Nuova linea guida dopo una poderosa revisione di studi. I dolcificanti (anche quelli naturali aggiunti) abituano a gusti troppo dolci e nel tempo aumentano il rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e mortalità
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sconsiglia l’uso dei dolcificanti per il controllo del peso. È il messaggio contenuto nella nuova linea guida pubblicata oggi. La raccomandazione include la categoria dei cosiddetti Nss (Non-sugar sweeteners), di cui fanno parte: aspartame, acesulfame K, advantame, ciclamati, neotame, saccarina, sucralosio, stevia e derivati della stevia.
Nessun beneficio sul peso
Il documento sconsiglia l’uso dei dolcificanti per il «controllo del peso», ma anche per la «riduzione del rischio di malattie non trasmissibili», questo perché molti consumatori fanno uso di dolcificanti nella convinzione che siano utili a evitare malattie come il diabete. La nota Oms si basa su una revisione sistematica degli studi scientifici disponibili (il documento di 200 pagine cita 500 studi), che suggerisce che «l’uso di dolcificanti (
compresi quelli aggiunti alle bevande cosiddette “light”, ndr
) non conferisce alcun beneficio a lungo termine nella riduzione del grasso corporeo negli adulti o nei bambini».
La raccomandazione, risultato finale del lavoro Oms, si applica a tutte le persone eccetto quelle già con diabete e include appunto (come da lista sopra, ndr) «tutti i dolcificanti non nutritivi sintetici presenti in natura o modificati che non siano classificati come zuccheri presenti negli alimenti stessi e nelle bevande, sia che siano lavorati, sia che siano venduti da soli per essere aggiunti ad alimenti e bevande».
Effetti anche sul rischio di malattie
Il sospetto che i dolcificanti non facciano dimagrire è diventato una solida ipotesi da tempo. Sembrerebbe un controsenso perché sono stati «inventati» proprio per aiutare le persone a controllare il proprio peso. Succede invece che, in termini semplicistici, con il loro sapore fortemente dolce inducano le persone (e il nostro corpo) a cercare continuamente cibi o bevande sempre più dolci. È un meccanismo dimostrato: «Il sistema recettoriale viene saturato di gusto dolce — spiega Stefano Erzegovesi, Nutrizionista e Psichiatra —: quando il corpo non trova il corrispettivo nutritivo del gusto percepito (lo zucchero) va a cercarlo altrove e scatena la fame di alimenti a elevato indice glicemico e calorico. Questo è il motivo per cui non si dimagrisce».
Ci sono altri effetti negativi del consumo dei dolcificanti: il Weizmann Institute of Science israeliano ha mostrato la loro capacità di alterare il microbiota intestinale, peggiorando la biodiversità batterica e di conseguenza peggiorando anche la resistenza all’insulina e la tolleranza glucidica, che sono i primi fattori di rischio per lo sviluppo di diabete 2.
Infine, la stessa revisione Oms pone l’attenzione su «potenziali effetti indesiderati con l’uso a lungo termine di Nss, ad esempio un aumento del rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e mortalità negli adulti».
Meccanismo
Sempre più evidenze portano a pensare che i dolcificanti sull’organismo producano effetti del tutto simili a quelli dello zucchero che sostituiscono, con tutte le relative conseguenze negative. «Chi usa il dolcificante crea un effetto che va a perturbare l’equilibrio metabolico — specifica Erzegovesi —: l’effetto che ne deriva sembra simile a quello della sindrome metabolica, per cui aumentano l’infiammazione cronica e il rischio di malattie cardiovascolari».
Meno dolci in assoluto
Che fare? La soluzione non è tornare allo zucchero e nessuno lo propone: anche lo zucchero crea, infatti, picchi di glicemia e provoca nel cervello meccanismi di dipendenza, ma soprattutto fa ingrassare e l’obesità causa diversi tipi di cancro, il diabete e le malattie cardiovascolari.
L’Oms tramite le parole di Francesco Branca, direttore dell’area Nutrizione e sicurezza alimentare suggerisce: «Le persone devono prendere in considerazione altri modi per ridurre l’assunzione di zuccheri liberi, come consumare alimenti con zuccheri naturali, tipo la frutta, o cibi e bevande non zuccherati. Per migliorare la salute dovrebbero ridurre del tutto il livello di dolce della dieta, iniziando a farlo presto nella vita».
15 maggio 2023 (modifica il 15 maggio 2023 | 15:50)
© RIPRODUZIONE RISERVATA