La nuova terapia che aumenta le possibilit di fermare il cancro. Taipei estromessa dall’Onu e da tutte le sue agenzie per non dispiacere alla potente Cina. Essere fuori dall’Oms ci danneggia
DAL NOSTRO INVIATO
TAIPEI – Al dottor Liu Yu-ming brillano gli occhi mentre ci mostra il suo strumento per il bombardamento di ultra-precisione del nemico, schierato in una struttura dedicata ai Veterani dell’esercito taiwanese. Tranquilli: Liu medico, non un Dottor Stranamore uscito dal film sulla Guerra Fredda di Stanley Kubrick, anche se in effetti Taiwan tornata ad essere la prima linea dello scontro geopolitico tra Occidente e Cina nel Pacifico. Non siamo in un’installazione militare, ma nel nuovo centro per la cura del cancro del Taipei Veterans General Hospital. Il dottor Liu posa davanti al macchinario medico collegato a un sincrotone che, accelerando ioni pesanti contro le cellule tumorali, le pu neutralizzare impedendone la riproduzione.
L’oncologo taiwanese pieno di speranza, non finirebbe pi di fornirci dati sulla struttura d’avanguardia, appena entrata in linea nella guerra contro i tumori (progetto partito nel 2009, prima pietra dell’edificio posta nel 2019, inaugurazione la mattina del 15 maggio 2023 e prima sessione di terapia per un paziente a mezzogiorno). costata 4,5 miliardi di dollari taiwanesi (circa 130 milioni di euro), compresa questa nuova palazzina, dice il medico. Ma l’investimento vale tutta la sua spesa, anche se dovessimo accrescere solo dell’1 per cento le possibilit di sopravvivenza di un malato. E comunque sappiamo ch
e questa terapia con gli ioni pesanti accresce la possibilit di fermare il cancro e allungare la vita del paziente, in alcuni tipi di tumore come quello alla prostata e al pancreas, di oltre il 22%.
Sono solo 14 i centri nel mondo dotati di questa tecnologia che rispetto alla radioterapia tradizionale promette maggiore efficacia, effetti collaterali ridotti sui tessuti non aggrediti dal cancro, tempi di ricovero meno lunghi: L’abbiamo ottenuta dal Giappone, dove sono all’avanguardia. I loro dati clinici mostrano che si ottengono risultati eccellenti in poche sedute, con grande sollievo dei pazienti ai quali viene garantita una qualit della vita migliore con questo intervento non invasivo e di altissima precisione, dice Liu.
L’Ospedale dei Veterani di Taipei il pi grande di Taiwan. Il Servizio sanitario nazionale uno dei punti di forza e di orgoglio dell’isola: l’assistenza medica per i 23 milioni di abitanti di ottimo livello e la copertura raggiunge il 93% delle spese. Qui abbiamo una struttura di valore internazionale, con 1486 medici, curiamo anche pazienti in arrivo da tutta l’Asia, dice il direttore sanitario del Veterans Hospital Chen Wei-ming. E aggiunge: Ci distinguiamo anche per non essere membri dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanit. un’osservazione amara: Taipei non accettata dall’Oms per non dispiacere alla potente Cina. Ed il motivo per il quale il governo dell’isola ha invitato un gruppo di giornali stranieri, tra i quali il Corriere della Sera, alla presentazione della nuova ala dell’ospedale dedicata alla battaglia contro il cancro. A Ginevra dal 21 al 30 maggio si terr l’assemblea generale dell’Oms e i taiwanesi chiedono solo di partecipare come osservatori, per uno scambio di informazioni sanitarie che sono diventate ancora pi essenziali nel mondo ferito dalla pandemia. Pechino a dire no, a voler assurdamente combattere anche sul fronte sanitario per umiliare e far sentire sempre pi sola l’isola che considera una provincia di cui imperativo riprendere il controllo.
Da quando la comunit internazionale negli Anni Settanta ha riconosciuto il governo di Pechino alla guida di Una sola Cina, Taiwan estromessa dall’Onu e da tutte le sue agenzie. L’obiettivo dichiarato cento volte da Xi Jinping la rigenerazione e il rinvigorimento della Nazione cinese che deve inevitabilmente passare attraverso la riunificazione di Taiwan: per ottenerla a volte invita i compatrioti taiwanesi a fidarsi del Partito comunista, pi spesso incita l’Esercito popolare di liberazione a prepararsi a combattere e vincere.
Fino al 2016 una delegazione taiwanese aveva potuto assistere senza diritto di parola all’assemblea annuale dell’Oms. Poi, l’elezione a presidente di Taiwan della signora Tsai Ing-wen, considerata una separatista da Xi Jinping, ha causato l’irrigidimento della Cina. Essere fuori dall’Oms ci danneggia ingiustificatamente, perch ci taglia fuori da informazioni di prima mano sulla situazione sanitaria globale e non ci permette nemmeno di condividere le nostre esperienze, dice il direttore Chen dell’Ospedale di Taipei.
Gli Stati Uniti stanno perorando la causa taiwanese. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiesto un segnale conciliante a Pechino, affermando che invitare la delegazione scientifica di Taipei a Ginevra come osservatrice non cambierebbe lo status quo politico ma rafforzerebbe la cooperazione sanitaria nel mondo, in base al principio che la salute un diritto che include tutti. La risposta cinese inflessibile: La dichiarazione del signor Blinken confonde l’opinione pubblica propagandando la questione taiwanese a danno del principio “Una sola Cina”.
Il nuovo centro per la terapia anticancro, con il suo sincrotone che accelera ioni pesanti e li spara per salvare i pazienti, costato dunque ai contribuenti 130 milioni di euro. Un caccia F-16, con tutta la sua attrezzatura bellica, costa quasi tre volte tanto. Abbiamo chiesto al ministro della Sanit e del Welfare Hsueh Jui-yuan se non sarebbe meglio mettere a bilancio tre nuovi ospedali e un caccia in meno. Hsueh un medico di formazione: Bisogna proteggere e curare i cittadini che si ammalano e difenderli costantemente dalle malattie, con la prevenzione. Ma Taiwan ha anche, per cos dire, “un cattivo vicino” di l dallo Stretto e dobbiamo considerare che in caso di attacco, senza una difesa nazionale adeguata, tutti finiremmo per cadere in una situazione miserabile. Cerchiamo di mantenere un equilibrio.
16 maggio 2023 (modifica il 16 maggio 2023 | 11:22)
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