L’azzurra finisce molto vicina alla slovena. Terza piazza per Gut-Behrami, quarta Federica Brignone
Sofia Goggia non riuscita a chiudere con la sesta vittoria in discesa la stagione che l’ha portata a conquistare la quarta Coppa del Mondo di specialit. Nella libera di Andorra che ha inaugurato la cinque giorni delle finali del circo bianco la campionessa bergamasca ha infatti dovuto arrendersi alla slovena Ilka Stuhec, l’ultima che era rimasta in lizza per contenderle la coppetta prima che a Kvitfjell il primato diventasse aritmetico. Per in compenso, con il secondo posto, arrivato il podio numero 48 della carriera (22 dei quali sono primi posti). Ed anche uguagliato il record femminile del 2017: 25 volte le azzurre hanno concluso nel top three, con la possibilit di migliorare ancora il bottino nelle prossime gare. Come contraltare negativo c’ per purtroppo il bilancio dei maschi: solo 5 podi e fin qui nessuna vittoria, nemmeno la discesa di Soldeu (Paris quinto e Casse sesto nel giorno del successo di Kriechmayr) ha migliorato un consuntivo scarso e deludente.
Sofia ha pagato la mediocre prestazione nella parte alta della pista Aliga: nei primi intertempi era addirittura oltre le prime dieci della classifica provvisoria. Ma nella seconda parte del tracciato la campionessa azzurra riuscita ad essere incisiva come sa fare di solito – in particolare ha tirato come nessun’altra le due ultime curve -, anche se le motivazioni in questa discesa erano relative e legate principalmente a effettuare una sorta di gara-passerella. Ma anche senza spingere, alla fine Sofia andata all’incasso: scarto netto (51 centesimi) dalla Stuhec, ma 30 di vantaggio sulla terza, la svizzera Lara Gut-Behrami che ha negato il gradino pi basso del top three a una bravissima e veloce Federica Brignone. Le altre azzurre – Nicol Delago, Laura Pirovano, Marta Bassino – hanno chiuso staccate e l’Italia ha tremato per la caduta di Elena Curtoni, ruzzolata malamente dopo un salto sbagliato: per fortuna la valtellinese s’ rialzata senza conseguenze (salvo qualche botta) e la notizia fa tirare un sospiro di sollievo perch Elena domani, 16 marzo, pu vincere la coppa del superG in uno spareggio a cinque che la vede al momento al comando. L’unico dispiacere del ruzzolone nella libera che l’azzurra ha perso il podio finale nella classifica della disciplina: l’ha sorpassata la campionessa olimpica in carica, la svizzera Corinne Suter.
Tornando alla Goggia, la quarta coppa della discesa – la terza consecutiva – ha prima di tutto i crismi del dominio della nostra atleta. Il riepilogo della stagione, infatti, ricorda che in otto discese disputate sono state cancellate per condizioni impraticabili le due d’inizio annata a Zermatt-Cervinia) lei ne ha vinte cinque, due volte arrivata seconda (nella prima prova di St. Moritz l’ha battuta Elena Curtoni, ad Andorra ha vinto appunto la Stuhec) e in una occasione – la seconda libera di Cortina – non ha concluso in quanto caduta (anche in questo stata la rivale slovena a imporsi). In questo bilancio da regina della specialit spicca poi l’episodio che ancora oggi lascia increduli: la vittoria nella seconda discesa di St.Moritz a circa 18 ore dall’intervento alla mano sinistra, fratturata nella gara del giorno prima. E’ bene ricordare i fatti: Sofia entr in sala operatoria a Milano alle 17 di quel venerd; usc alle 19.30 dopo un’anestesia generale e con una placca e delle viti nella mano; fu riaccompagnata in serata in Svizzera; l’indomani, sciolte le riserve dopo la ricognizioni, and al cancelletto di partenza e le batt tutte. Questa rester una pagina indelebile nella storia dello sci e questo legittima il commento di Sofia: Se penso che, a parte la caduta di Cortina, il peggior risultato stato un secondo posto, allora dico che stata una stagione pazzesca.
15 marzo 2023 (modifica il 15 marzo 2023 | 13:41)
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