Lo stop imposto dal ministero dell’Interno ha conseguenze immediate per i bimbi che nascono all’interno di coppie gay e lesbiche. Ecco quali sono
Lo stop imposto dal ministero dell’Interno ai riconoscimenti immediati per i figli delle coppie dello stesso sesso da parte dei sindaci ha conseguenze immediate per i bambini che nascono all’interno di quelle coppie con la fecondazione eterologa (nel caso delle madri lesbiche) o con la maternit surrogata (nel caso dei padri gay).
Una premessa: il blocco delle registrazioni alla nascita, cos come lo status giuridico a macchia di leopardo delle famiglie omogenitoriali, possibile perch l’Italia, a differenza della maggior parte dei Paesi Europei, non ha mai varato una legge specifica per tutelarle. Proprio per questo l’anno scorso la Corte costituzionale ha richiamato il parlamento e la politica sottolineando il vuoto giuridico che lascia senza tutela i figli delle coppie dello stesso sesso
creando bambini di serie A e serie B ( il motivo per cui a Milano Beppe Sala aveva deciso di fare i riconoscimenti alla nascita usando i suoi poteri di sindaco).
In questi anni sono state dunque le coppie lesbiche e gay, appellandosi singolarmente alla magistratura (o ai sindaci) per far valere i loro diritti fondamentali, ad aver ottenuto la tutela oggi disponibile per i loro figli: ma si tratta di una tutela per cos dire approssimativa, che adatta le norme esistenti e pu differire da caso a caso. E che quindi non risolve tutti i problemi.
Una seconda premessa: lo stop del ministero si riferisce ai nuovi riconoscimenti; non ci sono indicazioni che possa avere una validit retroattiva.
Come funziona in Europa
Tutti i Paesi dell’Europa occidentale, con la sola eccezione dell’Italia e della Grecia, riconoscono il matrimonio egualitario e i genitori dello stesso sesso.
L’estensione del matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso d loro gli stessi diritti familiari delle coppie eterosessuali, compresa l’adozione legittimante (quella di un bambino estraneo alla coppia).
In questi Paesi — tranne Germania e Slovenia che prevedono procedimenti diversi — le coppie lesbiche possono accedere alla fecondazione assistita eterologa: la madre intenzionale firma il consenso alla fecondazione eterologa e questo la rende automaticamente alla nascita madre del bambino partorito dalla moglie, esattamente come succede per i padri in caso di ricorso all’eterologa.
Per i padri gay diverso, una distinzione dovuta al fatto che la maternit surrogata suscita dubbi etici che la fecondazione eterologa non pone. Alcuni Paesi come Germania e Austria trascrivono con un atto amministrativo il certificato di nascita straniero con due padri. Altri (per esempio Spagna e Francia) prevedono l’adozione per il secondo padre. In ogni caso, con il riconoscimento alla nascita e con l’adozione piena le coppie dello stesso sesso hanno gli stessi diritti e doveri dei genitori eterosessuali.
Come funziona in Italia
In assenza di leggi specifiche in Italia i primi riconoscimenti dei figli delle coppie lesbiche, iniziati dal Tribunale dei minori di Roma nel 2014, sono stati fatti usando l’adozione in casi particolari, una forma limitata di adozione che permette di tutelare un preesistente rapporto stabile e duraturo tra un adulto e il minore. In questo modo le madri intenzionali adottano il loro figlio, partorito dalla compagna/moglie, ma acquisiscono diritti e doveri limitati.
Nel 2017 i Tribunali hanno poi iniziato a far trascrivere gli atti di nascita americani che riportavano all’origine due padri (Canada e Stati Uniti sono gli unici Paesi che attualmente permettono alle coppie gay italiane di accedere alla maternit surrogata). E dal 2018 la sindaca Chiara Appendino, a Torino, basandosi su un’interpretazione innovativa della legge 40 sulla fecondazione assistita secondo cui basta il consenso all’eterologa (fatta all’estero, dove legale) per diventare genitori ha iniziato a riconoscere a pieno titolo i padri gay e le madri lesbiche. Altri sindaci, come quello di Milano, hanno seguito il suo esempio, dapprima solo per le madri, poi anche per i padri. I riconoscimenti sono fatti per tutelare l’interesse dei bambini ad avere due genitori.
A dicembre per la Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha sancito che i bambini nati all’estero con la maternit surrogata da due padri gay non devono essere riconosciuti con la trascrizione ma con l’adozione in casi particolari. E a gennaio 2023 il ministero dell’Interno ha sollecitato i prefetti (che hanno il compito di far valere le sue direttive a livello territoriale) a far applicare la sentenza, chiedendo l’annullamento di eventuali riconoscimenti alla nascita. La settimana scorsa infine il prefetto di Milano ha imposto al sindaco di usare le adozioni in casi particolari per riconoscere anche i figli nati in Italia da due madri.
