Si intitola «Benedetta primavera» lo show condotto da Loretta Goggi con Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, dal 10 marzo su Rai1 per quattro puntate in prima serata
«Gastone Moschin mi prese in braccio ed esclamò: ammazza quanto pesi…! Ti chiami Cosetta, ma non sei una Cosetta». La battuta risale al celebre, storico sceneggiato I miserabili, diretto da Sandro Bolchi, dove già furoreggiava una Loretta Goggi appena dodicenne. E adesso la showoman torna in tv con il programma «Benedetta primavera», da lei condotto con la partecipazione di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, su Rai1 da stasera in quattro puntate.
«Torno a trent’anni di distanza da «Via Teulada 66» — spiega Loretta — un varietà che non funzionava perché non c’erano i giochini, le telefonate in diretta col pubblico… affrontavamo argomenti più seri e venne sospeso dopo pochi mesi. Da allora a oggi, oltre ad accettare il ruolo di giurata in Tale e quale show, mi sono dedicata al mio grande amore, il teatro. Il piccolo schermo non mi è mancato e forse io non sono mancata al piccolo schermo. Altre volte mi avevano fatto proposte celebrative, ripercorrendo le mie canzoni. Stavolta mi propongo un programma tagliato su di me, come sono adesso, una donna di 72 anni. Mi ha convinto il direttore Stefano Coletta, dicendomi: in 63 anni di carriera hai fatto di tutto, quindi è inutile cercare nuove idee, il format sei tu».
Una lunga carriera, iniziata da enfant prodige e proseguita attraverso il mondo dello spettacolo, declinandolo nei più svariati generi artistici e conquistando dei primati: è stata la prima donna a condurre Sanremo e a fare l’imitatrice. «Diciamo che Benedetta primavera, il cui titolo ricorda quello della canzone, è una sorta di Quark — riprende Goggi — dove sono una specie di Alberto Angela che racconta la storia dello spettacolo e della tv: una proposta che mi diverte. È però il primo show — sottolinea commossa — che realizzo senza l’abbraccio di mio marito Gianni Brezza. Stavolta devo ricordarmi tutto quello che mi ha insegnato, non ci sarà lui a suggerirmi niente e spero che i nostri lunghi anni insieme mi siano serviti per sedimentare le sue indicazioni artistiche e adattarle a me, come se lui ci fosse ancora. Insomma è un debutto, senza le persone con cui lavoravo trent’anni fa».
In ogni episodio tanti ospiti e tanti argomenti inerenti allo spettacolo: «Con Bruno Vespa parleremo di quello che era un tempo la censura in tv. Ricorderemo per esempio come Ugo Zatterin dovette dare l’annuncio della Legge Merlin senza poter nominare le case chiuse e le prostitute, chiamandole “pappagalle”!». Inoltre, si realizzeranno dei magici duetti impossibili: Mietta che canta con Mia Martini, Anna Tatangelo con Whitney Houston. Non mancheranno le nuove imitazioni di Loretta: «E pensare che ho iniziato a 22 anni imitando Giulietta Masina e Rina Morelli, mentre considero la mia erede Virginia Raffaele. Adesso sarò Guillermo Mariotto, la Regina Elisabetta d’Inghilterra, Ursula von der Leyen che, essendo tedesca, fatica a pronunciare il Pnrr, e Laura Morante con il suo cinema d’autore. Ma considero l’imitazione un omaggio alla persona imitata». Per Loretta, un’ennesima sfida: «Sin dagli esordi, tutte le volte che mi spaventava un nuovo impegno ho accettato la sfida, puntando sulla mia fragilità, che è stata la mia forza. Stavolta spero di reggere tre ore sul tacco 12».
9 marzo 2023 (modifica il 9 marzo 2023 | 21:15)
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