Quando si parla di innovazione, anche in sanit, il continente africano fa sempre meno notizia. I dati del rapporto L’Africa MEDIAta di
Amref Health Africa-Italia
L’Africa una nazione dove la medicina a distanza (telemedicina e altro) ha trovato applicazione anche prima di altri. Negli ultimi due decenni per diventata un vero e proprio laboratorio di sperimentazione per l’innovazione tecnologica in campo medico. Eppure il volto pi dinamico e innovativo dell’Africa, anche in campo sanitario, soffre di una specie di amnesia collettiva nei media italiani. quanto emerge dalla quarta edizione de L’Africa MEDIAta, il rapporto presentato oggi a Roma da Amref Health Africa-Italia in occasione dell’Africa Day.
Curato dall’Osservatorio di Pavia, ha l’obiettivo di analizzare come e quanto i media italiani raccontino l’Africa. Un tratto di continuit accompagna tutte le edizioni del rapporto: la marginalit della comunicazione sull’Africa e sulle persone africane e afrodiscendenti nei media mainstream. Eppure, vi sono delle potenzialit e una giovane dinamicit che aggiungono un altro volto: per le startup tecnologiche africane rispetto al 2020, nel 2021, si segnato un +113% per investimenti.
vero in Africa sono stati realizzati molti progetti pilota e test. E questo importante — dice George Kimathi, direttore Amref Institute of Capacity Development —. C’ bisogno di aumentare l’accesso ai servizi sanitari e alle cure: l’innovazione tecnologica pu aiutarci e sono stati fatti passi avanti significativi in questa direzione. Ci sono applicazioni per migliorare l’alimentazione e le vaccinazioni dei bambini o servizi per rendere disponibili medicinali o una visita medica. Adesso per occorre uscire dalla logica della sperimentazione e applicarle su pi vasta scala
Luoghi comuni
Le narrazioni sull’Africa sono spesso condite di luoghi comuni e falsi miti che rischiano di condizionare il nostro modo di guardare a questo vastissimo continente: un territorio ricco di differenze quanto di risorse, e che appare determinato a conquistare il proprio futuro con ogni mezzo, trovando risposte innovative e all’avanguardia, come documentano diverse analisi tra cui il Global Innovation Index dell’OMPI, e come testimonia ogni giorno anche la nostra esperienza sul campo — sottolinea Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa in Italia — . Da tempo utilizziamo le nuove tecnologie per promuovere e garantire il diritto alla salute in Africa, attraverso azioni e servizi in grado di migliorare la formazione del personale sanitario locale e adottando metodologie di intervento innovative. Un piccolo, grande esempio di trasformazione possibile che speriamo possa contribuire a una rappresentazione dell’Africa pi positiva e caparbia conclude Crestani.
Infotainment, nei media online e sui social.
Dal rapporto di Amref emerge che di innovazione in Africa sui media italiani si parla poco e spesso nel modo sbagliato. Due dati lo confermano: l’estrema marginalit del tema, presente nelle testate specializzate ma difficilmente nei media mainstream, e la quasi esclusiva connotazione esterna dei cambiamenti, descritti per lo pi come conseguenze di progetti esportati dall’Italia o in generale dall’Occidente.
Nei 75 programmi televisivi analizzati, in 829 puntate, solo il 6% dei frame (50 frame) dedicato al tema dell’innovazione e dello sviluppo in Africa. Tendenza che si conferma anche con l’analisi delle edizioni online e delle pagine Facebook delle 62 principali testate giornalistiche italiane e degli organi di informazione dedicati all’Africa, da cui emerge che nel corso dell’anno solo 96 articoli e 28 post su Facebook riguardavano i processi di innovazione in Africa. Di questi, la maggioranza dedicato al settore economico con focus su progetti di cooperazione che partono dall’Europa con la percezione di un continente sotto tutela. Gli unici esempi di narrazione complessa e continuativa sono le reti per la distribuzione del segnale 5G e le iniziative per il trasporto dei combustibili fossili.
L’ambito medico
Per quanto riguarda l’ambito medico-sanitario e veterinario, vengono presentati progetti relativi sia all’utilizzo dei droni per la fornitura di medicinali
in localit difficilmente raggiungibili, sia all’utilizzo dell’Intelligenza artificiale per garantire una maggiore diffusione degli strumenti diagnostici. Per quanto riguarda la scienza, il focus principale sulla medicina: vengono fornite, soprattutto, notizie riguardo alla ricerca medica in Africa, e, in particolare, sulla ricerca vaccinale. La notizia pi rilevante riguarda lo sviluppo di un vaccino contro la malaria, realizzato in Burkina Faso in collaborazione con l’Universit di Oxford. Per molti anni il continente africano rimasto indietro rispetto alla maggior parte degli indicatori di sviluppo sociale ed economico riconosciuti a livello globale. Gli investimenti necessari, in particolare quelli in favore di istruzione, salute e infrastrutture, generalmente molto elevati, sono spesso difficili da ottenere (o da stanziare) soprattutto per via delle gravi emergenze attuali: siccit, conflitti, epidemie e crisi politiche.
Ciononostante, l’introduzione di alcune innovazioni tecnologiche ha permesso di superare alcuni importanti ostacoli e di generare un impatto positivo in molti settori della societ. Ne un chiaro esempio la diffusione dei servizi finanziari via mobile. L’Africa stata a lungo caratterizzata dalla scarsa copertura dei servizi bancari pi comuni, specialmente in termini di accesso al reddito e quindi al prelevamento di denaro. Un trend che stato possibile invertire grazie alla connessione internet tramite smartphone. Il rapporto GSMA State of the Industry ha contato nel 2021 ben 605 milioni di conti online nel continente, il 53% dei quali nell’Africa subsahariana. Numeri senza precedenti che dimostrano quanto, grazie a soluzioni di questo tipo, si riescano a garantire opportunit, inclusione ed emancipazione a un numero sempre pi grande di persone.
