Gambe indolenzite e pesanti. Borse sotto agli occhi. Dita cos gonfie da non riuscire a infilare o sfilare un anello. Sono tanti i segnali tipici della ritenzione idrica. E per quanto comuni siano, non vanno sottovalutati perch potrebbero essere sintomatici di un disturbo della circolazione sanguigna. Di questo (e altro) scrive la giornalista e food influencer Angelica Amodei ne La salute nel bicchiere – Rimedi naturali e gustosi per idratare, drenare, dimagrire e prendersi cura di s (Sonzogno). Un libro che vuol essere anche un viaggio all’interno del nostro corpo — dall’intestino al fegato, dal sistema cardiocircolatorio alla pelle — alla ricerca dell’organismo perfetto. Che si ottiene anche grazie a una corretta idratazione, irrinunciabile per il l’equilibrio psico-fisico.
Supportata dalla consulenza di nutrizionisti e fitoterapeuti, l’esperta di benessere suggerisce che cosa bere durante la giornata: dalle tisane drenanti agli estratti vegetali in sinergia con superfood, dalle acque anti-age ai frullati esotici, oltre naturalmente all’acqua. Non c’ disturbo, piccolo o grande che sia, che non venga lenito dai liquidi salutari che ingeriamo. O che dovremmo ingerire. La ritenzione idrica tra questi.
Ritenzione idrica: che cos’
Ne soffriamo in tanti, a tutte le et. I motivi li spiega Amodei. Le vene delle gambe hanno l’importante compito di far risalire il sangue verso il cuore. Impresa quanto mai complessa visto che, per riuscirci, si scontrano con la forza di gravit. Non cosa da poco, anzi. Motivo per cui devono avere pareti elastiche e valvole venose ben funzionanti. Se non succede, il sangue tende ad andare verso il basso formando dei ristagni che possono dare origine a vene varicose, cio vene dilatate e dalla forma irregolare, spesso visibili sottopelle. E alla ritenzione idrica.
Secondo Stefano Ciatti, flebologo e docente preso la Scuola internazionale di medicina estetica di Roma che da anni si occupa della cura e della prevenzione delle malattie di vene e capillari, se le vene diventano meno elastiche, il sangue che circola non riesce a risalire in maniera corretta dai piedi verso l’alto. Di conseguenza, finisce per rifluire verso il basso e provocare un carico eccessivo. Con il caldo, tutto questo peggiora per via della vasodilatazione: il calore richiama sangue nei capillari della cute e aumenta il sovraccarico venoso. cos che si formano le teleangectasie, ovvero l’ingrossamento dei vasi sanguigni, e le vene varicose. Ed cos che si va incontro anche a pesantezza e gonfiori. Un disturbo che nell’85 per cento dei casi riguarda le donne. E la spiegazione fisiologica: noi donne risentiamo molto delle fluttuazioni ormonali. Poi tanto dipende dall’et: con il passare degli anni, vene e capillari fragili si assottigliano e deformano, arrivando a rompersi con maggiore facilit.
Attenzione allo stile di vita
Se avvertite pesantezza alle gambe, indolenzimento muscolare, gonfiore alle caviglie, prurito e formicolio continui, fermatevi un istante e passate in rassegna il vostro stile di vita: dalla alimentazione (varia, quanto pi possibile naturale ed equilibrata) al movimento (almeno trenta minuti al giorno, anche solo una camminata), dal fumo all’alcol — questi ultimi da bandire — potrebbe esserci qualche cosa da modificare.
Nulla di trascendentale: bastano pochi accorgimenti per riaversi — spiega Amodei nel suo libro —. Sul fronte alimentare, ad esempio, molto utile sarebbe privilegiare una dieta ricca di vitamine e bioflavonoidi ad azione antiossidante: aiutano a salvaguardare l’integrit dei vasi sanguigni. Poi, fate scorta di vitamina E: la trovate nei cereali integrali, nella frutta secca, nel germe di grano, nel tuorlo d’uovo, nelle verdure a foglia larga. Assumete anche vitamina A: ne sono ricchi i latticini non stagionati, la carne bianca, uova e fegato. Fate il pieno di vitamina C: arance, limoni, mandarini, fragole, kiwi, ribes, ananas, more, peperoni. Cercate di mangiare abitualmente anche i mirtilli: l’azione vasoprotettrice degli antocianosidi mantiene in salute vene e capillari.
Poi non dimenticate di portare in tavola alimenti che contengono acidi grassi insaturi consiglia il dottor Ciatti. Da questi si formano molecole importanti come gli omega 3 e gli omega 9. Ottimi sono il pesce grasso (salmone, tonno, sgombri, sardine), gli oli vegetali (oltre al nostro extravergine di oliva, bene anche quello di noci, di colza, di soia e di semi di girasole) e la frutta secca (mandorle, noci, semi di zucca, arachidi).
L’importanza dell’idratazione: cosa bere e mangiare (e cosa no)
Ricordatevi anche di bere: sembra un paradosso, ma bere aiuta a ridurre la ritenzione idrica perch una buona acqua — ne esistono oltre 250 tipi in commercio, non sar difficile trovare quella pi adatta alle proprie esigenze — favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso ed evita l’affaticamento di altri organi. Ancora: attenzione alla corretta funzionalit intestinale, continua l’esperto. Un intestino irregolare pu danneggiare le vene perch il gonfiore addominale crea un aumento della pressione a livello dello stomaco e rallenta la circolazione. Anche in questo caso idratarsi un ottimo rimedio: un adeguato apporto di liquidi e fibre facilita la motilit intestinale.
