Il provvedimento stato notificato dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria al legale rappresentante dell’azienda, Matteo Mion: Non hanno controllato. Il gruppo tra le maggiori catene alimentari
Eurospin Sicilia Spa, con sede a Catania, tra le maggiori catene alimentari italiane, stata sottoposta per un anno ad amministrazione giudiziaria. Il provvedimento stato notificato dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria al legale rappresentante dell’azienda, Matteo Mion. la conseguenza dell’operazione Planning della procura antimafia di Reggio Calabria che, lo scorso marzo, port in carcere 12 persone, di cui 4 ai domiciliari. La Guardia di Finanza e la Dia avrebbero accertato che la costruzione delle nuove aperture delle filiali, in provincia di Reggio Calabria, era stata affidata ad imprese in odore di ‘ndrangheta.
Le ipotesi
L’accusa che la procura reggina muove all’azienda, leader nel settore della Grande distribuzione, quella di non aver controllato adeguatamente chi ci fosse dietro le imprese che si sono aggiudicati gli appalti per la costruzione delle nuove succursali alimentari. L’inchiesta Planning, infatti, aveva evidenziato come cosche storiche reggine come i De Stefano e gli Alvaro di Sinopoli, avessero messo le mani in questo settore, affidando ad una loro societ la Leg Srl i lavori di costruzione dei nuovi punti vendita, in particolare a Gallico e Siderno.
Gli accordi
La Leg Srl, era gestita da Giampiero Gangemi, ritenuto dalla Dia imprenditore di riferimento delle due cosche. Tra la societ edile e la Eurospin ci sarebbe stato uno stabile rapporto di oggettiva agevolazione tra l’esercizio delle attivit economiche riferibili alla struttura imprenditoriale e la Eurospin Sicilia Spa. L’accordo tra le cosche reggine e il management della Eurospin avrebbe favorito i De Stefano e Alvaro che si sarebbero adoperati a riciclare i proventi illeciti accumulati, investendoli in imprese e immobili, dislocati in Slovenia, Romania,Lombardia, Lazio e Abruzzo.
L’ordinanza
Nelle 56 pagine del decreto del Tribunale emergerebbero appunto le responsabilit dei vertici di Eurospin Sicilia. In particolare, dalla nota, acquisita agli atti, dell’avv. Ciro Pellegrino, difensore del gruppo, e redatta dalla societ di consulenza aziendale PriceWaterhouseCooper, si evidenzia come i due responsabili della ”governance”, fossero stati messi a conoscenza delle indagini svolte a carico dell’impresa Leg srl. Appare evidente — scrivono i giudici — il forte condizionamento di ingerenze mafiose, in specie la cosca De Stefano, e di imprese di fatto gestite da esponenti di rilievo della criminalit mafiosa locale, favorendone anche in maniera indiretta l’arricchimento, com’ emerso in maniera lampante nel cantiere di Gallico e di Siderno.
16 marzo 2023 (modifica il 16 marzo 2023 | 15:26)
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