Il primo turno delle Comunali finisce 4-2 per il centrodestra, che sfiora il quinto gol nella notte a Pisa. Tra due settimane si conoscer il risultato finale. Un test importante, perch era chiamato al voto un italiano su dieci
Il primo tempo finito
4-2 per il centrodestra, con un quinto gol sfiorato nella notte a Pisa e fallito per una manciata di voti. Il risultato finale di questo round di elezioni amministrative lo conosceremo per tra due settimane, quando nelle altre 7 citt capoluogo di provincia in cui si votato si terranno i ballottaggi.
Il test importante, perch comunque era chiamato al voto un italiano su 10, ma trarne uno spunto che proietti questo voto sul piano nazionale non un esercizio immediato.
Di certo si conferma il trend astensionista: ha votato il 59%, contro il 62 di 5 anni fa.
Sul piano strettamente politico, invece, si pu dire che l’effetto Meloni — otto mesi dopo le Politiche — non si attenuato e che l’effetto Schlein — quasi tre mesi dopo la sua elezione al vertice del Pd — non si ancora pienamente dispiegato: per capire meglio la tenuta delle due principali leader italiane, la loro presa sui rispettivi bacini elettorali e la possibilit che un giorno si sfidino per la guida del Paese, bisogner aspettare, come spiega Francesco Verderami, le Europee dell’anno prossimo.
I risultati in tutte le citt
Il centrodestra avanti nelle citt
Il momentaneo 4-2 si deve ai successi della coalizione meloniana a Sondrio, Treviso, Latina e Imperia (anche se nella citt ligure l’ex ministro Scajola, confermato sindaco, lo considera un successo solo suo). Il centrosinistra — o meglio la coalizione a guida Pd, quasi ovunque separata dai 5 Stelle — si conferma a Brescia e Teramo, rischia di perdere Ancona ma spera di strappare ai rivali Siena e Vicenza. Ecco com’ andata citt per citt (cd sta per centrodestra, cs per centrosinistra):
• Ancona:
centrodestra avanti Daniele Silvetti, cd, precede con il 45,3% Ida Simonella, cs, che ha preso il 41,2.
Il dato politico: a detta degli stessi candidati, il cd puntava al cappotto immediato e il cs temeva una batosta peggiore. Con i grillini ridotti a poco pi di nulla, l’ago della bilancia sar il civico Francesco Rubini, che ha superato il 6%. Ancona importante per vari motivi: unico capoluogo regionale al voto, fortino rosso che il cd vuole assolutamente strappare alla sinistra — sempre vincitrice in questi 30 anni di elezione diretta dei sindaci — dopo esserci riuscito tre anni fa in Regione. Non a caso, Meloni andata ad Ancona due volte e non sarebbe sorprendente se ci tornasse prima del ballottaggio.
• Brescia: vince il centrosinistra Laura Castelletti, vicesindaca uscente, ha battuto il candidato del cd Fabio Rolfi: 54,8 contro 41,6.
Il dato politico: prima sindaca donna e dura sconfitta del candidato leghista. La botta per la coalizione di governo pesante, scrive Cesare Zapperi. Anche qui erano venuti Meloni e soprattutto (5 volte) Salvini. Conquistare la seconda citt lombarda era considerato prioritario, in una regione in cui il cs governa anche Milano, Bergamo, Mantova, Varese e Cremona.
• Vicenza
: centrosinistra avanti Giacomo Possamai precede col 46% il sindaco uscente del cd Francesco Rucco (44,2).
Il dato politico: Possamai, 33 anni, sicuramente il personaggio pi interessante di questa tornata elettorale. Per l’et, per la capacit di prendere pi voti del sindaco uscente ma soprattutto perch riesce ad esprimere una carica nuovista e perfino nuova, pur rappresentando un centrosinistra che si direbbe superato ( un lettiano, ha votato Bonaccini alle primarie, non ha voluto Schlein a sostenerlo). L’impressione che, a prescindere dall’esito del ballottaggio, ne sentiremo parlare a lungo.
• Pisa: centrodestra avanti Michele Conti
in vantaggio
sul candidato di cs Paolo Martinelli con il 49,96%, contro il 41,12.
Il dato politico: il sindaco uscente ha mancato per un soffio la vittoria al primo turno. All’1,45 di stanotte, dopo lo spoglio dell’85esima sezione, aveva superato il 50%. Ma l’86esima e ultima sezione, 5 minuti dopo, gli ha negato il trionfo per pochissimi voti. Ottimo comunque il risultato della sua lista, oltre il 15%. Il Pd primo partito col 24%, ma l’inconsistenza dei 5 Stelle, fermi al 3, fa fallire l’esperimento del campo largo.
• Siena: centrodestra avanti Nicoletta Fabio
precede di poco
la candidata di cs Anna Ferretti: 30,5 contro 28,7.
Il dato politico: sono tanti. Il primo che la sindaca sar donna. L’altro che il cd, che nel 2018 vinse sull’onda del caso Montepaschi, ora paga le sue divisioni: il sindaco uscente Luigi De Mossi non solo non si ricandidato, ma ha appoggiato il candidato centrista Fabio Pacciani, che ha raggiunto il 22%. Da notare che Nicoletta Fabio ha sostituito all’ultimo Emanuele Montomoli, sgradito a Meloni perch massone.
