Sette derivate di Omicron monitorate dall’Organizzazione mondiale della sanit per il loro vantaggio di trasmissione
Sono sette le sottovarianti di Omicron monitorate dall’Organizzazione mondiale della sanit (Oms): BF.7 (BA.5 + mutazione R346T); BQ.1 detta ‘Cerberus’ (compresa BQ.1.1); BA.2.75 detta ‘Centaurus’; CH.1.1 detta ‘Orthrus’ (BA.2.75 + mutazioni L452R, F486S); XBB detta ‘Gryphon’ (BA.2.10.1 e BA.2.75 ricombinanti); XBB.1.5 detta ‘Kraken’ e XBF detta ‘Bythos’ (BA.5.2.3 e BA.2.75.3 ricombinanti). Queste sottovarianti, secondo l’Oms, hanno un vantaggio di trasmissione rispetto alle altre in circolazione.
Nessun rischio aggiuntivo
XBF una new entry, che nell’ultimo report dell’Oms rappresentava l’1,2% di tutte le sequenze depositate ( stata individuata in 46 Paesi, tra cui l’Italia). La pi diffusa era XBB.1.5 (32,6% delle sequenze), seguita da Omicron BA.5 e i suoi sottolignaggi (31,8%). In Italia, tra gennaio e febbraio, aumentata la diffusione di CH.1.1 e XBB.1.5. Le informazioni attualmente disponibili non suggeriscono che XBB.1.5 presenti rischi aggiuntivi per la salute pubblica rispetto agli altri lignaggi discendenti da Omicron si legge nel documento.
Presente in Italia
Anche XBF stata identificata in Italia e nel bollettino dell’Istituto superiore di sanit del 3 marzo rappresenta il 4,74 per cento delle sequenze rilevate (149 casi). Le prime sequenze di XBF sono state segnalate il 27 luglio 2022. Recentemente la sottovariante stata collegata a un aumento dei contagi in Australia e Svezia. Per il momento la sua circolazione resta limitata, ma caratterizzata da alcune mutazioni che potrebbero renderla pi trasmissibile e immunoevasiva. Al momento – sottolinea l’Oms – non ci sono prove epidemiologiche che la sotto-variante XBF porti a un aumento dei casi, dei ricoveri o dei decessi.
7 marzo 2023 (modifica il 8 marzo 2023 | 11:58)
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