Regola base vuole che un adulto in fisiologia assuma da 1,5 a 2 litri di acqua al giorno. In caso di ritenzione almeno 2. Poi vale sempre il consiglio di mangiare molta frutta o, in generale, alimenti ricchi di fibre: verdura, legumi, frutta secca specifica Ciatti che aggiunge: Tra gli oligoelementi utili a calmare la sensazione di pesantezza alle gambe efficaci sono il manganese e il cobalto. Si trovano per lo pi nella soia, nelle castagne, nel ribes nero, nella barbabietola, nello zenzero e nei cereali. Da evitare, invece, sono le patate, gli amidi, il cioccolato: hanno un effetto astringente. Le spezie dal sapore molto forte come il peperoncino rosso, la paprica, il pepe nero e la senape stimolano, invece, l’infiammazione delle pareti delle vene e la conseguente dilatazione.
In caso di gonfiore e ritenzione un aiuto arriva anche dalla fitoterapia. In particolare da piante come la betulla, la centella, il rusco, l’ippocastano, il mirtillo nero, la vite rossa e il meliloto. Assunte sottoforma di tisane favoriscono il microcircolo e, di conseguenza, concorrono a ridurre la ritenzione idrica. Come prepararle? Ecco tre suggerimenti tratti dal libro, campione di vendite, di Angelica Amodei. E messi a punto con la consulenza di Antonio Colasanti, medico-farmacista, esperto in fitoterapia e omeopatia.
Tre tisane drenanti
Tisana betulla, centella e arancia dolce — Ecco una tisana che aiuta davvero a contrastare quel senso di gonfiore cos frequente, specie per le donne. La betulla considerata una pianta purificante, tanto che veniva soprannominata il gigante buono, proprio per le sue numerose propriet. Le foglie hanno riconosciute virt drenanti e disintossicanti, al punto che sono spesso incluse come principi attivi nei preparati contro la cellulite. La centella, invece, apprezzata perch contribuisce a rafforzare le pareti dei vasi sanguigni e a favorire la circolazione periferica. infatti indicata per chi soffre di problemi di varici e di edemi sottocutanei. La scorza di arancia dolce, che potete trovare in erboristeria, ha soprattutto la funzione di rendere la tisana pi piacevole al palato.
Ingredienti per 1 tazza — Acqua oligominerale, 250 ml – scorza di arancia dolce, 1 cucchiaino betulla, 1 cucchiaino centella, 1 cucchiaino
Mettete a bollire l’acqua con la scorza di arancia dolce. Quando raggiunge il bollore unite la betulla e la centella. Coprite e lasciate in infusione per tre-quattro minuti. Quindi filtrate e servite.
Tisana vite rossa, rusco e menta— La vite rossa e il rusco (noto anche come pungitopo) hanno propriet drenanti e favoriscono la circolazione, mentre la menta regala un gusto fresco e stuzzicante. Come spiegato dal dottor Ciatti, il rusco vanta anche propriet importanti nel contrastare i disturbi della circolazione e del microcircolo. Grazie alle sue virt vaso-protettrici, venotoniche e diuretiche, aiuta inoltre a combattere i ristagni di liquidi, risultando un valido alleato contro la cosiddetta pelle a buccia d’arancia. La tisana pu essere bevuta sia calda che fredda, in base ai vostri gusti e alla stagione.
Ingredienti per 2 tazze — Acqua oligominerale, 500 ml vite rossa, 20 g rusco, 20 g menta, 10 g ghiaccio e menta fresca, q.b. (se graditi)
Fatevi preparare dal vostro erborista di fiducia una miscela con vite rossa, rusco e menta secondo le proporzioni indicate. Fate bollire mezzo litro di acqua, poi unite un cucchiaio della miscela. Coprite e lasciate in infusione per cinque minuti. Quindi filtrate e bevete. Per la versione estiva, potete aggiungere foglioline di menta fresca e cubetti di ghiaccio.
Tisana meliloto, ananas e menta — Questa tisana una sorsata di freschezza nelle giornate calde. Ottima fredda, pu essere servita in un bel calice decorato con foglie di menta fresca e triangolini di ananas. Per un effetto ancora pi scenografico, potete preparare dei ghiacciolini con dentro la menta spezzettata, da versare nel bicchiere una volta pronta la tisana. Il meliloto una pianta con fiorellini gialli che si utilizzano per le loro propriet benefiche: oltre ad avere virt diuretiche, contengono infatti flavonoidi che aiutano il sistema linfatico e venoso, proteggendo il microcircolo. L’ananas drenante e la menta regala un piacevole aroma fresco dall’effetto digestivo.
Ingredienti per 2 tazze — Acqua oligominerale, 500 ml meliloto, 2 cucchiaini ananas, 1 foglia menta fresca, q.b. ghiaccio, q.b. (se gradito)
Mettete a bollire l’acqua, quindi unite il meliloto e lasciate in infusione per circa cinque minuti. Filtrate e lasciate intiepidire, quindi unite l’ananas, che avrete tagliato a cubetti e che aromatizzer la vostra tisana. Servitela fredda dopo un’oretta con menta fresca e ghiaccio.
12 maggio 2023 (modifica il 12 maggio 2023 | 23:04)
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