A dicembre mi ero lamentato per una contravvenzione da saldare solo con sistemi digitali oscuri. Ora andr a saldare il conto in tabaccheria
Nello spazio di questa Living Room, dove si dibatte della vita, mia e vostra, mi ero lamentato a dicembre per una multa di Roma Capitale trovata sul parabrezza dell’auto (ndr. qui il link all’articolo per chi volesse rileggerlo). Non perch non la meritassi, ma perch mi era risultato impossibile pagarla entro cinque giorni e dunque in misura ridotta: non ero riuscito a districarmi nel percorso digitale suggerito da un lungo e incomprensibile foglietto delle istruzioni. Quando la burocrazia si allea con la tecnologia l’essere umano esce infatti stritolato: con la scusa di semplificare, le cose vengono complicate all’inverosimile, in un dedalo di sigle e acronimi oscuri (PagoPa, Cbill, Iuv, Apney). E se prima, disperato, a un certo punto potevi almeno andare alle Poste, fare la fila e pagare con un bollettino, adesso tutto ci esplicitamente vietato: l’ingranaggio della macchina pubblica ha escluso il contatto umano.
La mia protesta aveva provocato numerose lettere di solidariet da parte di altri poveri utenti con disavventure simili. Mi aveva colpito, tra le altre, la storia del presidente di un premio di poesia con 38 edizioni alle spalle, il Caput Gauri: dopo un duello accanito con Spid, Runts e Pec, si era alla fine visto rifiutare la sponsorship della Regione Emilia-Romagna perch il budget richiesto era troppo basso, 15mila euro, e l’algoritmo l’aveva ritenuto squalificante ai fini della “sostenibilit finanziaria” del premio. Accanto a un’ampia solidariet mi era per arrivato anche qualche sfott: c’ sempre il ragazzotto che ti d del boomer, rinfacciandoti di essere troppo vecchio per queste cose telematiche. E io, di solito, considero l’eventualit che sia davvero cos, che forse la colpa davvero mia.
Non vi dico perci quale sia stato il mio sollievo quando un altro lettore mi ha invece spedito un comunicato stampa emesso dalla Polizia di Roma Capitale: annunciava che entro met febbraio sarebbero stati aggiornati tutti i palmari e le piccole stampanti in dotazione agli agenti accertatori, consentendo di stampare la notifica delle contravvenzioni gi completa del codice QR e di tutte le informazioni necessarie per recarsi a pagare direttamente nelle tabaccherie e nelle ricevitorie convenzionate. Finora, ammetteva il comunicato, i cittadini trovavano sul parabrezza delle automobili un documento relativo alla multa, ma non i riferimenti utili per l’immediato pagamento online o presso le ricevitorie abilitate.
Dunque avevo ragione. E l’amministrazione pubblica, per una volta, ha capito che stava sbagliando. Mi auguro che non resti un caso isolato. Bisogna infatti guardarsi dal rischio grave che il digital divide crei nuove disuguaglianze, separando cittadini di serie A, capaci di espletare da remoto le pratiche burocratiche digitalizzate, e cittadini di serie B, magari pi anziani, che non se la cavano da soli e non hanno neanche pi un impiegato cui rivolgersi. La rivoluzione tecnologica, altrimenti, diventer il nuovo latinorum con cui i soliti Azzeccagarbugli renderanno la vita impossibile ai poveri Renzo Tramaglino del tempo che verr.
6 marzo 2023 (modifica il 6 marzo 2023 | 10:57)
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