Oggi la Turchia vota: e l’inflazione, dopo 20 anni pu sconfiggere il Sultano. Lui rabbioso attacca il rivale Kemal Kilidaroglu: Alleato dei terroristi
DALLA NOSTRA INVIATA
ISTANBUL — Non vorrete mica sacrificare il vostro capo per delle patate e delle cipolle! ha gridato il presidente turco
Recep Tayyip Erdogan, qualche giorno fa, durante un comizio a Giresun, sulle rive del Mar Nero, una delle sue roccaforti. Eppure proprio cos. Questa volta il Reis ha paura di perdere il potere, che detiene da 20 anni, a causa della sua politica economica spericolata. La cipolla diventata il simbolo dell’inflazione alle stelle e del carovita che sta affligendo i cittadini turchi. Ingrediente indispensabile nella cucina turca, il bulbo costava 5 lire al chilo e oggi ne costa 30. Patata, cipolla, addio Erdogan! cantano i sostenitori di
Kemal Kilidaroglu,
il leader del Chp che guida una variegata alleanza di sei partiti, uniti dall’obiettivo di battere l’attuale presidente.
L’attacco e l’avversario
Impaurito dai sondaggi il Reis, come soprannominato, ha abbandonato l’aplomb tenuto finora e ha mostrato i denti. Lo ha fatto ieri nel quartiere di Kasimpasa, l’area dove suo padre si trasfer dal Mar Nero e dove il leader turco ha mosso i primi passi in politica. Davanti a una folla osannante, le donne tutte velate e separate dagli uomini, i bambini con la bandana rossa e la scritta Recep Tayyip Erdogan,
lui fa scorrere su uno schermo le infrastrutture costruite, la nuova macchina turca Togg, le conquiste dell’industria della Difesa, i giacimenti di gas del Mar Nero e il petrolio trovato nell’est. E poi attacca il nemico, l’uomo che gi oggi, superando il 50% dei voti, potrebbe prendere il suo posto. Il signor Kemal in combutta con i terroristi, vuole liberare Demirtas e sostenere il Pkk
, urla Erdogan mentre sullo schermo appaiono uno dietro l’altro Kilidaroglu, la segretaria dell’Hdp Pervin Buldan, l’ex leader filo curdo Selattin Demirtas in carcere dal 2016 e i terroristi del Pkk. Un colpo basso, mai visto prima.
A Fatih, il quartiere nella parte europea della citt, all’interno delle mura teodosiane dell’antica Costantinopoli, dove aree molto religiose convivono con altre pi cosmopolite, la gente si accalca per prendere il tram, un anziano signore ci sente parlare delle elezioni e interviene: L’inflazione? un’invenzione dei ricchi che buttano le cipolle e le patate nel mare perch cos si alzano i prezzi. Erdogan altro rispetto a questo. La moglie velata e vestita di nero annuisce.
Dentro il mercato del quartiere i banconi di cipolle e patate si susseguono uno dopo l’altro. Felpa grigia e barba poco curata Ismail ci assicura che i prezzi stanno scendendo: Non c’ nessuna emergenza dice. Ma una signora l accanto lo smentisce. Poco pi in l Ali, 55 anni, indica le lampadine che fanno luce sul suo bancone: Queste non le spegneremo neanche se le verdure arrivassero a costare un milione di lire riferendosi al partito di Erdogan che ha proprio la lampadina come simbolo. Kerem, 44 anni, sulla quarantina dice che le cipolle prima costavano cinque lire turche al chilo e ora sono arrivate a quattro volte tanto, stessa cosa con le patate. E fuori di qui il prezzo pu levitare fino a 30 lire al chilo. Direi che vent’anni sono abbastanza – osserva – ora di cambiare, io voter per Kilidaroglu. Bulent Ozlu vende formaggi da 45 anni e ci racconta che non ha mai vissuto un momento cos drammatico. I prezzi sono alti perch ci sono molti prodotti importati, qualcosa deve per forza cambiare perch cos non si pu andare avanti, la gente non compra pi le cose.
