L’accordo tra Russia e Iran per aprire un nuovo tratto ferroviario rappresenta solo un tassello dell’Instc, il corridoio internazionale di trasporto Nord-Sud, che nelle intenzioni di Mosca dovrebbe diventare una via alternativa al canale di Suez per portare le merci dal Mar Baltico all’Oceano Indiano, attraverso rotte marittime, stradali e ferroviarie. Ed l’ennesimo segno del rafforzamento della collaborazione tra i due Paesi.
L’accordo nel 2000
La necessit per il Cremlino di garantirsi una via di collegamento con l’India alternativa alla rotta che passa attraverso Suez diventata ancora pi urgente dopo la guerra in Ucraina. L’Instc consentirebbe alle merci russe di raggiungere l’Oceano Indiano e il Golfo Persico attraverso la via pi breve e aggirando le sanzioni occidentali, che negano a Mosca l’accesso ai mercati europei. L’accordo per realizzare l’Instc stato firmato da Russia, India e Iran nel 2000 e ratificato nel 2002. Oltre a Russia, India e Iran, il progetto coinvolge Kazakistan, Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Turchia, Siria e Oman.
L’alternativa a Suez
L’assenza di una rotta terrestre adeguata ha fatto s che le merci provenienti dall’India e dirette in Russia finora abbiano dovuto attraversare il Mar Arabico, il Mar Rosso e il Mar Mediterraneo, per poi fare il giro dell’Europa occidentale e infine passare attraverso il Mar Baltico per raggiungere San Pietroburgo. La Federazione delle associazioni degli spedizionieri indiani ha dimostrato che attraverso l’Instc i tempi di viaggio si ridurrebbero da 40 a 60 giorni. Secondo alcuni studi, grazie a questa nuova rotta si potranno trasportare fino a 30-60 milioni di tonnellate di merci entro il 2030. Se si riuscir a raggiungere la cifra massima di 60 milioni di tonnellate, la crescita rispetto ai volumi attuali sar del 500%, cio cinque volte.
L’intesa con Teheran
L’accordo tra Mosca e Teheran, firmato mercoled 17 maggio, conferma come Russia e Iran stiano tentando di garantirsi un corridoio commerciale a prova di sanzioni. Secondo l’accordo siglato fra i due Paesi la ferrovia Rasht-Astara, nella provincia iraniana di Gilan, dovrebbe essere completata entro tre anni. L’Economist ha evidenziato come il commercio annuale russo-iraniano sia aumentato del 20% nel 2022, arrivando a 5 miliardi di dollari circa. Nelle intenzioni russe, nei prossimi anni questo valore dovrebbe raggiungere i 40 miliardi di dollari, superando il 30 miliardi del commercio con la Turchia. Teheran, inoltre, si detta pronta a offrire a Mosca lo sviluppo congiunto di altri 10 giacimenti di petrolio e gas: al momento sono in corso negoziati con Gazprom su progetti congiunti del valore di circa 40 miliardi di dollari. In precedenza, Gazprom e la National Iranian Oil Company hanno firmato un accordo stimato in 40 miliardi di dollari, che prevede lo sviluppo di diversi giacimenti, tra cui quelli di Kish e North Pars e una serie di altri giacimenti. I due Paesi stanno accelerando anche sugli scambi in valute nazionali, abbandonando il dollaro. Secondo il vice primo ministro russo, Aleksander Novak l’80% degli accordi tra i due Paesi gi in rubli o rial.