Il ministro della Difesa torna sul caso con la brigata Wagner. «Se ci fossero stati rischi o minacce reali di tale gravità, ne sarei certamente stato informato»
«Lo voglio ribadire per non alimentare un ulteriore, inutile, motivo di scontro: non mi sento minacciato e sono certo che non ci siano taglie o altro, su di me. Se ci fossero stati rischi o minacce reali di tale gravità, ne sarei certamente stato informato e non è mai accaduto». Così, con un post su Twitter, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, torna sul caso presunta taglia istituita dalla brigata Wagner.
Lo voglio ribadire per non alimentare un ulteriore, inutile, motivo di scontro: non mi sento minacciato e sono certo che non ci siano taglie o altro, su di me.
Se ci fossero stati rischi o minacce reali di tale gravità, ne sarei certamente stato informato e non è mai accaduto.— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) March 16, 2023
La taglia, secondo le recenti informazioni, sarebbe di circa 15 milioni di dollari. Lunedì scorso, Crosetto aveva dichiarato che «l’aumento esponenziale del fenomeno migratorio che parte dalle coste africane sia anche, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi Africani». Il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, aveva risposto che «Crosetto dovrebbe guardare meno in altre direzioni e occuparsi dei suoi problemi, che probabilmente non è riuscito a risolvere. Noi non siamo al corrente di ciò che sta succedendo con la crisi migratoria, non ce ne occupiamo, abbiamo un sacco di problemi nostri di cui occuparci’, e aveva chiamato il ministro ‘mudak’, un termine che in russo corrisponde a un pesante insulto.
16 marzo 2023 (modifica il 16 marzo 2023 | 11:11)
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