaria mostra che il biglietto base medio — al netto quindi degli extra come l’imbarco prioritario, la scelta del posto, il bagaglio in stiva, eccetera — passato da 36,77 euro dei dodici mesi conclusi a marzo 2019 a 37,46 euro l’anno dopo, per crollare a 27,32 euro tra aprile 2021-marzo 2022 e balzare di nuovo a 41,1 euro l’anno dopo. In aumento anche la spesa media per gli extra passata da 17 euro nel 2019 a quasi 23 euro nel 2022-2023.