Ospite della trasmissione condotta da Francesca Fagnani, la giornalista e volto noto de La7 ha parlato per la prima volta della malattia
Hanno scritto che si era fatta lo stesso taglio di capelli di Giorgia Meloni, senza sapere il dramma personale vissuto da Concita De Gregorio nell’ultimo anno. Perché quei capelli sono in realtà una parrucca, che la giornalista porta a causa della terapia che fa ogni giorno. «Sono stata sul punto di chiamare il direttore, perché io avrei preferito avere i miei capelli, ma adesso porto una parrucca», ha raccontato De Gregorio, ospite della quarta puntata di «Belve», parlando per la prima volta della malattia che l’ha colpita. «Ho avuto un anno impegnativo – ha continuato la giornalista – ho avuto un cancro, mi sono operata ad agosto. Ora faccio terapia tutti i giorni, ne parlo al passato, perché ho tolto tutto, ma non si può mai parlare completamente al passato. Diciamo però che siamo sulla buona strada».
Volto noto di La7, dove conduce la trasmissione «In Onda», De Gregorio ha tenuto il segreto sulle sue condizioni fino a ora. «Volevo evitare che tutti si rivolgessero a me con aria dolente, chiedendomi “come stai?”, perché quello è solo un pezzo della tua vita, non è tutta la tua vita. Il momento più brutto è stato capire come dirlo al più piccolo dei miei figli, che vive in Australia. Io volevo farlo di persona, ma a quel tempo facevo una terapia molto fitta. Ho convinto i medici che mi avrebbe fatto meglio vedere mio figlio che fare la terapia senza vederlo».
Quando Francesca Fagnani le ha chiesto del famoso diverbio con il direttore di «Libero», Alessandro Sallusti, che la chiamò per nome e non per cognome, facendole notare che la sua rubrica su un quotidiano si intitola «Invece Concita», la direttrice di «The Hollywood Reporter Roma» ha voluto precisare il motivo della sua arrabbiatura. «È una questione di contesto e di consenso: io con i miei lettori stabilisco un rapporto confidenziale e dispongo del mio nome, perché voglio farlo. Però se non ti do il permesso di chiamarmi per nome… È un metodo con le donne usano soltanto il nome e mai il cognome. Questa falsa confidenza ha un sotto testo, il non detto è derubricarti a una persona intima e non conferirti autorevolezza».
Sposata da trent’anni con il collega Alessandro Cecioni e madre di quattro figli, la De Gregorio ha anche rivelato di aver dovuto sborsare di tasca propria una cifra ingente come risarcimento danni, per le cause di diffamazione intentate ai suoi giornalisti, quando era direttore responsabile dell’Unità (la fine della sua direzione risale al 2011). «Ho pagato moltissimo, sto ancora finendo. Ho sborsato di tasca mia, con il mio lavoro, in questi 10 anni, più di 2 milioni di euro».
14 marzo 2023 (modifica il 14 marzo 2023 | 14:47)
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