La segretaria del Pd Elly Schlein intervenuta nel corso della tavola rotonda con Giuseppe Conte, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni al congresso della Cgil a Rimini, invitati da Maurizio Landini
Oggi stiamo parlando con le forze politiche che rappresentano l’opposizione. Dal nostro punto di vista in un momento in cui sta cambiando tutto, con una crisi di rappresentanza tra i cittadini e la politica, la domanda di fondo se vogliamo tornare a dare voce e rappresentanza al mondo del lavoro e quali riforme strutturali si vogliono fare per andare in questa direzione. Cos il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel corso dell’incontro con i leader dell’opposizione nell’ambito del congresso nazionale. I salari sono poveri, c’ un livello di precariet senza precedenti, un sistema fiscale che non regge. Sull’insieme di queste cose l’opposizione cosa vuol fare, in grado di misurarsi in questa direzione e quale rapporto vuole avere con le organizzazioni sindacali?.
Elly Schlein auspica a una direzione unitaria
C’ una battaglia su cui tutte le opposizioni hanno fatto proposte di legge o mozioni su cui spero e auspico che potremo trovare una direzione unitaria e io sono disponibile subito a ragionare per come cambiare la nostra proposta sul salario minimo, per fissare, accanto a un rafforzamento della contrattazione collettiva una soglia sotto quale si dice che non lavoro ma sfruttamento, interviene la segretaria del Pd Elly Schlein nel corso della tavola rotonda con Giuseppe Conte, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni al congresso della Cgil.
Carlo Calenda: Attenzione al sociale e al welfare
Mi interessa parlare di questioni che siano attinenti allo stato sociale, welfare, sanit salario minimo, contrattazione collettiva. Non siamo qua per nessuna foto di gruppo, dice invece il leader di Azione, Carlo Calenda, sottolineando che M5S e Pd sono una cosa, noi siamo una cosa diversa non perch ci stiamo antipatici ma perch abbiamo idee diverse sull’agenda politica.
Non potrei governare con Pd, M5S e Sinistra perch non condivido la linea di politica estera, continua citando il sostegno all’Ucraina. La platea di Rimini rumoreggia, qualcuno fischia. E Calenda dal palco: Volete che vi canti All you need is love o che vi racconti come stanno le cose?.
Poi il leader di Azione aggiunge di non essere d’accordo con la critiche al Jobs Act: Non vero che il Jobs Act non ha creato posti di lavoro. E poi non sono assolutamente convinto delle politiche sull’ambiente di M5S e Pd.
L’intervento di Giuseppe Conte per un patto tra le opposizioni
Un patto tra le opposizioni partendo dalle proposte concrete come quelle sul salario minimo che una battaglia da sempre del M5S. Dal palco della Cgil di Rimini parla anche il leader del M5S, Giuseppe Conte. La vera sfida – dichiara – ritrovarci tutti sul terreno delle proposte concrete e i contenuti di queste proposte sono una prospettiva d’azione comune. Soprattutto perch si di fronte a un governo che sin dal primo giorno ha annunciato velleitariamente una cornice politica neo conservatrice che ha annunciato un programma che stenta ad attuare, rivelando inadeguatezza.
Fratoianni: Dare al Paese un’alternativa
Deve essere scontata la costruzione di un’alleanza larga con i partiti che stanno all’opposizione, perch se non c’ quella non si comincia neanche a giocare la partita. Ma per il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, non basta. Da qui l’appello a margine del congresso della Cgil agli altri leader dei partiti: Bisogna cominciare subito, bisogna girare insieme il Paese per rendere credibile le proposte. Anche per ricordarsi che le cose che si dicono quando si fa l’opposizione si devono farle quando ci si ritrova a governare. Su questo talvolta si rotta la fiducia tra una parte del centrosinistra e il mondo del lavoro.
Io penso che le opposizioni – ha aggiunto Fratoianni – abbiano il compito non solo di fare opposizione in Parlamento, per esempio di fronte a una delega fiscale che aumenta la disuguaglianza e colpisce lavoratori e pensionati e non aiuta i giovani di questo Paese. Penso che abbiano l’urgenza anche di ridefinire una proposta su cui ricostruire nel paese un’alternativa. Io ho delle idee ma non pretendo che siano quelle giuste. Vedremo ma di fronte alla disuguaglianza che esplode bisogna cambiare marcia e cambiare passo.
Landini: Mi sono rotto di pagare per chi non paga
La questione fiscale punto di fondo: lo dico in modo molto secco, il Paese sta in piedi con le tasse che pagano i lavoratori dipendenti e i pensionati. Io mi sono rotto le scatole, non ci sto pi che sono io che pago le tasse anche per quelli che non le pagano, quando le potrebbero pagare pi di me. Il fisco il nuovo patto di cittadinanza, aggiunge Landini.
Articolo in aggiornamento.
16 marzo 2023 (modifica il 16 marzo 2023 | 14:00)
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