• Massa: centrodestra avanti Francesco Persiani
precede il candidato di cs Romolo Enzo Ricci: 35,6 contro 28,5.
Il dato politico: qui il cd paga le sue divisioni, col sindaco uscente Persiani sostenuto da Lega e Forza Italia ma non da Fratelli d’Italia, che 5 anni fa lo aveva appoggiato: il candidato meloniano Marco Guidi ha sfiorato il 20%.
• Latina: vince il centrodestra col 70,4%, Matilde Eleona Celentano
ha stravinto sull’ex sindaco di cs Damiano Coletta, fermo al 29,5.
Il dato politico: con soli due candidati, era di fatto un voto a turno unico. L’unit delle coalizioni ha premiato la candidata fratellista, mentre anche qui il campo largo tra Pd e 5 Stelle non ha dato frutti.
• Imperia: vince il centrodestra.
Il sindaco uscente Claudio Scajola
quasi triplica i voti dello sfidante di cs Ivan Bracco: 62,9 contro 22,5.
Il dato politico: l’ex ministro dell’Interno gioca a casa sua a insaputa degli altri, e li batte tutti: Bracco, l’ex poliziotto che per anni ha indagato
su di lui; ma in realt anche il centrodestra, perch Scajola 5 anni fa corse da solo e vinse, e da solo rimasto anche ora che i vecchi alleati smaniavano per salire sul suo carro. La rivincita l’assapora cos: Vedo che mettono su Imperia la bandierina del centrodestra. Non cos, mi sembra ci sia un errore.
• Sondrio: vince il centrodestra. Non c’ partita
tra Marco Scaramellini, 57,8%, e il candidato di cs Simone Del Curto, 39,2.
Il dato politico: la conferma del sindaco uscente anche la conferma di come una certa Lombardia profonda sia ancora inaccessibile al centrosinistra.
• Treviso: vince il centrodestra. Mario Conte va ben oltre il doppio dei voti
del candidato di cs Giorgio De Nardi: 64,7 a 28,2.
Il dato politico: anche qui conferma del sindaco uscente e dell’ingiocabilit di gran parte del Veneto (non tutto) per il cs.
• Teramo: vince il centrosinistra. Gianguido D’Alberto
prevale nettamente sullo sfidante di cd Carlo Antonetti: 54, 5 contro 36,1.
Il dato politico: qui il sindaco uscente si conferma in un campo largo di centrosinistra, ma i 5 Stelle, poco sopra il 2%, si confermano irrilevanti.
• Brindisi: centrodestra in vantaggio. Giuseppe Marchionn
a
precede il candidato di cs Roberto Fusco: 43,7 contro 33,6.
Il dato politico: una delle due citt, con Ancona, che il cd conta di strappare al cs. I candidati di due liste civiche che hanno preso pi del 10% faranno pesare i loro voti al ballottaggio.
• Terni: centrodestra in vantaggio. Orlando Masselli
precede il candidato civico Stefano Bandecchi: 35,6 contro 28,2.
Il dato politico: il ballottaggio sar in realt un derby di centrodestra, col cs solo terzo (il candidato Jos Maria Kenny si fermato al 22%).
E dunque, qual il senso del voto?
Francesco Verderami lo spiega cos:
• Luna di miele
L’esito del primo turno ha dimostrato che il centrodestra non ha esaurito la luna di miele con i cittadini, mentre l’opposizione non ha usufruito per ora di un “effetto Schlein”.
• Situazione cristallizzata Il responso delle urne conferma quanto anticipavano da settimane i sondaggi: una situazione cristallizzata, dove gli spostamenti nei consensi dei partiti si misurano in decimali; il vero test per maggioranza e opposizione saranno le Europee dell’anno prossimo.
• I problemi della maggioranza
Meloni oggi pu rivendicare che l’economia italiana sta marciando a ritmi superiori alle attese. Ma dagli accordi per la gestione del Pnrr, alle intese sul nuovo Patto di Stabilit, fino alla ratifica del Mes, la premier sar chiamata a scelte che impatteranno sul Paese e quindi sul giudizio dei cittadini. E la maggioranza in questi mesi ha mostrato una conflittualit interna che in vista delle Europee destinata ad aumentare, per effetto della competizione interna esasperata dalla legge elettorale proporzionale.
• I problemi dell’opposizione
Fino alle Europee Meloni potr contare su un alleato formidabile: l’assenza di un avversario. Perch il Terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi un accordo tra separati in casa, e le urne hanno confermato quale sia il giudizio degli elettori. Perch il Movimento di Giuseppe Conte in Parlamento si regola di volta in volta sempre in contrapposizione al Pd, e intanto raccoglie l’ennesimo risultato mediocre alle Amministrative. E perch il Pd di Elly Schlein — al di l delle dichiarazioni di principio sui diritti civili — non ha ancora espresso una linea politica chiara su temi dirimenti, a partire da quelli economici.
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16 maggio 2023 (modifica il 16 maggio 2023 | 06:43)
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