Dopo la rinuncia della nipote del boss, Lorenza Guttadauro, al boss era stato assegnato come legale Calogero Montante, che inizialmente aveva opposto ragioni di incompatibilit. La Corte per ha rigettato
Ha provato a rinunciare al mandato sostenendo che l’aver difeso il falso pentito Vincenzo Scarantino, protagonista del depistaggio delle indagini sull’eccidio di Via d’Amelio, e il ricoprire la carica di vice procuratore onorario a Palermo gli impedissero di assistere Matteo Messina Denaro nel processo sugli attentati costati la vita ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Motivazioni respinte dalla corte d’assise d’appello di Caltanissetta che per le stragi del 92 sta processando il capomafia di Castelvetrano.
Il legale d’ufficio
L’avvocato Calogero Montante, scelto d’ufficio dai giudici, dunque assister il boss nel dibattimento dopo la decisione della nipote e difensore di fiducia di Messina Denaro, Lorenza Guttadauro, di rimettere il mandato, notificata alla cancelleria della corte nei giorni scorsi. Una scelta, quella della Guttadauro, dipesa dal poco tempo avuto per studiare un processo complesso gi costato l’ergastolo allo zio in primo grado. La penalista, nominata dal capomafia dopo l’arresto, il 16 gennaio, all’udienza nissena del 18 gennaio chiese un termine a difesa per preparare l’arringa.
Carcere L’Aquila
Un mese scarso, nel corso del quale la legale ha fatto la spola col carcere de L’Aquila in cui lo zio detenuto al 41 bis, non le evidentemente bastato per studiare le carte. E un termine a difesa chieder il difensore d’ufficio alla prossima udienza fissata per il 23 marzo. Il diritto alla difesa irrinunciabile, ha detto oggi al termine del processo annunciando l’istanza di rinvio. Deluse le attese dei cronisti che aspettavano di vedere Messina Denaro collegarsi in video collegamento dal carcere. Ancora una volta il capomafia ha dato forfait scegliendo di non partecipare al processo.
9 marzo 2023 (modifica il 9 marzo 2023 | 12:31)
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