A praticare il massaggio cardiaco una giovane specializzanda in medicina di emergenza: «Mi ha detto: “Non so come ringraziarti, questa tua botta al cuore l’ho proprio sentita tanto”». È accaduto mercoledì a bordo di un Frecciarossa Roma-Milano
Colto da infarto sul Frecciarossa che mercoledì pomeriggio lo stava portando da Roma a Milano, ha avuto la fortuna che sul treno fosse presente anche una giovane specializzanda in medicina di emergenza presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico della Capitale. È stato così che Ines Carrato, 25 anni da Vallo della Lucania (Salerno), non appena ha visto l’uomo perdere i sensi si è affrettata a praticargli il massaggio cardiaco: una manovra letteralmente salvavita, in quanto il passeggero ha subito ripreso conoscenza ed è stato poi affidato alle cure di un’ambulanza accorsa alla stazione di Firenze Campo di Marte, dove il treno è stato eccezionalmente fatto fermare. Da lì è stato infine condotto al pronto soccorso più vicino e dichiarato fuori pericolo.
«Questa tua botta al cuore l’ho proprio sentita tanto»
«Stavo andando a trovare mio fratello insieme a mia madre» spiega Ines al Corriere, raccontando come tutto sia iniziato quando dall’altoparlante è stato richiesto l’intervento di un dottore nella carrozza numero 3. «Al mio arrivo l’uomo stava già parlando con due colleghi, che però erano un neurologo e un medico di medicina generale – specifica –. Diceva di sentirsi affaticato, sudava e aveva la tachicardia. Dopodiché ha improvvisamente chiuso gli occhi e, scivolando sul sedile, è caduto a terra». È stato a quel punto che la specializzanda ha mantenuto il sangue freddo, procedendo con le compressioni toraciche: «Per fortuna è rinvenuto già dopo pochi secondi – ricorda – e, stringendomi la mano, mi ha detto: “Non so come ringraziarti, questa tua botta al cuore l’ho proprio sentita tanto”. È stata un’emozione fortissima, dopotutto sono una specializzanda da appena quattro mesi. Mi guardavo intorno e non sapevo cosa dire: ero quasi più stordita io di lui!».
Cambio dell’ultimo minuto
In casi come questi – si sa – il tempismo è tutto: «Qualora fossi intervenuta anche un solo minuto dopo, non so se sarebbe comunque andato tutto per il meglio», conferma la dottoressa. D’altronde il passeggero in questione, quasi 70enne, si è poi scoperto soffrire di tachicardia atriale tanto da essere stato sconsigliato dal proprio cardiologo di intraprendere un viaggio così lungo. E pensare che Ines su quel treno non avrebbe nemmeno dovuto salirci: «Inizialmente avrei dovuto prendere il Frecciarossa successivo, quello delle 19.45 – rivela –. Fortuna però ha voluto che finissi di lavorare prima del previsto, così abbiamo cambiato i biglietti all’ultimo minuto in stazione. Evidentemente le cose quando devono succedere, succedono. Sono proprio contenta e non lo dimenticherò mai».
11 marzo 2023 (modifica il 11 marzo 2023 | 16:54)
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