Il presidente del Torino: «Con l’allenatore stiamo facendo ragionamenti di rinnovo, c’è ancora un anno di contratto. Sarebbe bello poter acquistare lo stadio Grande Torino, sono contrario ai playoff»
«Siamo sulla strada giusta, il Toro a Lecce mi è piaciuto molto». Urbano Cairo parla ai microfoni di Rai Gr Parlamento. «Abbiamo dato continuità alla gara con il Bologna — continua —. Siamo soddisfatti, c’è un bel potenziale. Pensiamo comunque a una partita alla volta. Un voto finora? Sicuramente positivo, abbiamo tanti giovani che stanno crescendo e molti altri giocatori che si stanno ritrovando, penso per esempio a Linetty. Ci date un 7? Diciamo anche 7+ come (sorride)».
Il popolo granata sogna l’Europa: «Ma a inizio stagione non ci siamo dati questo o quell’obiettivo con Juric. La strada da seguire era quella di fare una buon campionato e di far crescere i giovani. Certo, oggi siamo all’ottavo posto, a un punto dalla Juve e a 5 dall’Atalanta, sesta, che è una squadra importante. Non siamo quindi molto lontano da un grande obiettivo. Siamo allora in una posizione che ci permette di avere qualche ambizione».
Capitolo Juric: «Certo, mi aspetto che resti ancora con noi. Stiamo facendo ragionamenti di rinnovo, in ogni modo c’è ancora un anno di contratto. Da parte nostra c’è tutta la volontà di andare avanti, da parte sua c’è una riflessione che sta facendo. È un progetto che si deve sviluppare in un arco triennale e anche di più. Ilic, per esempio, e stato acquistato parlandone con il mister in un incontro fissato appositamente. Ho fatto un investimento molto importante».
La Lega, i fondi e la pirateria
Si passa alle questioni di Lega
: «Due anni fa ero favorevole all’ingresso dei fondi, perché nel 2021 il calcio era in condizioni molto difficili. Non che oggi siano floride, ma sono un po’ migliorate, anche se c’è da fare tanta strada. Sul fatto invece del finanziamento del prestito, bisogna capire bene per cosa. Perché io sono uno che è tendenzialmente refrattario al debito. Quando ho comprato Rcs ho trovato un debito di 430 milioni, che era frutto di perdite colossali degli anni precedenti, 260 milioni l’anno per 5 anni… E ho detto: prima cosa riportiamo l’azienda in salute, facciamola guadagnare per ridurre il debito e azzerarlo. Quindi, io sono contro i debiti. Poi, se c’è un progetto, una grande idea e c’è soprattutto qualcuno che la sappia eseguire bene, allora lì che si possono fare anche debiti. Serve in ogni modo molta molta prudenza, sapendo cosa fare e avendo le persone giuste al posto giusto». Si parla anche di pirateria: «È fondamentale combatterla — continua Cairo —. Serve l’intervento del governo, certo. Perdere un miliardo ogni tre anni, quindi grossomodo 30 milioni al mese, è qualcosa di pesantissimo, è una cifra folle. Certe cifre potremmo investirle nei vivai, negli stadi e cose di questo genere. Poi, sicuramente, una delle cose importanti, di cui si è parlato molto, è il fatto di rendere più facile poter costruire stadi di proprietà. Chi lo vuole si trova limitato da una burocrazia che non consente di fare ciò che si vorrebbe».
Lo stadio
E per quel che riguarda il Torino, «abbiamo una interlocuzione con il sindaco: sarebbe bello poter acquistare lo stadio Olimpico-Grande Torino, magari avendo delle condizioni simili a quelle ottenute dalla Juve con l’allora Delle Alpi. Questo mi farebbe molto piacere. Il Filadelfia? Molte volte chiedono a me di fare delle cose. Ma il Filadelfia non è del Torino. Io, personalmente, ci ho investito anche 1,5 milioni a fondo perduto perché ci tenevo a farlo. Sarei felice di acquistarlo, se fosse acquistabile. In questo momento stiamo investendo un sacco di soldi in un stadio a cui siamo molto legati per la storia che rappresenta e che però non è nostro. Ripeto, il Toro sarebbe lieto di riprenderlo e poter investire ulteriormente». Chiusura dedicata agli Europei 2032 e ai Playoff in A: «Sarebbe importantissimo per il mondo del calcio poter organizzare l’Europeo, darebbe una spinta a tutto il Paese. I playoff? Dico no. Penso al Napoli. Ha 18 punti di vantaggio e non sarebbe giusto che si rimettesse tutto in gioco».
13 marzo 2023 (modifica il 13 marzo 2023 | 15:38)
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