I progetti innovativi di Amref
Amref crede fortemente nell’innovazione per realizzare, come da sua missione, un cambiamento duraturo per la salute del continente africano. Gi dal 2005, per esempio, utilizziamo strumenti di formazione digitale per rafforzare capacit e conoscenze non solo del personale sanitario ma anche delle comunit nelle quali lavoriamo. Pi recentemente abbiamo sviluppato una app che offre ai ragazzi e alle ragazze counseling sulla salute di genere e riproduttiva, servizio particolarmente importante per prevenire gravidanze precoci e forme di violenza. Due esempi che mostrano il volto decisamente innovativo e all’avanguardia dell’Africa. veramente importante che i media comincino a raccontarlo dice George Kimathi, direttore Amref Institute of Capacity Development.
Amref promotrice di numerose innovazioni, in ambito salute, “made in Africa” – come ha ricordato durante l’evento George Kimathi – ed altre che rappresentano una forte cooperazione tra Italia e il continente africano: i
n Uganda per esempio il progetto Kokono, in collaborazione con De-Lab, Societ Benefit e B-Corp™, ha fornito una risposta concreta all’elevato tasso di mortalit dei bambini a causa della malaria. Si tratta di una culla portatile dotata di una zanzariera: una soluzione innovativa perch in grado di proteggere la salute dei piccoli e allo stesso tempo di contribuire all’empowerment delle donne, permettendo loro di lavorare portando con s i figli in sicurezza.
Rilevante anche 3Map – il progetto sviluppato dalla social good company TriM – che consente la raccolta, la registrazione, l’analisi e la diffusione di informazioni per contrastare le conseguenze di eventi climatici avversi. Il sistema permette di condividere rilevazioni sul meteo restituendo previsioni su temperature e probabilit di precipitazioni che, diffuse di villaggio in villaggio, migliorano la pianificazione dei pascoli e delle coltivazioni e riducono l’impatto di eventuali calamit naturali.
Ad oggi, due applicazioni – Jibu e Leap – hanno permesso a oltre 250.000 utenti di accedere a testi e corsi audiovisivi dal proprio telefono. Nello specifico, Jibu ha raggiunto oltre 70.000 fruitori, Leap addirittura 180.000 (grazie alla sua fruibilit anche su dispositivi di vecchia generazione, tramite sms). In questo modo sono stati formati volontari e operatori sanitari che, forti delle competenze acquisite, hanno potuto raggiungere oltre 3,5 milioni di persone con attivit di sensibilizzazione per la prevenzione, il primo soccorso di base e la corretta alimentazione.
Significativa anche l’esperienza dell’applicazione MJali, che aggiunge alle funzioni gi citate per Leap la r
accolta, l’analisi e la divulgazione di dati sanitari provenienti dalle comunit. Le informazioni vengono raccolte a livello familiare dagli operatori comunitari e poi trasmesse a un database online a cui possono accedere in maniera tempestiva e accurata istituzioni e strutture sanitarie locali. Tali rilevamenti sono fondamentali per i Governi per garantire un’efficiente allocazione delle risorse per gli interventi.
La riduzione progressiva delle notizie
Nel corso del 2022, l’Africa apparsa in 953 notizie nelle prime pagine di sei testate, ovvero in media 13 volte al mese (-3 rispetto al 2021). Per l’84% le notizie raccontano l’Africa qui, ovvero riguardano fatti ambientati in Italia o in altri Paesi occidentali e nello specifico trattano temi legati alla sicurezza e ai flussi migratori (69,1%). Il restante 16,2% di notizie, ambientate in Africa, si focalizzano maggiormente su guerra e terrorismo (36,4%), e poi migrazioni e politica.
Si accentua una tendenza osservata a partire dal 2020: la riduzione progressiva di notizie sull’Africa. Nei Tg analizzati sono state rilevate soltanto 1.174 notizie pertinenti (22% in meno rispetto al 2021), di cui il 74% riguardante i flussi migratori e la gestione dell’accoglienza. L’emergenza migratoria infatti uno degli argomenti pi trattati, soprattutto in relazione a particolari fatti, come il caso della Ocean Viking.
Nel 2022 sono diminuite le news su guerra e terrorismo a favore di notizie su viaggi istituzionali di ministri italiani in Africa, forniture di gas, COP27 ed eventi di cronaca come il caso Soumahoro. La marginalit di attenzione per l’Africa viene confermata anche negli 85 programmi di infotainment analizzati su sette reti televisive: su 61.320 ore trasmesse in un anno sono stati rilevati, in calo rispetto allo scorso anno, 700 riferimenti all’Africa, in media un riferimento ogni 87 ore di programmazione.
Si evidenzia come l’Africa sia rappresentata come una sola realt, priva di specificit e caratterizzata uniformemente da un futuro senza speranza. Inoltre, a seguito dell’inizio della guerra in Ucraina, si nota all’interno dei programmi la presenza di una narrazione delle migrazioni che distingue tra rifugiati veri in fuga da un’invasione e profughi di comodo, come sembrano essere considerati coloro che provengono dal continente africano.
Per quanto riguarda invece l’innovazione culturale e artistica questa risulta collegata esclusivamente alla fruizione di eventi di scena in Italia, in Europa o in America. Si nota inoltre una tendenza a generalizzare il racconto dei processi di sviluppo al continente nel suo complesso, con una limitata focalizzazione sui singoli Paesi.
25 maggio 2023 (modifica il 25 maggio 2023 | 12:39)
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