Il calo delle nascite, nel nostro paese, non certo un trend recente. Tuttavia negli ultimi anni il fenomeno ha riscontrato un’accelerazione significativa. Lo conferma Istat, che ha registrato come, nel 2022, i nati siano scesi, per la prima volta dall’unit d’Italia, sotto la soglia delle 400 mila unit, attestandosi a 393 mila. Dal 2008, ultimo anno in cui vi stato il segno positivo, la contrazione stata pari a 184 mila nati, di cui circa 27 mila concentrati tra il 2019 e il 2022.
L’incidenza dei costi
Tra le principali cause vi sono i costi. Un’indagine realizzata di recente da Community Research & Analysis per Plasmon, su un campione di 1.026 soggetti, mostra come le difficolt economiche siano il deterrente primario. Il mantenimento di un bambino comporta una serie di spese, che, con il passare del tempo, variano in termini di categorie ma non di entit. Cos se nei primi anni 3 di vita si spende soprattutto per pannolini e asilo nido, negli anni successivi queste voci scompaiono ma aumenta il budget dedicato ad altre attivit (dai corsi sportivi ai campus estivi).
Quanto costa un bambino
In concreto quanto costa mantenere un figlio? Secondo quanto rilevato da Bankitalia, il costo medio mensile pari a 640 euro, vale a dire quasi 8.000 euro all’anno. Un po’ pi elevata la cifra indicata da O.N.F (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) che ha calcolato un costo medio annuo pari a 9.750 euro. Attenzione: si tratta di valutazioni medie, che possono subire variazioni significative in funzione di una serie di fattori (numero di figli, reddito complessivo, area geografica in cui si vive etc).
I prezzi continuano a salire
Il caro-prezzi dei prodotti per l’infanzia non sembra destinato a ridursi. Al contrario, nel 2022 si riscontrato un aumento dei costi rispetto all’anno precedente. In particolare l’analisi dei dati disponibili sui marketplace di ShopFully evidenzia un incremento medio dell’11,3% per l’alimentazione del neonato, dell’13,6% per i pannolini e del 30,4% per i passeggini.
Le strategie: la ricerca delle promozioni…
In questo quadro come si muovono i consumatori? Che cosa fanno per contenere le spese? La strategia pi diffusa il ricorso alle promozioni. La conferma arriva da DoveConviene, che – sul sito e sull’app – raccoglie le offerte e gli sconti dei punti vendita. Nei primi tre mesi del 2023, ha osservato un aumento del 44% dell’interesse verso queste categorie di prodotti. Di fatto oltre il 6% delle ricerche totali di prodotti in offerta sono relative alle referenze per bambini, con particolare attenzione ai pannolini e, a seguire, all’alimentazione per la prima infanzia (omogeneizzati, biscotti, latte in polvere etc).
… e il ricorso all’usato
Un’altra strategia molto utilizzata dai genitori il ricorso al second hand. L’acquisto di prodotti di seconda mano consente di risparmiare dal 20% al 40%. Le categorie coinvolte sono principalmente tre: l’attrezzatura (come il passeggino o il seggiolino per l’auto), i giocattoli e l’abbigliamento. Molti consumatori, oltre ad acquistare, vendono l’usato cos da recuperare, almeno in parte, il denaro speso e monetizzare ci che serve pi.