La figlia dell’ex senatore e ministro di Giustizia americano Robert Kennedy ricorda l’impegno del padre contro la criminalit organizzata: Dei criminali minacciarono di tirare acido a me e ai miei fratelli. E commenta la candidatura del fratello
A trent’anni dalla strage di via dei Georgofili, l’associazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia organizza a Firenze il cammino della legalit, un dialogo sulla lotta alle mafie condotto da diverse prospettive per avvicinare le nuove generazioni alla legalit. Gioved 25 maggio, alle 17, dalla sede di Firenze dell’organizzazione dedicata all’ex ministro di Giustizia americano di cui la figlia Kerry Kennedy presidente, interverranno ( possibile seguire gli interventi anche in streaming sul sito di Rfk Italia) l’ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, l’ufficiale della Dia Edoardo Marzocchi, autore del libro La mafia spiegata a mia figlia e il giornalista di TV2000 Gabriele Santoro, autore del libro La scoperta di Cosa Nostra, che ricostruisce la creazione del primo pool antimafia americano, voluto proprio da Robert Kennedy. Tutti pensano a lui per il suo lavoro a favore dei diritti civili e per combattere la violenza contro gli afroamericani, spiega al Corriere della Sera la figlia Kerry Kennedy, ma una delle sue battaglie stata contro il crimine organizzato, che aveva infiltrato a ogni livello il mondo degli affari e il governo nel nostro Paese. Sapeva che se non li avessimo fermati, ci avrebbero distrutto.
Che ruolo ha avuto suo padre nella lotta alla mafia?
Nel suo primo anno da ministro di Giustizia, le inchieste sul crimine organizzato aumentarono del 300% rispetto all’anno prima e le condanne del 350%. Per la prima volta riusc a coordinare gli sforzi dell’Fbi, del Secret Service, del fisco e di altre 23 agenzie federali per raccogliere informazioni sui mille principali malviventi e membri della criminalit organizzata del Paese. All’epoca al ministero della Giustizia c’erano appena 17 procuratori federali destinati a questa lotta, e lui li aument subito a 60. Fece approvare otto leggi antiracket al Congresso e port l’Fbi ad aprire 852 nuovi casi. L’agenzia al tempo era guidata da J. Edgar Hoover che negava addirittura che esistesse un problema di crimine organizzato e voleva spendere tutte le risorse per combattere il comunismo. Sono fiera che il suo lavoro abbia ispirato persone come i giudici Falcone e Borsellino, che sono degli eroi italiani.
Come era vissuta questa battaglia in famiglia ?
Quando era impegnato in questa lotta ero molto piccola, ma ricordo che mio padre e mia madre non separavano la vita privata dal lavoro: a casa c’erano sempre i colleghi di pap che giocavano con noi e poi con lui avevano conversazioni importanti. Invece di andare al parco, i miei fratelli pi grandi — che avevano 5, 6, 7 anni — venivano portati da mia madre in senato ad assistere alle sedute della commissione antiracket e c’erano tutte questi personaggi che si appellavano al quinto emendamento, per non essere incriminati. A casa si scherzava che quelle fossero anche state le prime parole di mia sorella Kathleen da bambina, perch le aveva sentite cos tante volte durante le udienze. A un certo punto poi alcuni di questi criminali minacciarono di tirare acido in faccia a me e ai miei fratelli: i miei genitori pensarono per che non bisognasse piegarsi davanti alla malvagit. Cos mia madre continu a portarci alle udienze con grande coraggio. Durante un’inchiesta sui capi del sindacato dei camionisti che si intascavano i soldi del fondo pensioni, invece, ci arrivavano enormi camion davanti a casa nel cuore della notte, che suonavano il clacson come atto di intimidazione.
Fra le teorie riguardo alla morte di suo padre e suo zio ce n’ una che li vuole uccisi proprio dalla mafia.
Ho sempre voluto pensare alle loro vite, e non alla loro morte. Non ci penso e non voglio dedicargli energie. Mio padre fu il primo ministro di Giustizia a capire quanto la criminalit organizzata toccasse le vite di tutti gli americani, che minaccia straordinaria fosse per le istituzioni e la democrazia.
Cosa pensa della candidatura alla presidenza di suo fratello Robert Jr.? Pu ostacolare la rielezione di Biden da sinistra?
Voglio molto bene a mio fratello Bob, ha un grande carisma e uno straordinario talento nel parlare in pubblico. Penso che lui creda di fare la cosa giusta, e ha una lunga storia di battaglie per l’ambiente: non si potrebbe nuotare nel fiume Hudson se non fosse per lui, o in altri fiumi in tutto il Paese. Detto questo, siamo in disaccordo su questioni fondamentali: la pandemia, l’accesso ai vaccini, il sostegno per l’Ucraina e la democrazia, giusto per citarne alcune. Io appoggio il presidente Biden perch ha ottenuto risultati straordinari e sta facendo grandi cose per il Paese.
Ad esempio?
stato uno dei migliori dell’ultimo secolo. Quando entrato alla Casa Bianca doveva affrontare crisi senza precedenti: quella economica, quella ambientale, quella della giustizia sociale, quella della pandemia. E lo ha fatto: negli Stati Uniti non c’ mai stata tanta occupazione come ora, ha risollevato l’economia, la pandemia stata superata anche se non finita, ha fatto approvare la pi importante legge sulle infrastrutture dal National Highways Act del 1956 e quelle per ridurre la violenza dovuta alle armi da fuoco, le pi efficaci da trent’anni. E poi ha protetto i matrimoni Lgbtqi ed riuscito a convincere il mondo intero a sostenere l’Ucraina. Potrei andare avanti, ma dico solo che ha fatto un lavoro straordinario e siamo fortunati ad averlo alla Casa Bianca.
Perch allora non riesce a vendere i suoi successi agli americani?
Innanzitutto, perch cambiato radicalmente il modo in cui si informano gli americani. Non ricevono pi le notizie da tre uomini bianchi sulla tv nazionale, ma per lo pi dai social media che guadagnano attraverso i click, che si ottengono con notizie controverse e che tendono a essere negative, con la conseguenza che ottieni molti pi click con discorsi d’odio che costruendo strade e ponti. E poi c’ un’unica ragione per cui le persone dicono di non volerlo votare: troppo vecchio. Non per i suoi risultati, la sua competenza o una questione specifica: solo per l’et.
24 maggio 2023 (modifica il 24 maggio 2023 | 22:39)
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