Il fenomeno, segnalato dal settimanale The Economist, almeno per ora non si verificato nel nostro Paese. Da noi, per, c’ stato un eccesso di mortalit degli anziani, a causa del Covid, rispetto ad altri Stati europei
In poco pi di un decennio in Gran Bretagna sono morte 250 mila persone prima del previsto, non solo anziani. Come rileva un’inchiesta pubblicata dal settimanale inglese The Economist, l’eccesso di mortalit riguarda anche giovani adulti e persone di mezza et, tra i 40 e i 64 anni. E non c’entra solo il Covid. Ma quali sono le ragioni? una tendenza che si registra (o si potrebbe registrare) anche in Italia?
L’analisi
Nel Regno Unito, in base ai calcoli dell’Economist, nel 2022 c’ stato un maggior numero di decessi di quanto ci si sarebbe aspettato, nella fascia di et tra 50 e 64 anni. Le principali cause di morti in eccesso sono state le
malattie cardiovascolari
,
diabete, malattie del fegato. Secondo il settimanale inglese, alcuni di questi decessi potrebbero essere stati causati dalle conseguenze della pandemia, come l’interruzione dell’assistenza sanitaria, le mancate diagnosi e la scarsa prevenzione. Ma, per le persone
tra 40 e 64 anni, i tassi di mortalit per malattie cardiovascolari erano in aumento ben prima del Covid. Capire cosa andato storto non facile spiega il settimanale inglese, che indica tra le possibili cause l’alto tasso di obesit -associata ad un aumento della mortalit per malattie cardiovascolari e cancro – aumentato pi velocemente in Gran Bretagna che nella maggior parte degli altri Paesi ricchi.
E, soprattutto, si muore prima del previsto nelle citt pi povere. Un giovane inglese in condizione di povert ha in media un’aspettativa di vita inferiore di 9,5 anni rispetto a un coetaneo ricco, una ragazza povera vive in media 7,7 anni in meno rispetto a una coetanea benestante.
Fattori che influiscono sulla salute
Del resto si sa che a influire sulla salute di una persona sono anche comportamenti personali e stili di vita (fumo, alimentazione scorretta, sedentariet), fattori ambientali, condizioni sociali ed economiche. Per esempio, case fredde e umide possono aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiache e respiratorie; un basso reddito o un’istruzione limitata possono peggiorare le scelte che una persona fa rispetto all’alimentazione.
Secondo l’analisi dell’Economist, inoltre, probabilmente hanno inciso anche i problemi del Servizio sanitario inglese (NHS), coi tagli ai finanziamenti e la riduzione degli interventi di sanit pubblica che, se fossero stati tempestivi ed efficaci, avrebbero potuto contenere le percentuali di decessi in Gran Bretagna, pi elevate rispetto alla media dei Paesi dell’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.
Cosa succede nel nostro Paese
Ma il fenomeno osservato dall’Economist in Gran Bretagna riguarda (o potrebbe riguardare) anche gli italiani tra i 40 e i 60 anni? Quello che ha fatto aumentare la mortalit per malattie cardiovascolari nel Regno Unito – e ancora di pi negli Stati Uniti – almeno per ora non si verificato in Italia commenta il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, che sintetizza i principali motivi che ci differenziano dalla Gran Bretagna: Non si muore pi di infarto come negli anni ‘70-80, quindi diminuita la mortalit cardiovascolare e aumentata l’aspettativa di vita, e pi di cos difficile fare; nel nostro Paese, poi, non si verificato un aumento dell’obesit come in Gran Bretagna n c’ stato un eccessivo consumo di oppiacei (per il controllo del dolore, ndr) che ha causato numerosi decessi anche in quel Paese, oltre che negli Stati Uniti; da noi si beve meno alcol rispetto al resto d’Europa.
Meno alcol e fumo
Conferma Carlo La Vecchia, docente di Epidemiologia all’Universit Statale di Milano: I dati anglosassoni sull’eccesso di mortalit nella fascia di et compresa tra i 40 e i 65 anni
non sono oggi trasferibili all’Italia. Grazie ai progressi avvenuti a partire dalla met degli anni Ottanta, nel nostro Paese la mortalit per infarto inferiore al 5 per cento, per coloro che arrivano in ospedale; quindi, quel trend in discesa, durato fino al 2015, si va ad esaurire. Un altro motivo fondamentale che gli uomini di mezza et hanno smesso di fumare. In Italia, poi, non c’ stata un’epidemia di sovrappeso e di obesit come quella che si verificata nel Nord America e nel Nord Europa, e anche il consumo di alcol sceso dai 30 litri di alcol puro consumati in media da un adulto all’anno tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta, agli attuali 5 litri di etanolo all’anno; invece nel Regno Unito il consumo di alcol aumentato molto.
Da noi eccesso di mortalit (tra gli anziani) a causa del Covid
Anche in Italia l’aspettativa di vita alla nascita pu cambiare a seconda della Regione in cui si vive. Di certo – spiega il professor La Vecchia – le condizioni socio-economiche influiscono sull’eccesso di mortalit ma, se una persona povera che vive a Glasgow ha un’attesa di vita attorno ai 60 anni, in Italia la situazione non cos drammatica nemmeno nelle aree pi povere, per esempio della Calabria o della Sicilia, dove tutti hanno accesso a frutta, verdura e altri alimenti tipici della dieta mediterranea. In Italia, per, – sottolinea l’epidemiologo – abbiamo registrato un eccesso di mortalit tra le persone anziane a causa della pandemia, rispetto ad altri Paesi occidentali (eccetto il Regno Unito), sia per effetto del Covid sia per i mancati interventi immediati in situazioni di urgenza, con infarti e ictus mal gestiti. Il calo dell’aspettativa di vita, che ora si attenuato, riflette essenzialmente lo stato del Servizio sanitario nazionale, povero e sottofinanziato rispetto ad altri Paesi, che non ha retto soprattutto nel periodo pi drammatico, durante la prima ondata conclude La Vecchia.
15 marzo 2023 (modifica il 15 marzo 2023 | 07:24)
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