L’Inter si affretti a rinnovare il contratto a Simone Inzaghi, il Milan non si faccia venire pazze idee pensando di cambiare Pioli: serve piuttosto un mercato più efficace
La serata Simone Inzaghi ce l’ha impegnata, osserverà City-Real con occhio studioso per iniziare a capire come battere chi si presenterà a Istanbul il 10 giugno a sfidare l’Inter. Tra le sue qualità, le sue doti, ne spicca una, persino i critici più ostinati gliela riconoscono: bravissimo a preparare le partite secche, le finali (come ha piegato Porto, Benfica e Milan sa affrontare anche atto primo e atto secondo, andata e ritorno), a incartare il tecnico rivale. Stefano Pioli è solo l’ultimo a doversi inchinare davanti a Inzaghi.
Messo giustamente sotto accusa per l’inaccettabile distacco subito in campionato dal Napoli campione d’Italia, Inzaghi si prende una rivincita enorme in Champions dove all’inizio di questa avventura europea pochi, pochissimi, forse nessuno pensava potesse arrivare al traguardo. Comunque andrà a finire, la società si affretti a garantirgli il rinnovo del contratto, spazzando via tentazioni che adesso non avrebbero alcuna logica.
Così come il Milan non si faccia venire in mente pazze idee sul futuro di Pioli: avrà commesso errori, la semifinale d’andata contro l’Inter resta un mistero per come è stata vissuta e interpretata dal Milan, mai feroce, spesso passivo, così diverso e lontano da quello di ieri sera, anche se Leao non è stato cercato come si deve e con costanza, nonostante il portoghese nel primo tempo, quando ha avuto la palla da trattare con cura, si è reso pericolosissimo. Ma se c’è un uomo, un professionista, un tecnico con il quale bisogna guardare avanti e progettare il futuro è proprio Pioli. Conosce gli uomini, la squadra, vizi e qualità, meglio di chiunque altro, sarebbe un azzardo metterlo prima in discussione e poi da parte. Nell’ordine e per il futuro Spalletti, Inzaghi, Pioli e Allegri devono restare lì dove sono. Meglio concentrarsi su un mercato più generoso, intelligente, efficace. In casa Milan, visti i rendimenti e i risultati di quello precedente, non sarà difficile. Anche l’Inter è da sistemare e rivedere. Ma non ora, prima la si guardi a Istanbul.
17 maggio 2023 (modifica il 17 maggio 2023 | 07:16)
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