La maggior parte delle famiglie turche sta vivendo la peggiore crisi del costo della vita dal 2001, l’anno prima che Erdogan arrivasse al potere e riportasse il benessere nel Paese attraverso un vasto piano di risanamento. L’alimentare il settore pi colpito dall’inflazione, stimata in media poco sotto al 50% ad aprile su base annua, ovvero il dato pi alto tra i Paesi emergenti. L’inflazione ancora alta ma sta rallentando – spiega al Corriere l’economista Mustafa Snmez , autore di numerosi libri e editorialista di Al Monitor — l’anno scorso era all’85%. Ma i suoi effetti negativi continuano, come una scottatura, la gente sente il dolore a lungo. Per se pensiamo che il dato annuale in Europa 5% mentre in Turchia la stessa cifra mensile ci rendiamo conto delle dimensioni del fenomeno.
La classe media
Inflazione galoppante, svalutazione della lira turca, aumento del disavanzo dei conti correnti, fuga degli investitori. La crisi non risparmia i rappresentanti di quella classe media che tanto hanno beneficiato delle politiche dell’Akp tra il 2007 e il 2013. A causa della politica economica di Erdogan — dice ancora Snmez — la fiducia degli investitori nel nostro Paese diminuita e l’invasione russa dell’Ucraina ha influito sull’economia globale, che di conseguenza ha aumentato l’inflazione. Poich il 2023 l’anno delle elezioni, Erdoğan voleva espandere l’economia per generare voti; pertanto, ha ridotto il tasso di interesse anche se le condizioni non erano idonee, con conseguente inflazione.
Ma il tasso d’interesse un’ossessione del presidente, anche perch la fede musulmana considera l’usura un peccato. Negli ultimi li ha abbassati nove volte, arrivando dal 19% nel 2021 all’8% attuale, e ha licenziato tre governatori delle banche centrali, prendendone di fatto il controllo. Erdogan pensa che pu far ripartire l’economia abbassando i tassi d’interesse ma ignora altri fattori — dice l’economista —. Se l’inflazione sale la gente investe nella valuta straniera e questo aumenta le spese e le importazioni. una reazione a catena. Come si risolve questa situazione? La Banca Centrale deve tornare in controllo — aggiunge — se il tasso d’interesse di mercato 50% quello della Banca Centrale non pu essere dell’ 8,5%. ridicolo. Bisogna riguadagnare la fiducia degli investitori per incrementare il flusso di denaro in modo da abbassare l’inflazione. Tuttavia il terremoto ha peggiorato la situazione. Chi sar eletto erediter una situazione economica difficile e ci vorr molto per recuperare.
A Kadikoy, un quartiere popolare che sorge sulla riva asiatica, il Chp di Kemal Kilidaroglu domina da sempre. Ma oggi in molti si rifiutano di parlare. Un ragazzo che gestisce un baracchino di dolci chiede: Ma mi pagate?. Avviciniamo un gruppo di giovanissimi, abbigliamento casual, capelli semi rasati ai lati della testa come ormai va di moda anche qui: Noi se avessimo l’et voteremmo Erdogan — assicurano —, corrisponde pi ai valori della nostra famiglia. Io sceglier Kilidaroglu – dice Sadi, 42 anni, impiegato – ora di voltare pagina. La situazione buona, sostiene Ahmet, 62 anni, anche un po’ risentito per la domanda: Non vedo altro che Tayyip nel futuro.
Per strada ci si imbatte in uno dei numerosi manifesti affissi un po’ ovunque con l’immagine del Sultano, come viene chiamato dopo venti anni al potere: Erdogan, l’uomo giusto al momento giusto lo slogan. Camminando per il quartiere, su una grande arteria, c’ una piccola folla che prende d’assalto alcuni bus. Hanno valigie, pacchi e pacchetti. Sembra quasi che stiano traslocando. Sono gli elettori dell’Hdp cui il partito ha offerto il viaggio gratuito per tornare a casa e votare per mandare a casa l’Akp. Oggi la parola a 64 milioni di cittadini turchi.
14 maggio 2023 (modifica il 14 maggio 2023 | 07:22)
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