Non è morto intossicato dal fumo determinato dalle fiamme che hanno avvolto la sua abitazione: Giuseppe Latella, 76 anni, è stato assassinato. Mercoledì la polizia di Reggio Calabria ha arrestato il presunto omicida: è un filippino di 45 anni, Roger Sagnip, accusato di aver prima strangolato l’anziano e, poi, inscenato l’incendio della casa, per far credere ad un incidente domestico.
La vicenda risale al 14 settembre dello scorso anno, quando in vico Furnari, a Reggio Calabria, si è sentita una forte deflagrazione che ha causato l’incendio dell’appartamento dove viveva Giuseppe Latella. L’attività investigativa, coordinata dal procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, ha permesso di stabilire che l’anziano è stato soffocato. L’autopsia ha, infatti, escluso la presenza di fumo nei polmoni, accertando che il decesso è avvenuto per asfissia che ha provocato anche delle microfratture maxillofacciali. Latella, quindi, era già morto quando il filippino ha appiccato l’incendio per aver credere che si trattasse di un incidente domestico.
Ad incastrarlo sono state le intercettazioni telefoniche e le telecamere pubbliche e private della zona che hanno filmato il percorso che Sagnip aveva fatto dirigendosi verso la casa dell’anziano, nei giorni precedenti la tragedia e nelle ore antecedenti l’incendio del’abitazione della vittima. Sagnip conosceva l’anziano e spesso si recava a casa sua, avendo la disponibilità delle chiavi. Il filippino, infatti, era il convivente della badante, anche lei filippina, che assisteva Giuseppe Latella. La donna, è indagata. Forse alla base del gesto, un furto che, l’incendio della casa dell’anziano, avrebbe dovuto far passare per un incidente domestico
24 maggio 2023 – Aggiornata il 24 maggio 2023 , 11:27
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