Il deputato calabrese davanti ai giudici dopo un sequestro preventivo. la prima volta che un esponente dei Cinque stelle viene rinviato a giudizio per un’accusa simile
Il deputato calabrese del Movimento 5 Stelle Riccardo Tucci, stato rinviato a giudizio insieme ad altre tre persone, con l’accusa di frode nell’ambito di una indagine della guardia di finanza coordinata dalla Procura di Vibo Valentia che, a gennaio del 2021, aveva portato anche ad un sequestro preventivo di beni per oltre 800 mila euro. Dopo numerosi rinvii, oggi il gup ha disposto il processo a carico di tutti gli indagati fissando la prima data del dibattimento all’11 luglio prossimo.
Tucci, in Calabria, in quanto fedelissimo di Giuseppe Conte, un esponente di primo piano dei Cinque stelle. L’ex premier, nonostante questa inchiesta fosse ben nota gi prima e durante l’ultima campagna elettorale, decise ugualmente di candidare Tucci per un secondo mandato, anche se nel Movimento serpeggiassero diversi mal di pancia: un’accusa grave, come facciamo a candidarlo?, era la frase pi ricorrente. Ma oggi l’onda giustizialista, che favor il successo dei Cinque stelle degli albori, sembra solo uno sbiadito ricordo.
Il Corriere ha contattato Tucci, chiedendogli se, davanti a questo rinvio a giudizio, intenda autosospendersi o meno dal partito: Il rispetto per il lavoro della magistratura e per la sua indipendenza un principio sancito dalla Costituzione che il Movimento ha fatto proprio dalla sua nascita — risponde il deputato —. Per questo motivo accetto con la massima serenit il rinvio a giudizio, consapevole che nel corso dell’iter potr dimostrare la mia totale estraneit ai fatti. Sono a posto con la mia coscienza e sono pronto ad affrontare questo percorso processuale, giusto che la verit emerga nelle sedi opportune. Tucci sottolinea poi come la vicenda che lo vede coinvolto sia antecedente all’inizio della mia attivit politica. Ho tuttavia gi provveduto ad informare gli organi del M5S mettendomi a disposizione per qualunque chiarimento e anche in questo caso mi muover in piena trasparenza.
Insieme al deputato sono imputati il cugino, Adriano Tucci, Domenico Garcea e Vincenzo Schiavello, tutti residenti nel vibonese. Le accuse sono, a vario titolo, di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e emissione di fatture per operazioni inesistenti. Secondo gli investigatori, Tucci ha ricoperto il ruolo di legale rappresentante della Assistenza servizi telematici satellitari – Societ Cooperativa Sociale fino al 19 marzo del 2018, quindi prima dell’inizio della sua attivit parlamentare, e al fine di evadere le imposte – si legge nel decreto di sequestro – aumentando i costi da portare in deduzione del reddito e in detrazione dell’imposta sul valore aggiunto, dopo aver fatto annotare nella contabilit della societ una fattura del 10 marzo 2015, emessa dalla Autoelettrosat Srl, relativa ad operazioni oggettivamente inesistenti, la utilizzava nelle dichiarazioni delle imposte dirette e dell’Iva dell’anno 2015, evadendo, in tal modo, le imposte per un ammontare pari a 9.900 euro (di cui 5.500 di Ires e 4.400 di Iva.
La presunta frode fiscale si sarebbe basata su un complesso meccanismo volto a consentire l’evasione delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti emesse da imprese qualificabili come cartiere, create dal rappresentante legale della societ sottoposta a verifica. L’indagine avrebbe accertato l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un importo di oltre 3 milioni di euro.
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26 maggio 2023 (modifica il 26 maggio 2023 | 13:28)
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