Maggiore centralit e pi poteri al premier. Il Terzo polo prende spunto dall’elezione dei sindaci: si sceglie direttamente il candidato, con eventuale ballottaggio e premio di maggioranza. Ma all’estero i cittadini non votano direttamente per il premier
Si fa presto a dire premierato. Potrebbe essere questa la carta da giocare al tavolo delle riforme da Giorgia Meloni in alternativa al presidenzialismo (che prevede l’elezione diretta del presidente della Repubblica ed stato il cavallo di battaglia del centrodestra in campagna elettorale). Per il vicepremier di FI Antonio Tajani, il premierato potrebbe essere la soluzione pi gradita alla maggioranza delle forze presenti in Parlamento. Ma se il premierato risulta pi gradito, anche alle opposizioni, proprio perch questo modello, che assegna maggiore centralit e pi poteri al capo del governo, pu essere declinato in svariati modi. Vediamone alcuni.
Elezione diretta del premier
Quale forma ha in mente il centrodestra? La maggioranza pare intenzionata a rinunciare all’elezione diretta del presidente della Repubblica, ma in cambio chiede l’elezione diretta del capo del governo: serve un premier scelto, e dunque legittimato, direttamente dai cittadini — il ragionamento — per evitare esecutivi fragili, che non resistono per tutti i cinque anni della legislatura, troppo esposti alle turbolenze delle forze politiche in Parlamento. molto difficile fare riferimenti a modelli esteri che prevedano l’elezione diretta del premier: non prevista in nessuna delle democrazie occidentali, stata introdotta in Israele nel 1996 e abbandonata nel 2003. Questa strada avrebbe per come grande sostenitore, sul versante dell’opposizione, il Terzo polo, che nel programma elettorale proponeva il sindaco d’Italia. L’idea — visto che i sindaci sono spesso un modello di stabilit nel nostro Paese — di prendere spunto, per scegliere il capo del governo, dal sistema elettorale delle grandi citt: si vota direttamente per il candidato sindaco, previsto un secondo turno di ballottaggio se nessuno supera il 50% dei voti al primo e al vincitore assegnato un premio di maggioranza per governare.
Come funziona in Italia
In Italia il presidente della Repubblica a nominare il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri, come prevede l’articolo 92 della Costituzione. Il capo dello Stato prima di nominare il premier, ascolta i rappresentanti dei partiti, nelle consultazioni con i capi dei gruppi parlamentari. Il governo deve avere la fiducia delle due Camere (articolo 94). Si pu aver avuto l’illusione ottica, nel nostro Paese, di aver votato per il capo del governo: vero che dal 1994 al 2008 le coalizioni che si sono fronteggiate hanno indicato chi sarebbe stato premier in caso di vittoria (come Berlusconi per il centrodestra e Prodi per il centrosinistra), ma era appunto solo un’illusione: il modello sempre stato uguale a quello odierno.
Il modello Westminster
Un classico, quando si parla di premierato, quello del Regno Unito. Non prevede l’elezione diretta del capo del governo, ma questo per consuetudine il leader del partito che ha ottenuto pi voti alle elezioni e quindi gode di una forma di legittimazione popolare. Un cambio interno al partito di governo pu, per, portare a un cambio del premier anche senza passare dalle elezioni, come si visto adesso con l’avvicendamento, dal voto del 2019, di Johnson, Truss e Sunak.
Il Cancellierato
Non c’ solo l’elezione diretta, per, per dare pi forza a un presidente del Consiglio come quello italiano (il cui destino di instabilit scritto nei numeri dei suoi predecessori: il Paese ha cambiato in 75 anni 68 governi, con una durata media di 14 mesi per esecutivo). Un modello spesso citato il cancellierato tedesco: in Germania il capo del governo federale, il cancelliere, ha pi poteri di quello nostrano. Pu, ad esempio, chiedere la revoca di un ministro. E gode dello scudo del voto di sfiducia costruttivo, che lo difende dalle turbolenze parlamentari: le Camere possono togliere la fiducia a un capo del governo soltanto indicando, contestualmente, un successore che abbia una maggioranza in Aula.
Le posizioni
Se questo il premierato, com’ lo stato del dibattito in Italia? Se inteso come elezione diretta del presidente del Consiglio, pu avere il sostegno della maggioranza (FdI, Lega, FI) e, per l’opposizione, del Terzo polo di Calenda e Renzi. Sono invece contrari all’elezione diretta il Pd e il Movimento 5 Stelle. Favorevoli per alla sfiducia costruttiva, sul modello del cancellierato.
Le differenze con il presidenzialismo
In ogni caso, quella del premierato una strada alternativa al presidenzialismo, che prevede l’elezione diretta del presidente della Repubblica. Con il premierato il capo dello Stato, scelto dal Parlamento integrato dai rappresentanti delle Regioni come adesso, resta arbitro e garante. Con il presidenzialismo, eletto direttamente dai cittadini, avrebbe invece un vero e proprio ruolo di indirizzo politico, come Macron in Francia, che rappresenta anche il Paese nei vertici internazionali.
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9 maggio 2023 (modifica il 10 maggio 2023 | 08:35)
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