«Sono sempre più convinto che la reintroduzione delle province vere, elette direttamente dai cittadini, con poteri, denari e competenze possa servire». Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, rispondendo ad un’interrogazione sulla riapertura totale della strada provinciale 562 nel comune di Camerota (Sa). «Si tratta di una strada provinciale quindi io posso solo riferire in questa sede quello che gli altri enti mi hanno detto – ha aggiunto – se la strada è statale, come quella di Maratea dove c’è stata una frana, interviene l’Anas ne rispondo io ed entro il 15 luglio la strada è riaperta. Qui io posso solo stimolare ed agevolare».
La legge Delrio
Malgrado siano finite nel dimenticatoio, le province in Italia sono ancora in piedi anche se con competenze molto ridotte e senza l’elezione diretta dei vertici. L’attuale assetto è frutto della legge 56 del 2014, la cosiddetta legge Delrio al nome di quello che allora era il ministro competente. La norma era nata per disciplinare e in via transitoria gli effetti della riforma costituzionale Renzi-Boschi che prevedeva l’abolizione delle province in favore delle città metropolitane che avrebbero dovuto essere gli unici enti di area vasta presenti nel Paese. Ma, a seguito dell’esito negativo del referendum costituzionale del 2016, la riforma non è mai entrata in vigore.
Le province oggi
Le province sono state trasformate in enti di secondo livello, per i quali non sono più previste elezioni dirette, ma non sono mai state abolite . Il presidente della provincia è eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali della provincia, dura in carica 4 anni e deve essere un sindaco il cui mandato scada non prima di 18 mesi dalla data delle elezioni. Anche il Consiglio provinciale è composto e viene eletto da sindaci e da consiglieri comunali dei comuni della provincia, ma rimane in carica solo due anni. Un analogo impianto è stato seguito per il consiglio nelle città metropolitane, con la differenza che il sindaco metropolitano coincide con il sindaco del comune capoluogo. In Parlamento negli ultimi anni si sta discutendo di come correggere la legge Delrio e gran parte dei partiti ha presentato proposte volta a ripristinare l’elezione diretta dei vertici della provincia. Il progressivo taglio delle risorse di questo ente, invece, è iniziato ben prima della legge Delrio. La Corte dei conti in una nota depositata in Senato ha evidenziato che i tagli alle risorse «si sono riverberati negativamente sui servizi ai cittadini» e ha esortato a rivedere «l’assetto del governo locale» nel suo complesso. Il dato curioso è che, dopo essere state considerate per anni un doppione di comuni e regioni, le province tornano in auge, come dimostrano le parole di Salvini