Sono 41 quelle attive nel nostro Paese, permettono di raccogliere il latte materno donato e fornirlo ai neonati più vulnerabili. Ma ne servono di più (la raccolta attuale non copre il fabbisogno dei prematuri) e occorre rendere più omogenea la distribuzione
Quando il latte materno non è disponibile, il miglior nutrimento possibile per i neonati sani a termine e, a maggior ragione, per i prematuri e i piccoli ricoverati in terapia intensiva è il latte materno. Nel mondo ci sono più 750 banche, in 66 Paesi, che raccolgono il latte umano donato e forniscono oltre 1 milione di litri di latte a più di 800.000 neonati ogni anno. L’talia è il Paese europeo che sta investendo di più in questa risorsa: «In occasione della giornata mondiale, inauguriamo a Siracusa, presso l’Ospedale Umberto I, la 41a banca del latte umano donato, quarta per la Sicilia, un altro importante traguardo per la diffusione di questo vero salvavita per i neonati prematuri», spiega Guido Moro presidente della Associazione Italiana Banche del latte Umano Donato (AIBLUD). Nonostante l’Italia sia un’eccellenza in quest’ambito, l’appello dei medici e dei tecnici coinvolti nel “Gruppo di lavoro sul latte materno donato” istituito da Ministero della Salute e costituito da membri dell’AIBLUD, del Tavolo Tecnico Allattamento (TAS) e della Società Italiana di Neonatologia (SIN) è di aumentare le BLUD e distribuirle in modo omogeno in tutto il territorio, così da coprire il fabbisogno di tutti i bambini vulnerabili.
«Le mamme italiane hanno dimostrato la loro generosità e lo confermano i 10.000 litri di latte umano donati all’anno, che però non sono sufficienti. Anche se l’Italia è attualmente leader in Europa come BLUD, dobbiamo continuare ad investire per mettere in rete mamme, BLUD e Centri di Neonatologia e creare un servizio più capillare ed efficiente», precisa Luigi Orfeo presidente della SIN.
I benefici del latte materno per il bambino
Il mondo scientifico è concorde nel considerarlo il migliore investimento per la vita. I vantaggi del latte materno sono innumerevoli, è un alimento unico e inimitabile e che varia nel tempo per fornire al neonato e al bambino tutto ciò che gli serve nelle diverse fasi della crescita. L’OMS raccomanda il consumo esclusivo (senza altre aggiunte di cibo o bevande) nei primi sei mesi di vita e, dopo, un utilizzo prolungato nel tempo finché mamme e bambini lo gradiscono. Nelle prime poppate il colostro garantisce importanti fattori protettivi in grado di difendere il piccolo dalle infezioni, dopo circa tre giorni il latte da colostro cambia composizione (latte di transizione), per poi passare alla formula dal caratteristico colore biancastro (latte definitivo), che cambierà la sua composizione nel tempo per adattarsi alle diverse esigenze legate alla crescita ma anche alle stagioni, offrendo sempre al bambino la migliore formulazione possibile.
Tra i benefici provati del latte materno per il bebè: riduzione dell’incidenza e della durata delle gastroenteriti, protezione dalle infezioni respiratorie, riduzione del rischio di sviluppare allergie, vantaggi per la vista e anche per lo sviluppo psicomotorio e quello intestinale, riduzione del rischio di occlusioni, protezione contro le otiti, riduzione del rischio di diabete e di tumori del sistema linfatico.
I benefici del latte materno per la mamma
Anche una mamma che allatta al seno il proprio piccolo può contare su diversi benefici, a partire da quelli pratici: il proprio latte è gratuito, non ci sono costi di preparazione ed è sempre pronto alla giusta temperatura. Da un punto di vista medico, allattare naturalmente stimola la contrazione dell’utero riducendo il naturale sanguinamento del post partum e consentendo all’utero di tornare alle dimensioni normali più velocemente, aiuta a perdere il peso accumulato durante la gravidanza, riduce il rischio di sviluppare osteoporosi ed è predittivo di alcune forme di tumore al seno e all’ovaio.
19 maggio 2023 (modifica il 19 maggio 2023 | 06:46)
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