Il presidente del Napoli De Laurentiis e l’ad Chiavelli hanno incontrato l’allenatore Luciano Spalletti a cena: contratto, mercato e futuro
La tavola induce alla convivialità: De Laurentiis e Spalletti a cena nel cuore del quartiere Chiaia a Napoli per rinnovare una promessa già fatta, onorare un contratto in essere e ridiscutere un progetto che, giunto all’obiettivo massimo, va ricalibrato. Il matrimonio può continuare, nonostante più di qualche diversità di vedute tra i due, sempre animato da confronti franchi. Gli indizi per un futuro insieme si (ri)materializzano davanti alle proposte gourmet dello chef di «Coco Loco» e a un calice di buon vino.
La proposta di ripartenza del presidente comincia dal contratto di Spalletti: più lungo (2025) e anche più ricco. Le cifre vanno evidentemente ritoccate verso l’alto, come da legittima aspettativa dell’allenatore. De Laurentiis è giunto all’appuntamento preparato e con la sua proverbiale capacità persuasiva ha risolto (quasi) tutti i dubbi di Luciano. A tavola con loro anche l’uomo dei contratti: l’a.d. Andrea Chiavelli. Per Lucio non si tratta di una questione meramente economica, piuttosto del giusto riconoscimento per la cavalcata iniziata la scorsa stagione e culminata il 4 maggio scorso a Udine. Mercato, altro nodo.
De Laurentiis ha dichiarato che il ciclo continua con altre vittorie, con l’ambizione Champions bruscamente tramontata dopo l’eliminazione col Milan. Come? Spalletti, uomo pratico, vorrebbe la conferma dei protagonisti — Osimhen e Kvara in primis — su Kim c’è una clausola (50 milioni) che il Manchester United è pronto a pagare. Mercato senza Giuntoli? Altro nodo. Il d.s. dopo 8 anni ha chiesto di essere «liberato» dal contratto (direzione Juventus). Spalletti ha tolto la maschera da Osimhen con la quale era arrivato. Depistaggio mal riuscito.
13 maggio 2023 (modifica il 13 maggio 2023 | 07:34)
© RIPRODUZIONE RISERVATA