L’ex ministro supera il 60%: ma non una bandierina del centrodestra. Ha sconfitto Bracco, il poliziotto che aveva indagato su di lui. Il commento: Era molto debole
DAL NOSTRO INVIATO
IMPERIA – Certo, il mio avversario era molto debole. Comunque la si pensi su di lui, Claudio Scajola bisogna ascoltarlo. La sua casa di famiglia, con vista che spazia dalle Alpi marittime alla spiaggia d’Oro, meta frequente di ministri e deputati di nuovo e vecchio conio, che salgono fino a questo estremo lembo d’Italia a chiedere consigli. Perch u ministru, come lo chiamano ancora da queste parti, sa di politica come pochi altri, e da vero democristiano distilla anche tra le virgole saggezza e perfidie. Cominciamo da queste ultime.
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Non mi aspettavo un risultato cos pieno, ma vedendo la partecipazione ai miei eventi pubblici e a quella degli altri candidati, mi ero fatto un’idea. Autunno del 2015, otto anni fa. Scajola nel pieno delle sue vicende giudiziarie. Davanti al tribunale, incontra Ivan Bracco, il poliziotto imperiese che ha contribuito ad avviare decine di indagini nei suoi confronti. Buongiorno dottore, ha gi fatto danni oggi?. Buongiorno a lei Scajola, la giornata ancora lunga. Quella fu l’ultima volta in cui i due candidati sindaci si rivolsero la parola.
Il ponente ligure un posto con regole tutte sue, ma ci voleva molta fantasia per immaginare lo scontro nelle urne tra uno dei politici pi discussi d’Italia e il poliziotto che storicamente ha sempre indagato su di lui, verbali, sequestri e perquisizioni che hanno generato almeno sette delle 19 inchieste da cui Scajola sempre uscito da innocente, archiviato o assolto. La ventesima, se non mi sbaglio, quella del caso Matacena. Processo a Reggio Calabria, cominciato cinque anni fa. Non ho mai saltato un’udienza, lo scriva per favore. Sono cadute tutte le accuse principali. Sono stato condannato in primo grado per procurata inosservanza di pena. Reato prescritto da due anni. Ma io aspetto comunque l’appello. Ci tengo.
Era uno scontro impari e lui lo ha vinto con oltre il 60%. Qui una volta era tutto Scajola e in parte lo ancora. Suo padre Ferdinando, ex partigiano, fond la Dc imperiese, suo fratello Alessandro fu sindaco per due mandati negli anni Settanta. Con la rielezione di ieri Claudio al quarto giro in municipio, il primo fu nel 1982, e in mezzo ci sono stati due mandati alla presidenza della Provincia, e soprattutto quattro volte da ministro, Interni e Attivit produttive i pi importanti. Poi la creazione di Forza Italia, la campagna elettorale del centrodestra del 2001, oltre a una serie di discese ardite nella cronaca giudiziaria dalle quali sempre risalito. Nel momento per me pi difficile, sono tornato a casa per rimettere ordine nella mia vita. Nel 2018 mi sono candidato da solo, contro tutti. Ho vinto. Adesso quest’altra bella conferma. Nessun proclama, non sono il tipo. Ma vedo che mettono su Imperia la bandierina del centrodestra. Non cos, mi sembra ci sia un errore.
Dopo la solitudine del 2018, questa volta c’era poco spazio sul carro del vincitore annunciato. Il presidente della Regione Giovanni Toti, la Lega, Fratelli d’Italia, hanno tutti proposto liste con il loro simbolo e tutte sono state rispediti al mittente. Aperto a tutti, per carit, ma doveva rimanere un movimento civico di centro. Oppure, lo chiami il centrodestra a modo mio. Alla fine, si torna sempre a parlare di scenari nazionali. E come scritto sopra, non siamo gli unici a farlo. Mi confronto volentieri con tanti amici. Ho l’esperienza e il distacco dovuto all’et: sanno che non torner. Mi stato offerto di farlo con le ultime elezioni politiche. Ho declinato. Ho avuto tanto, ho dato tanto. E ho imparato ad accettare il bene cos come il dolore e la tristezza.
Forse l’eterno ritorno di Claudio Scajola si spiega anche con l’aleatoriet della politica attuale, fatta di cicli che durano come le farfalle. Mi sembra che si stia andando verso una semplificazione del quadro politico. Le prossime Europee misureranno le forze di ogni formazione. Poi, ci saranno cambiamenti. Io continuo a sperare nella nascita di un centrodestra europeo e moderato. Credo che Giorgia Meloni, pi delle persone a lei vicine, auspichi un percorso del genere. Magari con un sistema elettorale che riporti gli italiani a scegliere i loro parlamentari. Pu farlo. Non ha scheletri negli armadi, non ha nostalgie, e non vuole galleggiare. Almeno me lo auguro.
Da uno scatolone spunta una vecchia foto. Un elicottero sullo sfondo, lui e Silvio Berlusconi che ridono. Campo d’atletica di Imperia, 17 settembre 2000. Scajola si schiarisce la voce. Cinque anni fa, mi dispiacque tanto vedere il mio partito che correva contro di me come Forza Imperia. Ma dopo lo spoglio, la prima telefonata che ricevetti fu la sua: l’avevo detto io che vincevi! Ci siamo sentiti dieci giorni prima che fosse ricoverato. Mi aveva invitato a pranzo per fare due chiacchiere. Spero tanto che sia l’occasione. Gli voglio bene, gliene ho sempre voluto.
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16 maggio 2023 (modifica il 16 maggio 2023 | 09:13)
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