Torna l’autore americano che vive ritirato nell’enclave di scienziati del Santa Fe Institute per parlare di fisica e altri saperi. Vorrei dirgli che sbaglia: non vero che siamo il 10% biologia e il 90 mormorio notturno, la biologia pesa di pi, il corpo urla
Cercare il senso del mondo nei disegni sul dorso dei pesci di fiume. Mappe e labirinti senza una direzione n un’uscita, il mistero della creazione privo di risposta. La strada finiva cos. Le terre di frontiera, dove ti lasciava intravedere Dio attraverso la sua assenza dalle crepe del terreno, si erano trasformate in una post-apocalisse dove solo l’amore paterno speranza, perch la madre morta.
Cormac McCarthy scrive per i dannati che cercano un ordine nelle linee di frattura dei continenti, nel seguire le tracce di un lupo e nel riparare una barca. Ossessionati e soli. Ho sognato che andavi in giro sul fondo del mare con le tue scarpe zavorrate. In cerca di Dio sa cosa nel buio di quelle profondit batipelagiche. Quando arrivavi sul ciglio della placca di Nazca c’erano delle fiamme che salivano dall’abisso. Il mare ribolliva. Nel sogno mi parso che inciampassi nella bocca dell’inferno e ho pensato che avresti lanciato una corda agli amici che ti avevano preceduto. Ma non l’hai fatto.
In vecchiaia
I dannati che cercano consolazione nella scienza e regole in un universo incurante di cui hanno fame. L’universo ricambia come sa: lancia sul nostro cammino psicopatici che incarnano l’imprevedibilit quantistica. Anton Chigurh in Non un paese per vecchi un assassino alla Schrdinger, se ha ucciso lo saprai solo entrando in quella stanza ma McCarthy, in quella stanza, non ti ci ha fatto entrare. Giunto in vecchiaia la sua prosa a tratti si ricongiunta a quella del padre, William Faulkner, nei dialoghi sconnessi e non consequenziali tra rimasugli di un’umanit marginale. Giunto in vecchiaia cos’altro poteva descrivere delle pieghe del mondo? La pazzia, la beffa, il suicidio e l’incesto. Perch Il passeggero , e il suo prequel Stella Maris che a mesi arriver in libreria, di questo parlano. Il protagonista, Bobby Western, era innamorato della bellissima sorella Alice. Bobby ha amato davvero solo lei ed in fuga. Dalla colpa per un desiderio immondo? per quella colpa che correva con le auto e anni fa rimasto in coma a lungo? La realt vuole che stia fuggendo dal fisco. O dal sapere troppo, perch nell’aereo che da sommozzatore ha dovuto scandagliare manca qualcosa e un passeggero e se lui possedesse quella conoscenza sarebbe un pericolo. Ma se fosse tutto un fuggire da s stesso, dai sentimenti che non avrebbe dovuto provare?
Le ultime perversioni
Alice ricambiava Bobby. Lei morta, dieci anni fa, uccidendosi dopo essere tornata in manicomio, la Stella Maris . Che sia stato un incesto consumato o desiderato importa poco qui, fatto che l’unico amore che McCarthy lascia trasparire. Bobby fugge da una perdita che non ha ancora superato? La perdita dell’amore impuro pi difficile da superare di qualsiasi altro lutto? Nella coscienza di Bobby era qualcosa di bello: Non aveva fotografie di lei. Cercava di vederne il viso ma sapeva che la stava perdendo. Pensava che qualche estraneo non ancora nato si sarebbe forse imbattuto nella sua foto in un album scolastico in qualche negozio polveroso e sarebbe rimasto irretito dalla sua bellezza. Prima di lui Nabokov, allora la pedofilia, qui l’incesto, il tab che fonda le culture. Le ultime perversioni che possiamo definire tali, il resto ormai lo chiamano preferenze, diventano finestre da cui filtra la luce residua di un mondo abbandonato da Dio da tempo immemore. Raccontate come squarci di gioia.