Quali sono i limiti dell’adozione in casi particolari?
Non una genitorialit piena, a differenza dell’adozione legittimante, ma semi-piena. E richiede una procedura giudiziaria. Nello specifico:
– La madre che non ha partorito, cio la madre intenzionale, deve fare istanza al Tribunale dei minori perch riconosca il legame con il figlio che gi nato e di cui gi madre (perch ha voluto farlo nascere dando il consenso all’eterologa e se ne presa cura da prima che venisse al mondo).
– Il Tribunale deve vagliare il rapporto tra la madre e suo figlio, mandando gli assistenti sociali a verificare la sua idoneit genitoriale. La madre intenzionale deve dimostrare di avere i requisiti emotivi e patrimoniali per prendersene cura.
– La madre che ha partorito
deve dare il consenso all’adozione e ci vogliono mesi, spesso anni, per portarla a termine. In tutti quel periodo il bambino ha giuridicamente un solo genitore. E la madre intenzionale deve avere una delega scritta di quella che ha partorito anche solo per prendere i figli a scuola o per prendere decisioni mediche in caso di ricovero.
– Ci sono stati casi in cui la madre biologica morta di parto e non ha potuto fornire il consenso, cos l’adozione si interrotta e i bambini hanno perso giuridicamente l’altra madre, che pure avevano di fatto. Oppure casi, pi frequenti, in cui le madri si sono separate e quella che ha partorito ha ritirato il consenso all’adozione, bloccando ogni rapporto dell’altra mamma con i figli di cui fino ad allora si era presa cura (uno di questi finito di fronte alla Corte europea dei diritti umani che ha sancito la discriminazione delle coppie dello stesso sesso).
– Il genitore intenzionale non ha diritti successori nei confronti del figlio e l’adozione revocabile (per esempio se il figlio compie determinati reati contro il genitore adottivo).
– Il genitore intenzionale spesso non compare nei documenti del bambino, come carta di identit e passaporto, con tutti i problemi che ne conseguono, per esempio per i viaggi o l’assitenza in ospedale. Bisogna quindi fare molti passaggi burocratici in pi per ottenere l’iscrizione sui documenti.
In che cosa diverso il riconoscimento alla nascita?
Il riconoscimento alla nascita invece pi completo e immediato. In particolare:
– un semplice atto amministrativo che pu essere fatto alla nascita. I bambini hanno dunque subito, anche legalmente, due genitori. E d una genitorialit piena, uguale a quella dei padri e delle madri eterosessuali. Entrambi i genitori compaiono sui documenti.
– Mentre le coppie sposate possono registrare i loro figli in tutti gli ospedali, le coppie lesbiche finora potevano farlo solo in alcuni — pochi — Comuni e solo previo appuntamento con l’Ufficio di stato civile.
– Rimanevano comunque difficolt con la pubblica amministrazione, che non pensata per includere anche i genitori dello stesso sesso, come ha raccontato Martina Pennisi nel podcast Corriere Daily: la maggior parte dei moduli prevedono solo la dicitura padre/madre. L’interfaccia dell’Inps per esempio rigetta automaticamente il secondo genitore se dello stesso sesso del primo e quindi bisogna fare una procedura parallela solo cartacea (e pi lunga) per ottenere le tutele previste.
Tutte queste limitazioni, in particolare quelle portate dall’adozione in casi particolari, comportano la discriminazione dei figli delle coppie lesbiche e gay, che diventano dei bambini di serie B. Per questo a gennaio 2021 la Corte costituzionale ha chiesto alla politica di riconoscere la genitorialit sociale, anche quando non coincide con quella biologica, poich i legami biologici non sono un requisito imprescindibile della famiglia. E ha sancito che il parlamento dovr al pi presto colmare il denunciato vuoto di tutela, a fronte di incomprimibili diritti dei minori. Si auspica una disciplina della materia che, in maniera organica, individui le modalit pi congrue di riconoscimento dei legami affettivi stabili del minore, nato da procreazione medicalmente assistita praticata da coppie dello stesso sesso, nei confronti anche della madre intenzionale.
Sono passati due anni da allora, ma il parlamento non ha fatto niente. E il governo Meloni si schierato apertamente contro il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali.
14 marzo 2023 (modifica il 14 marzo 2023 | 17:15)
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