Trionfano gli autori Mara Orua e Javier Castillo. Sono pi che semplici giallisti: raccontano il Paese attraverso indagini di una tenente della guardia civil e di una giornalista investigativa. Il successo sul mercato gi saturo dei thriller anglosassoni
Il giallo giovane in Spagna, dove una generazione di scrittori nati dopo (talvolta molto dopo) la fine della dittatura franchista e cresciuti nell’atmosfera festosa del miracolo economico, dell’ingresso del Paese nella Comunit Europea e internazionale, della ritrovata libert artistica e culturale, riesce a coniugare suspense e coscienza civile, intrigo e consapevolezza, mistero e memoria. E ad assicurarsi una platea intercontinentale. Sono i boomer (nel senso migliore del termine) e i postboomer della novela negra iberica, adattata ai tempi attuali e soprattutto all’esportazione su mercati gi quasi saturi di prolifici e affermati autori di thriller, come il caso dell’editoria statunitense e anglosassone. Eppure nelle scorse settimane, a Times Square, i newyorkesi hanno familiarizzato con il volto della nuova star delle librerie, il primo scrittore spagnolo a occhieggiare dai pannelli luminosi del cuore di Manhattan: il malagueo Javier Castillo, classe 1987, un selfmade writer che fino a qualche anno fa esercitava la sua fantasia letteraria in treno, durante i tragitti da pendolare fra casa e ufficio. E i cui romanzi sarebbero rimasti nell’hard disk del suo computer se, otto anni fa, non si fosse azzardato a pubblicare in rete il primo, I giorni della follia , scalando in pochi giorni la classifica dei libri pi letti su quella piattaforma: un successo tanto inaspettato quanto eccitante per qualunque casa editrice a caccia di nuovi talenti.
Dallo studio legale al delitto
Oggi, informa orgogliosamente Salani, il suo editore italiano, Castillo una firma da un milione e trecentomila copie, distribuite in 60 Paesi. Quanto a diffusione, tallonato dalla connazionale Mara Orua, quarantenne galiziana, che ha esordito appena un anno pi tardi, nel 2015, e che, come Javier, era proiettata verso tutt’altro avvenire professionale, in un austero studio di avvocati del lavoro. Definirli “giallisti” sarebbe riduttivo. Vero: i loro personaggi principali e ricorrenti, la giornalista investigativa americana Miren Triggs per Castillo e la tenente della Guardia Civil Valentina Redondo per Orua, sono alle prese con enigmi, rapimenti, cadaveri e criminali. Come i loro illustri predecessori, Poirot, Sherlock Holmes o Maigret, inseguono indizi e sospetti fino ad arrivare alla soluzione o a smascherare l’assassino. Ma non basta. In Puerto Escondido ho voluto avanzare una critica all’allontanamento dalla nostra storia. Stiamo dimenticando come eravamo. Diventiamo sempre pi moderni e tecnologici, ma anche sempre pi ignoranti aggiunge Mara Orua che ha ambientato il suo primo best seller, Il porto segreto (Ponte alle Grazie), in Cantabria e in un’altalena tra il presente e gli anni del conflitto civile in Spagna, tra il 1936 e il 1939.
IL THRILLER IL PORTO SEGRETO
(PONTE ALLE GRAZIE) DELLA
GALIZIANA MARA ORUNA, NUOVO
CAPITOLO DELLE INDAGINI
DEL TENENTE DELLA GUARDIA
CIVIL VALENTINA REDONDO
Il corpo mummificato di un neonato
Si potrebbe definire un poliziesco storico, che parte dalla scoperta del corpo mummificato di un neonato nascosto nell’intercapedine di una villa secolare in ristrutturazione sulla costa. E prosegue con un viaggio a ritroso di oltre ottant’anni. Mi interessava raccontare la vita quotidiana durante la guerra e il dopoguerra. Ci sono gli archivi, certo. Ma come vivevano sotto i bombardamenti aerei tutte le persone estranee allo scontro politico? Per sapere come ci si vestiva, in che cosa si sperava o com’erano i matrimoni, ho attinto ai racconti di mio nonno e degli anziani incontrati al parco, ai quali infatti dedicato questo libro spiega l’autrice. Per comprendere come funzionava la polizia, potrei consultare tutti i protocolli dell’epoca, ma mi perderei gli aneddoti, tutto ci che esce dalla norma e d solidit alla narrazione. A qualche lettrice parso impossibile che, allora, la massima ambizione di una ragazza fosse quella di sposare un allevatore per avere tante mucche, invece era proprio cos. Abbiamo dimenticato che si possedeva un solo vestito buono, da indossare la domenica .
