Pur avendo un fiume vicino, fortunatamente non abbiamo avuto problemi di inondazioni e l’azienda ha continuato a lavorare — racconta Nerio Alessandri, presidente di Technogym, societ romagnola leader in attrezzi per lo sport e il tempo libero che nel quartier generale di Cesena di 70 mila metri quadraticonta circa mille dipendenti—. Abbiamo costruito il nuovo Technogym Village pochi anni fa con tutte le precauzioni del caso, creando le cosiddette aree di raccolta per l’acqua, vasche di laminazione e di compensazione. Ma diversi sono i nostri collaboratori, che sono stati, invece, coinvolti.
Come avete gestito la situazione?
Abbiamo creato un servizio di emergenza con otto squadre di volontari che con grande solidariet e passione lo scorso week-end hanno dato il proprio contributo. Venticinque gli interventi eseguiti finora e abbiamo distribuito oltre 2.000 pasti.
Qual la situazione attuale nelle zone circostanti?
Cesena ha recuperato molto rispetto a Ravenna e Faenza. La zona attualmente pi penalizzata quella a Nord-Est. Ma tengo a dire che stiamo gi recuperando.
Cosa intende?
Uno dei miei collaboratori mi ha telefonato perch voleva rientrare a lavoro. C’ una grande voglia di tornare alla normalit e stiamo gi ripartendo. Voglio solo dire che sono positivo perch i romagnoli, come anche gli emiliani, sono persone sorridenti che parlano di soluzioni non di problemi e si rialzeranno pi forti di prima. Ci sono chiaramente delle zone che sono ancora in difficolt ma la ripartenza e il ritorno alla normalit il messaggio che dobbiamo trasmettere perch altrimenti si rischia di aggiungere un ulteriore danno a quello gi causato dall’alluvione e la stagione turistica alle porte. molto importante per la nostra Wellness Valley, il progetto sociale di famiglia nato nel 2023 e che coinvolge 48 Comuni. La nostra una zona laboriosa basti guardare la quantit di volontari che hanno dato supporto.
in loro che vede la forza e la voglia di ripartire?
In migliaia di ragazzi con badile, secchi e stivali e in uno striscione con la scritta “Non chiamateci angeli del fango ma chi burdel de paciug” , “i ragazzi del paciugo”. Sono fiducioso che ripartiremo entro brevissimo. Ci sono strutture che hanno fatto grandi investimenti per la stagione turistica, per fare concorrenza a Grecia, Spagna e Turchia. Ci sono state tantissime cancellazioni. Si vedono immagini drammatiche e i turisti spariscono ma senza motivazioni. Se prendiamo tutta la Riviera Romagnola tante spiagge sono tornate alla normalit gi da due giorni. Vogliamo ripartire, aspettiamo i turisti a braccia aperte.
Cosa serve al nostro Paese per ripartire davvero?
Servono programmazione e progettualit. Abbiamo tanti fondi ma per colpa della mancata progettualit degli ultimi decenni rischiamo di prenderli. La nostra zona ha la situazione idrogeologica peggiore d’Italia e tuttavia non si fanno ancora programmi. Bisogna agire subito.