Impatto durissimo
Entrare nella schizofrenia di Alice per uno psicoterapeuta una sfida. Diffido di ogni tentativo di romanticizzare la follia – e aspetto Stella Maris che tutto sar centrato sul dialogo tra Alice e il suo psichiatra, il dottor Cohen. McCarthy cammina su ghiaccio sottilissimo. Alice vive in compagnia delle sue allucinazioni. Il personaggio principale del suo cast di freak Talidomide Kid, messo l a irridere il creato e il creatore: Ges, disse il Kid, alzandosi e venendo avanti. Per le emorroidi di Dio. No no no no no. Per l’amor del cielo. Si tratta di un ragazzino focomelico dalle mani a pinna e la vocazione da giullare. La prosa in quei passaggi caricata, eccessiva, grottesca, ma l’impatto sul lettore durissimo. Devo una spiegazione, perch oggi la storia del Talidomide molti non la conoscono. una delle vergogne della medicina. Un sedativo immesso sul mercato dopo una sperimentazione fallata che caus migliaia di nascite di bambini malformi, gli arti superiori erano ipotrofici, pinne di foca, da cui il nome. Chi Alice? Perch ha bisogno della sua corte dei miracoli allucinata, alla quale tiene visto che rifiuta di prendere i farmaci? Io nella follia ci vedo sofferenza e il tempo della vita che si erode. McCarthy non la romanticizza. E allora chi Alice?
Un messaggio
A suo modo la risposta la fornisce: Era stato suo padre a portarla da tutti quei medici… Si era annotato su un taccuino le cose che lei aveva detto e lui non aveva capito e le leggeva e rileggeva finch alla fine forse si era reso conto che la sua malattia – come lui la chiamava – non era un disturbo ma un messaggio. Un messaggio. Quale? Una ribellione autodistruttiva, ostinata e sprezzante. Alla societ tutta, al creatore che ha abbandonato le sue creature, alla scienza? Dice il Kid: Ascoltami… Non saprai mai di cos’ fatto il mondo. L’unica cosa certa che non fatto di mondo. Quando ti accosti a certe descrizioni matematiche della realt non puoi evitare di perdere quel che viene descritto. Qualunque indagine soppianta ci che indaga. Alice vince su tutto, sulla realt sui medici e sul fratello. Quale messaggio? Che esiste un nucleo inconoscibile e insensato al quale tutti noi dannati alla ricerca di senso e di ordine nel caos dobbiamo, nel crepuscolo che si ripete ogni sera, sottometterci? Finita La strada mi chiedevo: il ragazzo avrebbe avuto figli? O era uno degli ultimi portatori di codici genetici destinati all’estinzione?
La realt che indaghiamo
Finito Il passeggero mi accorgo che Alice ha partorito nella sua mente creature rese deformi da una farmaceutica disonesta e nient’altro. Che Bobby, senza lasciare eredi, parte per un viaggio che lo porta lontano ed come un cavallo senza cavaliere davanti a un cancello all’alba… Una volta il cavallo sognava giumente e pascoli e acqua. Il sole. Ma questi sogni erano svaniti. Il suo era un mondo di sangue e massacri e urla umane e animali di cui capiva ben poco. In un altro paese, in un altro tempo. Cormac McCarthy vive da anni ritirato nell’enclave di scienziati del Santa Fe Institute. Si rifugiato l per parlare di fisica e altri saperi. Chi lo definisse “attuale” rischierebbe la derisione. Eppure questa prima met del suo lascito letterario la voce di un presente che sull’orlo dell’apocalisse e della follia ci ha costruito casa.
Dio ha finto di scomparire e si annidato in maschera nell’animo dei nuovi zeloti. Ne invocano forme grottesche i legionari della giustizia sociale e i loro oppositori, i vassalli dell’ordine arcaico. Ignorano tutti che ogni realt perdita e ogni perdita definitiva. Altre non ce n’. E la realt che indaghiamo deve prima di tutto contenerci. E cosa siamo noi? Dieci percento biologia e novanta percento mormorio notturno. Potessi raggiungere McCarthy nel suo eremo irraggiungibile gli direi che sbaglia, che siamo biologia molto pi del dieci percento, che il corpo parla e urla di non essere messo da parte. Poi voglio immaginare di bere una birra con lui e dopo il tramonto restare in silenzio. Ascoltando sussurri che annunciano apocalissi felici, mentre le onde spalancano precipizi marini pericolosi e bellissimi.
17 maggio 2023 (modifica il 17 maggio 2023 | 23:56)
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