IL GIOCO DELL’ANIMA (SALANI),
NUOVO THRILLER CHE
JAVIER CASTILLO PRESENTER
AL SALONE DEL LIBRO DI
TORINO IL 20 MAGGIO
ALLE 12 CON MAURIZIO DE GIOVANNI
La bambina scomparsa alla sfilata
Con pi di 750 mila ammiratori, Valentina Redondo, protagonista di questo e altri quattro volumi (in Italia stato pubblicato per primo, l’anno scorso, il quarto della serie, Quel che la marea nasconde ), entrata nell’olimpo delle detective assieme a Petra Delicado (di Alice Gimnez-Bartlett), Amaia Salazar (di Dolores Redondo), Norma Forester (di Teresa Solana) e, naturalmente, Miren Triggs, la creatura di Castillo, appena tornata sugli scaffali con Il gioco dell’anima , dopo i trionfi su Netflix e negli Stati Uniti de La ragazza di neve . L’inviata del Manhattan Press ha per le mani un nuovo caso (oltre a una seconda serie televisiva): la crocifissione di una quindicenne nei sobborghi di New York. E la foto di un’altra adolescente imbavagliata recapitata in busta anonima con una sfida: Vuoi giocare?. Indagare, senz’altro. Il fatto che Miren sia una tenace reporter, e non una poliziotta, mi ha dato modo di affrontare questioni come il sensazionalismo di una parte della stampa americana ricapitola l’autore. Cercando Kiera (la bambina scomparsa a Manhattan durante la sfilata del Giorno del Ringraziamento, ndr ), nel primo romanzo, Miren spera in realt di ricollegarsi anche con s stessa e con la propria storia, ma si rende conto che non possibile. Ne Il gioco dell’anima si avvicina alla spiritualit, vincolandosi a un altro tema interessante: il fanatismo religioso .
I social e la voracit di un buon giallo
Che una pattuglia di giallisti spagnoli possa conquistare cos rapidamente territori gi presidiati da ottimi autori di thriller , per Castillo, la conseguenza di un’accelerazione del consumo di letteratura attraverso gli stimoli delle piattaforme digitali e dei social: Anche la narrativa storica funziona bene, purch associata ad azione e avventure, altrimenti difficilmente provoca la voracit di un buon giallo. Ma se deve spiegarsi lo straordinario attaccamento dei lettori alla sua Miren, Castillo non ricorre a complicate alchimie: Ovvio. Ci sono personaggi unici e universali che ti acchiappano, come Lisbeth Salander; e l’autore finisce per brillare di luce riflessa. E se la proliferazione di acute investigatrici fosse frutto di una moda? S, possibile riflette Mara Orua. Adesso sono tante forse per compensare la passata oscurit dei personaggi femminili. E, a volte, sono esageratamente intelligenti e marziali. Ma i romanzi sono anche uno specchio della realt, dove sempre pi donne occupano ruoli di tenenti e colonnelli.
In conclusione, quali sono le autentiche paure degli artefici di brividi letterari nella Spagna di oggi? A me preoccupano soprattutto i populismi risponde Maria Orua. Le politiche a corto respiro con le quali i politici vogliono appuntarsi subito qualche medaglia, senza pensare a chi verr dopo di loro e ai risultati a lungo termine. Javier Castillo, da poco pap per la terza volta, ne cita un paio, dopo quella che ha ispirato La ragazza di neve , e cio di smarrire un bimbo in mezzo alla folla: Ho paura che i miei figli crescano infelici e senza giudizio critico. Temo il contagio dei partiti estremisti in crescita anche in Spagna. Tra reti sociali e fake news, occorre saper riconoscere la manipolazione politica per mantenersi cittadini liberi.
14 maggio 2023 (modifica il 14 maggio 2023 | 09:53)
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