Il prezzo del gas sceso, fino a toccare i 45 euro il 3 marzo dopo la febbre a 350 euro dell’agosto 2022, ma potrebbe non essere una buona notizia. Con quotazioni in discesa l’emergenza sembra finita e, anche in vista del calo dei consumi a partire da aprile quando i riscaldamenti cominceranno a spegnersi, si apre una finestra utile per togliere gli aiuti pubblici che hanno tenuto a bada le bollette di chi rimasto nel mercato tutelato. Perch le risorse per rifinanziare le misure, che nel primo trimestre sono state coperte grazie a fondi previsti dalle Legge di Bilancio, sono praticamente finite e non ci sono spazi di manovra ulteriori. Secondo le attese, il governo non prorogher sconti e incentivi, che finiscono il 31 marzo (mentre il bonus sociale, che stato esteso a 15mila euro di soglia Isee, rester). Aiuti che servono per alleggerire soprattutto la bollette del gas e che, tra una cosa e l’altra, valgono pi di 40 centesimi: 31 centesimi circa lo sconto, altri 10 circa l’Iva ridotta al 5 pi 2-3 centesimi per gli oneri di sistema azzerati. Nel primo trimestre, queste misure sono costate circa 4,5 miliardi (3 miliardi lo sconto, 500 milioni l’azzeramento degli oneri generali di sistema e un miliardo circa il minor gettito Iva).
Bollette senza aiuti, rincari invece di ribassi
Ma quanto coster in bolletta la fine di sconti, incentivi e ritorno degli oneri generali di sistema? Perch se vero che il prezzo del gas crollato nel giro di due mesi (il Ttf di Amsterdam viaggia sui 46 euro/MWh, tre mesi fa quotava al triplo) comunque pi del doppio rispetto alla situazione pre-crisi quando costava circa 20 euro. Cominciamo a vedere come sarebbe stata l’ultima bolletta del gas appena aggiornata (ricordiamo che l’aggiornamento delle tariffe del metano da ottobre 2022 diventato mensile e retroattivo) senza gli aiuti pubblici. In totale, calcola Staffetta Quotidiana, senza gli sconti le bollette del gas per i consumi di febbraio sarebbero salite di un 30% a 1,3 euro per metri cubi invece che diminuire di 13% a 86,45 euro.
Gas, 718 euro di rincari all’anno
Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, dati i prezzi attualmente fissati da Arera per il mercato tutelato di luce e gas e nell’ipotesi che restino costanti, la bolletta del gas su base annua passerebbe dagli attuali 1.210 euro a 1.928 euro, un rincaro di 718 euro per una famiglia tipo che consuma 1.400 metri cubi annui, con un aumento del 59,3 per cento. Se il governo non rinnover gli sconti sulle bollette di luce e gas in scadenza al 31 marzo, dagli oneri di sistema all’Iva sul gas al 5% – afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori – allora dal primo aprile si profiler una stangata che mander definitivamente in tilt i bilanci delle famiglie. Va specificato che per il gas gli aiuti varranno per tutti i consumi di marzo con le tariffe che saranno annunciate a inizio aprile, per cui i rincari si comincerebbero a vedere con l’aggiornamento di maggio relativo ad aprile.
Luce, + 8,6%
Per quanto riguarda la luce, invece, il banco di prova arriver prima. L’aggiornamento delle tariffe rimasto trimestrale ed ex ante, per cui l’Arera comunicher i nuovi prezzi entro la fine di marzo. Prezzi che saranno validi nel secondo trimestre dell’anno, quando verosimilmente gli aiuti pubblici non ci saranno pi o saranno comunque molto limitati. Secondo i calcoli dell’Unione Nazionale Consumatori la fattura di una famiglia tipo che consuma 2.700 kWh kilowattora all’anno e ha una potenza impegnata di 3 kW subirebbe un rialzo dell’8,6%, lievitando da 1.434 euro a 1.558 euro, con un aggravio di spesa pari a 124 euro. Alla fine una famiglia finir per pagare su base annua 3.486 euro tra luce e gas, contro gli attuali 2.644 euro. Un costo pari a 842 euro. Non comprendiamo perch il governo non abbia ancora annunciato la proroga degli sconti, rassicurando le famiglie. La fiducia nel futuro e la sicurezza di non subire ulteriori aumenti – conclude Vignola – fondamentale per rilanciare i consumi. Sarebbe un errore non farlo. Regna il silenzio anche sul rinvio della fine del mercato tutelato della luce, che per i condomini e le associazioni, prevista il primo aprile 2023.