Dai quattro esemplari comprati dal narcotrafficante si passati agli attuali 130. Escluso l’abbattimento e fallita la campagna di sterilizzazione, Bogot ha deciso di spedirli all’estero perch causano danni ambientali
Gli ippopotami di Escobar
, come li chiamano in Colombia, verranno trasferiti in India e Messico. Fu il signore del narcotraffico a portare alla fine degli anni Settanta quattro esemplari — tre femmine e un maschio — dagli Stati Uniti (o dall’Africa, non s’ mai scoperto) nel suo zoo privato che gi comprendeva elefanti, giraffe e antilopi. Un vezzo privato, fino a quando, nel 1991, il boss non fu catturato e il governo di Bogot pens bene di liberare dalla cattivit tutti gli animali che vivevano nella tenuta di Escobar.
Trent’anni dopo, dai primi quattro esemplari gli ippopotami si sono moltiplicati e oggi sono pi di 130. Del resto, non essendo una specie autoctona non esistono predatori che li infastidiscano, dunque si sono accomodati sulle sponde del fiume Magdalena, che taglia la Colombia da nord a sud. L hanno causato danni ambientali non indifferenti: divorano la vegetazione, scacciano le specie native, devastano il terreno e, per di pi, minacciano seriamente gli esseri umani (gli ippopotami sono infatti tra gli animali pi pericolosi per l’uomo e si stima che provochino la morte di 500 persone ogni anno).
Sta di fatto che, dopo anni di dibattito su cosa farne — se abbatterli o no — lo scorso anno il ministero dell’Ambiente li boll come specie invasiva, vietandone cos la riproduzione (secondo i biologi, senza misure simili la popolazione sarebbe cresciuta fino a 600 esemplari prima del 2040). La loro uccisione era ormai fuori discussione, dato che le foto di un esemplare ucciso nel 2009 da un cacciatore incaricato dal governo e aiutato dai soldati provoc furibonde proteste.
Tuttavia non basta una legge perch gli ippopotami smettano di riprodursi. Gi dieci anni fa fu inaugurato un programma di sterilizzazione, che consisteva nel catturare e castrare gli esemplari. Ci sono voluti anni per sterilizzarne 13: gli stessi responsabili delle agenzie ambientali locali l’hanno definita una scelta poco efficace, anche perch catturare un ippopotamo piuttosto pericoloso. Ci si cos rivolti ai farmaci, pi di preciso a un contraccettivo (il GonaCon) che pu essere iniettato con un dardo. Anche qui, per, sorto un problema: nessuno sa riconoscere quali siano i 38 ippopotami cui stato somministrato il GonaCon.
Ora l’amministrazione della regione di Antioquia, dove si trovava la tenuta di Escobar, afferma di aver trovato la soluzione (o meglio, la strategia giusta, dice una portavoce): trasferire, appunto, gli animali. L’obiettivo catturarne almeno 70 da spedire in India e Messico. Un centro riabilitativo di Gujarat, nel nordovest dell’India, ne accoglier una sessantina; gli altri saranno spostati a Ostok, poco lontano dalle coste del Pacifico, in una riserva dove gi vivono oltre 400 animali esotici.
Costo dell’operazione? Piuttosto elevato. Serviranno aerei charter, capaci di trasportare al massimo 30 esemplari ciascuno (i velivoli saranno messi a disposizioni dalla compagnia bielorussa Rada Airlines). Un volo per il Messico coster 400 mila dollari, per l’India si sfiora il milione. Ognuna delle speciali gabbie di legno per il trasferimento costa 10 mila dollari, cui vanno aggiunti i 2.500 mensili per il mantenimento di ciascun esemplare. Tutte spese che saranno sostenute dai Paesi che li ospiteranno in futuro.
6 marzo 2023 (modifica il 6 marzo 2023 | 10:27)
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