Massimo Doris, ad Mediolanum: «Uniamo il business alla passione». Urbano Cairo, presidente Rcs Media Group: «Il Giro grande veicolo promozionale per il Paese». Sull’editoria: «Tutto quello che è nel nostro mondo, editoria e comunicazione, ci interessa»
A due mesi dal via il Giro d’Italia festeggia il rinnovo per altri tre anni del felice matrimonio con Mediolanum, lo sponsor della maglia azzurra, quella che va al miglior scalatore, vestita da leggende come Bartali, Binda, Coppi e Merckx. Una partnership, tra Giro e Mediolanum, che va avanti dal 2003. «Un legame che parte dalla passione per questo sport, che mi hanno trasmesso mio nonno e mio padre — spiega Massimo Doris, ad di Mediolanum —. Uniamo il business alla passione».
Un amore, quello per il ciclismo, condiviso da Urbano Cairo, presidente di Rcs Media Group: «Da ragazzino andavo in bicicletta, in campagna dai nonni, con i mei fratelli. Seguivo tutte le corse in tv», racconta il patron del Torino. Che poi lancia un messaggio: «Il Giro è una corsa che viene trasmessa in tutto il mondo. È un grande veicolo promozionale per il nostro Paese. Mi piacerebbe diventasse una sorta di ambasciatore dell’Italia nel mondo, come accade in Francia con il Tour. Abbiamo bellezze naturali incredibili, salite strepitose. In 21 tappe possiamo mostrare tanti scenari meravigliosi, e dare una grande mano anche al turismo».
Nuove acquisizioni Rcs
Ambizione, una parola chiave per Cairo anche nella gestione del Torino — «C’è voglia di seguire la spinta di Juric, che è anche la mia», le sue parole. «L’ho appoggiato e assecondato in tutto, dall’ok al nutrizionista ad altri professionisti di altissimo livello come nel mercato: a gennaio ho speso 17,3 milioni di euro per Ilic, Gravillon e Vieira» — e del gruppo Rcs, che valuta nuove acquisizioni: «Ci stiamo guardando in giro per cose possibili — spiega il patron —. Tutto quello che è nel nostro mondo, editoria e comunicazione, ci interessa. Anche perché sono passati già sette anni dall’acquisizione di Rcs, devo fare qualcosa, altrimenti mi annoio».
Giro edizione n. 106
Sempre in movimento, un po’ come il Giro, giunto all’edizione numero 106: partenza prevista il 6 maggio da Fossacesia Marina (in provincia di Chieti) con una crono individuale, chiusura il 28 con la passerella finale a Roma, come accaduto nel 2018.
Le tappe di montagna sono sette, importanti per determinare a chi andrà la maglia azzurra che, spiega Doris, «è il simbolo della fatica. Il ciclismo è rappresentato dalle imprese in montagna, sono quelle che fanno sognare. Noi siamo legati a questa maglia: l’azzurro simboleggia il Paese che è cresciuto, ha fondato la sua ricchezza sullo sforzo, sul fare. Questo colore è nel cuore di tutti. Anche nel calcio, nell’atletica, nello sport in generale. La maglia azzurra fa battere il cuore».
Maglia da miglior scalatore
Mediolanum è con il Giro non solo nella sponsorizzazione della maglia che va al miglior scalatore
. Ci sono tanti eventi correlati alla Corsa Rosa, a cui partecipano campioni come Francesco Moser, Gianni Motta, Paolo Bettini, Alessandro Ballan e, da quest’anno, Dalia Muccioli. «È una collaborazione che dà benefici reciproci», ancora Doris. Cairo ricorda l’amicizia che lo lega alla famiglia Doris e spiega come sia importante per il Giro avere uno sponsor come Mediolanum. «Ma oltre alla passione per loro c’è un ritorno importante, e questo è un motivo di orgoglio, una testimonianza del fatto che siamo una competizione di grande popolarità, che tutti vedono. Sulle strade le persone stanno ore per vedere passare i loro campioni». Li possono guardare sfrecciare a pochi metri da loro: «Il ciclismo è l’unico sport che bussa alla porta dei tifosi», aggiunge Bettini. La speranza per quest’anno? «Che il vincitore si decida in una delle ultime tappe — ancora Cairo —. È bello che ci sia suspense fino alla fine».
Diritti tv e fondi in Lega calcio
A margine dell’evento il presidente del Torino spiega la sua posizione sulla questione dei diritti tv della serie A: «Abbiamo appianato le frizioni in Lega. Il nostro è un bel campionato, sempre avvincente. Dobbiamo restare uniti e supportare De Siervo e Casini perché nel prossimo bando dobbiamo valorizzare il prodotto calcio». Sul possibile ingresso dei fondi: «Due anni fa ero favorevole perché il pallone era in un momento difficile, ma oggi vedo un miglioramento. Sento dire da Cardinale che potremmo trovare strade diverse. Ragioniamoci tutti insieme, vediamo se c’è un’alternativa ai fondi che ci permetta di valorizzare di più il prodotto non solo in Italia ma nel mondo».
8 marzo 2023 (modifica il 8 marzo 2023 | 19:19)
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