«Ho 29 anni ma la relazione più lunga che ho avuto finora è stata di un paio di mesi quando ero al liceo», scrive un lettore a Gramellini. Che risponde: «La vita è ricominciare sempre, a ogni istante»
Questa è la rubrica della posta del cuore curata per «7 » da Massimo Gramellini. Il 7 di Cuori è la carta che indica la seconda possibilità, l’occasione che si ripresenta, l’opportunità di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricominciare, a partire alla riscossa, accettando e assecondando il cambiamento. In quale direzione? Vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it
Caro Massimo,
sono in vacanza da solo in un resort paradisiaco ai Caraibi, in pausa tra il vecchio lavoro e quello nuovo che comincerò a breve. Avevo bisogno di questa vacanza per ricaricare le pile, ma non ti nascondo che mi manca la condivisione con una partner. Non penso di essere un cattivo partito, sebbene per parecchi anni abbia avuto una scarsa autostima a causa di una alquanto precoce calvizie. Ho una vita ricca di stimoli e impegni (a quasi 29 anni ho già vissuto in 6 Paesi diversi), mi dicono che sono un bel ragazzo, e ho una carriera con ottime prospettive. Eppure, non riesco a impegnarmi in più di un semplice flirt, quando ora invece mi sentirei pronto per qualcosa di più serio. Anche quando comincio a vedere la cosa ingranare, mi auto-saboto e scappo via, forse perché penso di non avere trovato la persona giusta.
Finora ho sempre accampato la scusa di essere in un luogo «temporaneamente», «di avere lo studio/la carriera per la testa», oppure semplicemente non mi vedevo bello o interessante, ma comincio a sentire il peso di questa situazione. Inoltre, mi spaventa molto il non avere il bagaglio di relazioni che molti miei coetanei hanno: mi piacerebbe un giorno avere una famiglia con dei bambini, ma la relazione più lunga che ho avuto sinora è stata di un paio di mesi quando ero ancora al liceo. Ho provato anche le app online, ma con scarsi risultati, e temo che mi facciano deprimere ancora di più. È sbagliato che io mi ponga questi quesiti? Con che spirito dovrei porgermi in questa ricerca? Consigli?
Frank
CARO SIGNOR “SPAVENTONE”,
semmai è sbagliato che tu te li ponga soltanto ora, a 29 anni. E comunque non è sbagliato nemmeno quello. La vita è ricominciare sempre, a ogni istante (Cesare Pavese), quindi il mio primo consiglio è: azzera tutto e ricomincia da qui. Perché sei arrivato alla tua età senza provare il dolore di un innamoramento non corrisposto, la delusione di uno corrisposto ma solo per poco tempo, o l’imbarazzo nel lasciare qualcuno che non si ama o non si ama più? Immagino che la risposta sia: per il timore di metterti in gioco, esponendoti al giudizio degli altri e a quello che avresti finito per dare su te stesso. Le capacità di rimozione della nostra mentre sono stupefacenti. Riesce a portarci “fuori di noi” senza che neanche ce ne accorgiamo. Usando ottimi argomenti, il principale dei quali è sempre la necessità di un rinvio. Per la mente non è mai il momento giusto per affrontare un problema. Prima c’è sempre qualcos’altro da superare (un impegno di studio o di lavoro, una preoccupazione familiare o personale, la timidezza, la calvizie…) ma tutto questo finisce per fornire un alibi all’inazione.
METTITI IN VIAGGIO ALLA RICERCA DI UNA PERSONA SENZA RIMPIANTI E SENZA SCHEMI PREFISSATI: È L’UNICO MODO. LASCIATI SORPRENDERE DALLA VITA E INIZIA UNA STORIA
È soltanto quando la mente collassa che il tuo cuore (o come altrimenti vuoi chiamare la percezione intuitiva della realtà) ti rivela con chiarezza la regola fondamentale del gioco: il momento giusto è sempre adesso. Non ieri. Non domani e neanche tra un minuto. Adesso. La mente detesta questa parola perché le impedisce di fare programmi su un futuro di là da venire e che probabilmente non arriverà mai, così come di perdersi nella nostalgia di ciò che poteva essere e non è stato. “Adesso” è un pensiero che esplode fuori dal tempo e dallo spazio, cancellando gli alibi, i rimpianti e i rinvii. Non ci sono tattiche o tecniche speciali per partecipare al gran ballo dell’amore. Tutto dipende dalla tua predisposizione psicologica: se sei centrato sul momento presente, puoi innamorarti anche in un deserto. In caso contrario non ci riuscirai nemmeno nel più affollato degli harem. Vengo dunque alla tua domanda: con quale spirito dovrei mettermi alla ricerca di un’altra persona? Andandogli addosso, adesso. Senza rimpianti e senza schemi prefissati. Lasciati sorprendere dalla vita e inizia una storia anche se difficilmente potrà subito essere quella giusta. Accetta il rischio di provare dolore, ma senza sentirti una vittima sacrificale, perché abbiamo ricevuto in dotazione una sola corda, per amare e per soffrire. Se la stacchi nel timore della sofferenza, non risuonerà mai nemmeno quando incrocerai l’amore: una condizione di sostanziale atarassia che ti condurrà a una vita sterile. L’eroismo della condizione umana consiste nell’avere il coraggio di attaccare quella corda, adesso. E poi vada come vada.
21 maggio 2023 (modifica il 21 maggio 2023 | 06:48)
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