Il Pil italiano crescer dell’1,1% nel 2023 e nel 2024 per poi accelerare ulteriormente nel 2025, anche grazie al sostegno del Pnrr. Il Fondo monetario internazionale, che ha rivisto al rialzo la previsione di crescita per l’Italia rispetto allo 0,7% fissato per quest’anno nel rapporto di aprile. Delle previsioni di crescita per l’Italia ha parlato anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, al Festival dell’Economia di Trento. Penso che un Pil all’1,2-1,4% sia un auspicio. Guardo all’economia della Germania e deduco che qualche problema per la nostra industria lo creer ma ci sono i servizi che dovrebbero compensare. Il governo ha sempre avuto un atteggiamento prudente sulle stime, ha detto Giorgetti.
La spinta del Pnrr sulla crescita
L’Italia, intanto, secondo il Fondo monetario, spera di compensare la frenata tedesca con gli investimenti messi in atto nell’ambito del Piano di ripresa e resilienza: per aumentare la produttivit e stimolare la crescita necessaria la piena e tempestiva attuazione del Pnrr, spiega infatti l’Fmi nella nota diffusa al termine della missione ex Articolo 4 nel nostro Paese. Dato l’elevato debito pubblico e le pi stringenti condizioni finanziarie, risparmiare le entrate inaspettate dall’inflazione e dalle modifiche contabili consigliabile. Un credibile piano di riduzione del debito di medio termine mitigherebbe ulteriormente i rischi legati al debito, avvertono i tecnici di Washington.
Fmi: maggior frammentazione dell’economia
L’aumento delle tensioni geopolitiche accresce le prospettive di una maggiore frammentazione dell’economia mondiale, che potrebbe creare perdite significative di produzione e una maggiore volatilit dei prezzi in caso di interruzione dei flussi di beni, conoscenze e capitali, spiega il Fmi, osservando che a livello europeo, l’Italia pu sostenere soluzioni che affrontino questi rischi preservando i benefici dell’integrazione globale e del multilateralismo. A livello nazionale, l’Italia pu rafforzare la propria capacit di resistenza alla frammentazione migliorando l’efficienza e la produttivit, identificando i prodotti specifici esposti al rischio di frammentazione e sviluppando strategie per far fronte a potenziali interruzioni. Il Fmi aggiunge che accelerare la transizione verde rafforzerebbe la sicurezza energetica.
Riforme Pnrr
Le riforme del Pnrr, sottolinea il Fondo, sono mirate a colmare numerose carenze che frenano la produttivit e dovrebbero essere attuate pienamente e tempestivamente. Il rafforzamento della capacit amministrativa ed esecutiva degli enti locali favorirebbe una gestione efficiente del grande volume di progetti e le misure per accelerare le procedure dovrebbero promuovere la concorrenza e l’integrit delle risorse finanziarie.