La foto mostra in primo piano la scarpa di un bambino, sulla spiaggia, tra i rottami dell’imbarcazione che naufragata, la notte tra il 25 e il 26 febbraio, nelle acque di Steccato di Cutro, in Calabria. La ricorderemo per sempre come la strage di Crotone
Questa rubrica di Roberto Saviano stata pubblicata su 7 in edicola il 10 marzo. E’ dedicata alla fotografia. Meglio, ad una foto da condividere con voi — spiega l’autore — che possa raccontare una storia attraverso uno scatto. Perch la fotografia testimonianza e indica il compito di dare e di essere prova. Una prova quando la incontri devi proteggerla, mostrarla, testimoniarla. Devi diventare tu stesso prova
La scarpa di un bambino, sulla spiaggia, tra i rottami dell’imbarcazione che naufragata la notte tra il 25 e il 26 febbraio nelle acque di Steccato di Cutro, in Calabria. La ricorderemo per sempre come la strage di Crotone. Noi italiani viviamo circondati dal mare, conosciamo le sue leggi. Viviamo in un Paese che stato massacrato da guerre e malapolitica e sappiamo cosa significa prendere il mare per andar via, per cercare fortuna. Noi italiani tutto questo lo sappiamo e siamo annichiliti dal naufragio avvenuto a soli cento metri dalla costa. L’unica domanda che dovremmo farci e girare a chi ci governa : ma come stato possibile far morire tante persone a 100 metri dalla costa?
TUTTO COMINCIA NEL 2014, QUANDO LA POLITICA DECIDE CHE LE MISSIONI DI SALVATAGGIO DIVENTANO DI POLIZIA
Le risposte che abbiamo ricevuto finora sono nell’ordine: comunque colpa delle Ong perch sulla rotta ionica non erano presenti, colpa dei genitori che sono partiti con i figli mettendo in pericolo le loro vite, il caicco ha lambito le coste di altri Stati perch sarebbe responsabilit italiana il naufragio? E poi ancora: abbiamo stanziato fondi per i rimpatri, non partite, vi veniamo a prendere noi, non tutte le persone che partono fuggono da guerre, aiutiamoli a casa loro. Potrei continuare all’infinito con le enormit che sono state dette e che ancora verranno dette per eludere l’unica e sola domanda: come stato possibile far morire tante persone a 100 metri dalla costa? Per rispondere, per, bisognerebbe sapere di aver fatto il possibile per evitare la tragedia e invece l’Italia ci andata incontro quasi con volutt.
Tutto inizia nel lontano 2014, quando la Direzione nazionale antimafia assume un ruolo di primo piano nel contrasto al traffico di esseri umani; resta una pietra miliare, sul tema, un’inchiesta pubblicata da The Intercept nel 2021 in cui vengono evidenziati i tanti errori dovuti alla pressoch totale impossibilit di rintracciare realmente gli scafisti e quindi i colpevoli. in questo preciso momento che le missioni smettono di essere di salvataggio e diventano di polizia. Non c’ pi attenzione alle vite da salvare, ma a eventuali crimini da sventare. Serve un capro espiatorio, serve chi si faccia carico delle condizioni in cui gli immigrati versano in un Paese come il nostro, in cui non esiste un sistema di accoglienza e di integrazione dignitoso. S, bisognava trovare un colpevole per la presenza in Italia degli immigrati su cui Salvini e Meloni martellavano ogni giorno in cerca di consenso, in un melting pot che tutto confonde. Tutto insieme, infatti, troverete sempre l’aiutiamoli a casa loro, le Ong pull factor e complici dei trafficanti, stiamo predisponendo rimpatri, immigrati palestrati che ciondolano in stazione, immigrati violenti e spacciatori.
INDIGNIAMOCI, PERCH LA UE (DUNQUE NOI) STA FINANZIANDO CAMPI DI CONCENTRAMENTO FUORI DALLA UE
E cos accade che le leggi che avrebbero dovuto disciplinare l’immigrazione hanno preso il nome di decreti sicurezza perch fosse evidente che la questione migratoria aveva a che fare con la sicurezza degli italiani, che dovevano sentirsi in pericolo e, sentendosi in pericolo, avrebbero dato carta bianca alla politica. Tutto questo divenuto, nel giro di pochi anni, racconto condiviso; un racconto che va in frantumi davanti alla semplice domanda: come stato possibile far morire tante persone a 100 metri dalla costa? Da questo governo pretendo, da italiano, una risposta chiara a questa domanda. E pretendo, da italiano, una risposta dal Pd su come sia stato possibile sposare la linea Minniti, che per primo ha criminalizzato le Ong. E, sempre da italiano, pretendo che il M5S prenda apertamente le distanze dai taxi del mare di Di Maio, dai porti chiusi di Toninelli e dall’aver votato i decreti sicurezza che hanno smantellato quel che restava dello gi zoppicante sistema accoglienza in Italia.
Io oggi pretendo, da italiano, che cessi immediatamente ogni finanziamento da parte dell’Europa alla Guardia costiera libica (loro s, milizie complici dei trafficanti) e alla Turchia di Erdogan a cui abbiamo affidato il compito di fermare i migranti provenienti da Paesi come l’Iran, la Siria, l’Afghanistan, il Pakistan, da dove partono persone che hanno diritto a essere accolte in qualit di rifugiati. L’Europa, e dunque anche noi, sta finanziando campi di concentramento fuori dall’Europa: questo dobbiamo saperlo perch l’indignazione, senza conoscenza, dura un attimo. L’attimo che serve per dimenticare la scarpetta nera sulla spiaggia, finita l tra i legni di una barca andata in frantumi, un attimo prima della salvezza.
11 marzo 2023 (modifica il 11 marzo 2023 | 22:04)
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