Oggi, 15 maggio 2023, l’Overshoot Day — almeno per l’Italia.
Sono passati solo cinque mesi, eppure abbiamo gi finito tutte le risorse che idealmente il Pianeta ha messo a disposizione degli italiani per quest’anno.
Ad attestarlo il Global footprint network, un’associazione no-profit che non calcola solo la situazione a livello globale, ma anche quella dei singoli Paesi del mondo.
Rispetto all’anno scorso non abbiamo fatto passi in avanti. Anzi, le date sono rimaste pressoch invariate.
Un anno fa, come oggi, insieme a Cile e Bahamas, esaurivamo le risorse naturali disponibili per l’anno in corso.
Certo, c’ chi messo peggio di noi. Stati come Qatar o Lussemburgo hanno esaurito le loro scorte annuali gi i primi di febbraio.
Ma c’ anche chi pi virtuoso: Indonesia, Ecuador e Giamaica riescono ad arrivare fino a dicembre senza finire le risorse.
In linea di massima dalla tabella del Global footprint network si pu notare come la maggior parte dei Paesi del mondo celebrino l’overshoot day tra marzo e inizio giugno. E tendenzialmente si tratta di Paesi europei: peggio di noi fanno Belgio (26 marzo), Danimarca (28 marzo) e Finlandia (31 marzo). Ma anche Svezia, Austria, Repubblica Cerca, Germania, Francia e perfino Spagna e Portogallo, anche se questi solo di pochi giorni.
Cosa vogliono dire questi dati? Che in un anno l’Italia consuma il 167% in pi dei beni che dovrebbe gestire. E che — come l’anno scorso — se tutto il mondo si comportasse come noi, servirebbero 2,7 Terre per riuscire a sostenere le richieste di tutti.
A livello mondiale si stima che quest’anno l’overshoot day arriver il 27 luglio: una data che ogni anno arriva prima. La data precisa verr annunciata il 5 giugno.
L’anno scorso l’Earth overshoot day era caduto il 28 luglio, l’anno prima il 29. L’anno prima ancora, nel 2020, si era registrato il 22 agosto. Ma parliamo di un anno eccezionale. Andando ancora pi indietro infatti, scopriamo che nel 2019 era caduto a fine luglio, esattamente come negli anni post-Covid.
Un comportamento pi virtuoso ci permetterebbe di guadagnare giorni e di risparmiare risorse. L’overshoot day al 15 maggio ci dice invece che la situazione non peggiorata, ma non nemmeno migliorata rispetto a un anno fa.