SCREAM VI. Nelle sale
Il giovane studente di cinema Jason, che sta per essere assassinato a coltellate da quel satanasso di Ghostface davanti a un frigorifero con un uomo fatto a pezzi e congelato, è ossessionato dal cinema di Dario Argento. Porta una t-shirt che ricorda 4 mosche di velluto grigio e conosce a memoria le sequenze di Profondo rosso. Un attimo prima, Jason cercava il compagno di stanza Greg, confessandogli di aver sbudellato la bionda insegnante di cinema che gli aveva dato un brutto voto nella prova di scrittura: nei film horror c’è sempre una bionda da assassinare per futili motivi. Neanche s’accorgeva, Jason, di scatenare un crudo videogame dell’orrore e di far ripiombare nell’incubo i superstiti della carneficina di Woodsboro, un anno dopo i fatti di Scream V: in primis, le sorelle Tara e Sam Carpenter (Jenna Ortega e Melissa Barrera) e i fratelli Chad e Mindy Meeks (Mason Gooding e Jasmin Savoy Brown).
Parte da qui la nuova avventura dell’uomo nero con la tonaca e il sorriso da Oltretomba, che si ripropone in versione multipla, esce dal grande schermo e appioppa coltellate da macello di prima categoria che nemmeno Giulio Cesare. Alla fine, però nessuno muore: tutti restano disponibili per il capitolo numero 7 della saga creata nel 1996 da Wes Craven cavalcando il cinema slasher, con Neve Campbell protagonista e molti debiti di riconoscenza per Halloween la notte delle streghe.
Scream VI è un film di porte che si aprono e si chiudono, con molti ritorni: confermati i registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, torna Jenna Ortega, diva teen laureata dal successo della serie tv Netflix Mercoledì, un’ideona di Tim Burton (la lingua batte dove il dente duole). Torna Melissa Barrera (Samantha detta Sam, guerriera e chiave di lettura di quel gran casino). Si rivede, da Scream IV, Hayden Panettiere nel ruolo di Kerby Reed, oggi agente bambolina dell’Fbi. Torna Courtney Cox che riprende il ruolo di Gale Weathers, valchiria dell’informazione sprezzante, capace di tener testa al detective Bailey (Dermot Mulroney) e al killerone incappucciato spaccandogli in testa tutti gli arredi di casa.
Tornano le mille citazioni horror in un vorticoso gioco a specchio tra l’amato / odiato cinema, l’ansia generazionale, il caos epocale con doppiofondo, la dannata accoppiata realtà & illusione, con la ricerca spasmodica di un’identità.
Cose da Generazione Z. Sam è una vampira che confessa allo psicanalista il piacere di uccidere, ma è come una madre per Tara, che però non vuole protezione e chiede solo di acquattarsi sotto un plaid con il bel Chad. Ghostface è un prodotto dell’odio corrente. Un hater convinto, senza remore, proiezione di rancori, vendette, rivalità. Uno che capisce solo il linguaggio del coltello: le comunicazioni con le vittime avvengono lo smartphone e tutto ha un riflesso internettiano. E se il maniaco ha il numero di tutti quanti, vuole dire che non sta tanto lontano. Si annuncia, si compiace, provoca, crea sgomento e colpisce in un mondo dove il trucco c’è e si vede.
I ragazzi del film sono in procinto di spiccare il volo, ma si trovano di fronte ostacoli all’apparenza insormontabili. In un cinema di New York (in realtà è Montreal) viene montato il museo di Scream: è la casa degli orrori con armi e travestimenti che abbiamo conosciuto nelle puntate precedenti. Il mistero viene dal pas-sato: con colpi di scena e rivelazioni ben connesse all’evoluzione della storia, per il resto un po’ evasiva e ripetitiva. Le prede del pazzoide in fuga cercano scampo mettendosi in situazioni estreme. La squadra si assottiglia, ma anche lo spazio di manovra di Ghostface. Nell’agguato in metropolitana e nella gara cinefila tra Tara e Kirby c’è il senso del film, un po’ metacinema pop, un po’ giocattolone convertibile per appassionati e simpatizzanti. Ah, prendete nota dei nomi degli attori, saranno la classe dirigente di Hollywood, streaming compreso, negli anni a venire.
SCREAM VI di Matt Bettinelli-Olpin
(Usa, 2023, durata 123’)
con Jenna Ortega, Courtney Cox, Hayden Panettiere, Dermot Mulroney, Melissa Barrera, Mason Gooding, Jasmine Savoy Brown
Giudizio: ** ½ su 5
Nelle sale
11 marzo 2023 | 13:57
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