La denuncia del finanziere David Nielsen, che gest il patrimonio della Chiesa di Ges Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni di Salt Lake City, nello Utah. La chiesa aveva una sorta di fondo d’investimento e lo ha mascherato da societ filantropica
Una sorta di hedge fund del valore di oltre 100 miliardi di dollari di propriet della chiesa dei mormoni, che lo ha mascherato da societ filantropica. Lo denuncia davanti alle telecamere della trasmissione 60 minutes della Cbs, David Nielsen, un finanziere mormone che nel 2009 lasci Wall Street per andare a gestire il patrimonio della Chiesa di Ges Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni: Pensavo di andare a distribuire risorse nella comunit e invece mi sono trovato a gestire un fondo d’investimento chiamato Ensign Peak Advisors, che continuava a crescere e non dava niente a nessuno. Cresceva anche perch non pagava tasse, visto che la societ era registrata come non profit. Ma i profitti li faceva, eccome.
Nielsen se n’ andato nel 2019 e ha denunciato quello che considera un comportamento fraudolento della chiesa mormone nei confronti dell’Irs, il fisco americano. Il quale, per, ha scelto di non intervenire. , invece, intervenuta la Sec, l’autorit che sorveglia la Borsa e i mercati finanziari. La Consob americana ha scoperto che nel 2019 la chiesa mormone aveva creato 13 shell company, cio societ fittizie dietro le quali nascondere una parte del patrimonio investito: 32 miliardi di dollari di azioni. Allora la chiesa che ha sede a Salt Lake City dovette pagare una multa di 5 milioni di dollari.
Oggi la chiesa mormone si difende definendo infondate le accuse di Nielsen, anche se fu proprio la sua denuncia che port alla condanna della Sec nel 2019: Allora sbagliammo, fummo consigliati male dai nostri avvocati. Ma Nielsen ha una visione solo parziale di quanto accade nella nostra chiesa, sostiene Chris Waddell, uno dei tre vescovi mormoni incaricati di seguirne i problemi finanziari.
Intervistato dalla Cbs, per, Waddell rifiuta di fornire cifre sul patrimonio della chiesa. Quando la giornalista di 60 Minutes gli dice che si parla di un tesoro di 150 miliardi di dollari, il vescovo mormone risponde impassibile: una cifra che stata fatta. E poi, dopo aver rifiutato di spiegare come questi soldi vengono utilizzati, si limita a concludere che il patrimonio serve a garantire la sopravvivenza della chiesa in caso di cataclismi, naturali o finanziari.
L’argomento ha un suo valore: anche il Vaticano, ad esempio, ha una struttura finanziaria (segnata negli anni da polemiche e scandali) chiamata a garantire il sostegno economico della Chiesa cattolica. Ma la chiesa mormone vuole dai suoi 17 milioni di fedeli ben pi di un obolo: chiede a tutti di versare nelle casse della chiesa il 10 per cento del loro reddito. Un maxicontributo chiamato tithing che, secondo le promesse dell’organizzazione dei mormoni, verr usato per sviluppare la chiesa e diffondere l’opera di Dio nel mondo. Dio benedice chi paga il tithing.
Dunque un contributo presentato come opera di beneficenza ma che, in realt, ben altro. L’Irs, per, fin qui non ha aperto un’indagine nonostante lo stesso vescovo Waddell abbia ammesso che la sua non profit i profitti li fa, eccome. Ma un ex dirigente dell’organismo tributario spiega che l’Irs con ogni probabilit continuer a ignorare il caso: in un’America divisa su tutto e che tende a radicalizzare ogni questione i funzionari delle imposte non vogliono rischiare l’accusa di aver violato il principio dell’assoluta libert religiosa.
16 maggio 2023 (modifica il 16 maggio 2023 | 12:39)
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