In ballo presidenza o vicesegreteria. Il governatore: «Quasi metà elettori ha scelto me. In 24 ore 3 mila nuovi iscritti»
I conti non sono facili, la composizione del puzzle ancor meno. La neosegretaria del Pd Elly Schlein ha tempo fino a domenica per disegnare il nuovo volto del partito e il nodo principale è il ruolo di Stefano Bonaccini, suo competitor alle primarie, suo ex governatore in Emilia-Romagna: presidente o vicesegretario? «Tocca a Elly Schlein valutare per prima eventuali proposte al sottoscritto — dice il governatore — così da costruire un quadro di un Pd che certamente ha una segretaria che si chiama Elly Schlein, ma che ha anche visto quasi la metà degli elettori esprimere la preferenza nei miei confronti».
Il ruolo di presidente sarebbe più coerente di quello di vice, sottolineano fonti vicine a Bonaccini. Il tempo comunque stringe: domenica c’è l’assemblea e i due ruoli dovranno essere decisi. A cascata verrà il resto, i nomi dei capigruppo in Aula e della segreteria. Sono tanti in lizza e c’è chi dalla minoranza teme che per accontentare tutti potrebbe venire fuori una segreteria monstre.
Intanto dal Nazareno notano «l’effetto Schlein»: 3 mila iscritti al Pd in 24 ore. E anche l’apertura del leader di Azione Carlo Calenda: «Certo che si possono fare battaglie insieme a Elly Schlein, non ci sono pregiudiziali se le battaglie sono giuste».
Tra i dati per sicuri in segreteria i supporter della prima ora della campagna di Schlein. Alcuni sono diventati nomi già un po’ familiari: Chiara Braga (delega Ambiente), Chiara Gribaudo (Lavoro), Marco Sarracino (Organizzazione), Alessandro Zan (Welfare e diritti), Antonio Misiani (Economia). Marco Furfaro è tra i papabili per la vicesegreteria, mentre i fedelissimi Flavio Alivernini e Gaspare Righi avrebbero ruoli delicati nello staff.
C’è anche il nome di Michela Di Biase tra i papabili, sia lei che suo marito Dario Franceschini sono stati sostenitori della neosegretaria, e poi quello di Peppe Provenzano già vice di Letta e destinato alla delega del Mezzogiorno, Stefania Bonaldi, ex sindaca di Crema, agli Enti locali. La casella degli Esteri è ancora vacante: girava il nome di Arturo Scotto, con ogni probabilità bruciato per il suo «no» alle armi in Ucraina. Al suo posto viene dato Ermanno Palazzotto, che con Marco Furfaro è stato tra i fondatori di Sel.
Sui capigruppo sarà battaglia. Gettonato Francesco Boccia al Senato. Chi andrà alla Camera, ancora maggioranza o minoranza? Schlein è stata scelta dai gazebo e non dagli iscritti: potrebbe essere rischioso tenere per sé tutte e due le caselle parlamentari.
6 marzo 2023 (modifica il 6 marzo 2023 | 22:02)
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