Il ruolo della legge 40 nei casi di riconoscimento e che cosa accade all’estero
Da dove nasce il problema giuridico del riconoscimento dei bambini con genitori dello stesso sesso?
Dalla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, che vieta la fecondazione artificiale per genitori dello stesso sesso. Per questo le coppie omogenitoriali ricorrono a queste tecniche all’estero. Il problema si trasferisce sui figli al rientro in Italia.
2 Cosa succede se il bambino nasce da due padri e una «donatrice»?
Per la legge 40 è reato la gestazione per altri, in cui una donna partorisce il bebè per conto di una coppia, gay o eterosessuale che sia.
3 E nel caso di due madri e un «donatore»?
È reato, se le madri hanno partecipato entrambe alla gravidanza: l’una al concepimento con il proprio ovocita, l’altra alla gestazione. Se invece utero e ovocita appartengono a una stessa donna, l’altra non può essere considerata genitore. Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno stabilito infatti che non è rilevante l’orientamento sessuale ma il percorso compiuto per avere il bambino. Il genitore «intenzionale», che non ha legame biologico con il bebè, non può essere riconosciuto come tale in Italia.
4 Il genitore «intenzionale» non ha diritto a essere trattato come gli altri?
No. Non esiste un diritto del genitore in questo senso.
5 Un bambino concepito all’estero con queste tecniche non può essere riconosciuto?
Sì. Secondo la legge, il genitore non biologico, deve richiedere un’adozione speciale, la step child adoption. È aperta a tutti, eterosessuali e non. Le coppie omogenitoriali lamentano però che serve tempo e l’esito è incerto: se in attesa della sentenza c’è un conflitto il genitore non biologico può essere messo alla porta.
6 Si può iscrivere all’anagrafe un bambino con due madri biologiche?
Occorre distinguere dove è nato. Se all’estero — nei Paesi dove è consentito (come Francia, Spagna, Austria) — per la Cassazione può essere iscritto da subito all’anagrafe ed entrambe le donne saranno considerate madri. Ma su questo il Viminale ha chiesto un parere dall’avvocatura dello Stato. Se il bambino nasce in Italia, invece, secondo la Cassazione non può essere riconosciuta come genitore la madre che ha partecipato con l’ovocita.
7 La Consulta ha indicato una strada da percorrere?
No. Ha segnalato al Parlamento che esiste un vuoto normativo da colmare.
16 marzo 2023 (modifica il 16 marzo 2023 | 07:12)
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