Dal 7 marzo l’inserto dedicato alle economie sociali e a un esercito non profit che impegna sette milioni di cittadini entra nelle pagine del quotidiano: nuove rubriche, più attualità, una vicinanza ancora più stretta ai lettori
Buone Notizie esce dal «recinto». Quando il nostro e vostro inserto ha esordito, nel settembre 2017, ci era stato fatto notare che certo, l’idea era importante, ma nascondeva il rischio di relegare le buone pratiche del Paese in uno spazio a parte, quasi che non avessero legittimità per stare all’interno del nostro quotidiano. Sei anni dopo cerchiamo di scongiurare l’eventualità portando nel cuore del
Corriere della Sera
la competenza, l’autorevolezza e la passione di questi mondi che abbiamo conosciuto così diffusi e fecondi. Da martedì 7 marzo dunque questa testata diventa una sezione, un appuntamento settimanale fisso che speriamo possa raggiungere ancora più lettori e possa accendere un riflettore ancora più forte sulle tante donne e uomini che ogni giorno si impegnano per una società più solidale, più giusta, più attenta ai bisogni di ciascuno, delle comunità in cui viviamo e del nostro ambiente.
Continuiamo a pensare che questo impegno debba chiamare in causa anche chi fa comunicazione: come è doveroso rendere conto delle tragedie, dei problemi, delle storture che si abbattono sulle nostre vite, bisogna valorizzare anche chi costruisce soluzioni. L’«esercito del bene» di cui avevamo cominciato a parlare nel 2017 (363.499 istituzioni non profit censite dall’Istat; 7 milioni di cittadini impegnati di cui 870mila assunti; una macchina con un valore economico di 72 milioni di euro, mica noccioline) ha superato la prova del Covid e ha contagiato dei propri contenuti anche il mondo dell’impresa: mai come oggi è diffusa la consapevolezza che sia necessario un diverso approccio non solo all’azione sociale e a quella ambientale, ma anche a quella economica e che anzi debbano camminare tutte insieme nell’interesse dei singoli e perfino del business. Se questa è la situazione, perché non dedicare spazio agli Enti di Terzo settore, alle fondazione, alle imprese e cooperative sociali, ma anche agli imprenditori che praticano una diversa idea di «fare azienda»?
Ecco dunque una nuova tappa del cammino di «Buone Notizie – L’impresa del bene» (il nostro Comitato scientifico, che ci sostiene con suggerimenti e indicazioni preziose, tiene molto al sottotitolo: perché fare il bene a volte è un’impresa e perché il bene parla anche di impresa). Siamo contenti di (ri)cominciare con nuovi compagni di viaggio tra i quali citiamo il nostro Beppe Severgnini che fino all’estate ci accompagnerà ogni settimana con uno spunto di «buona notizia» uscita magari dai radar canonici. Come dice lui stesso nella puntata di esordio, il proposito è «cercare di trovare, nel marasma degli avvenimenti, qualche segno di speranza», che non viene soltanto dal mondo «ammirevole» del volontariato: «In ogni campo della nostra vita comune ci sono persone, episodi e segnali che ci rassicurano. In qualche caso ci entusiasmano». Il nostro impegno, la nostra promessa a chi ci ha seguito fin qui e a chi speriamo di coinvolgere nel nostro cammino, è quello di continuare a cercare per continuare ad entusiasmarci di tanta energia positiva, tanta forza consapevole e generativa, tanta bellezza.
4 marzo 2023 (modifica il 4 marzo 2023 | 06:57)
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